Vedi argomento
 Stampa argomento
Targhe nere, forse ci siamo!
atae21
Io sto già pregustando (e mi metto in lista per primo alla agenzia di pratiche auto qui vicino) la vecchia targa MI51977M che c'era al momento dell'acquisto da parte di mio padre (nel 1990) sulla BMW 320 del 1981 e una targa CO del 1983 (diciamo un casuale CO 73.... per stare ai primi due numeri) sulla mia Tagora importata dalla Francia (e quindi attualmente con targhe moderne FG...). Intanto facciamo passare e definire legge questa grandissima proposta, l'unico mio dubbio poi resterebbe sull'effettiva "originalità" della targa rifatta dalla Motorizzazione rispetto ad una vecchia targa del 1980, stampata all'epoca. Spero che sia fatta veramente uguale, in modo da non notare (usura a parte) la differenza tra una BMW con targhe nere del 1981 e una con targhe nere del 2021! Grin
 
atae21
Resta il discorso del libretto che sarà cambiato ma tanto già oggi ad ogni passaggio di proprietà te lo rifanno, col documento unico. La possibilità di conservare l'originale è solo annullarlo come documento storico per uso collezionistico, sulle vetture di almeno 30 anni. Chi diceva che le targhe vecchie possono venire richieste solo sulle auto iscritte ai registri (per ora) ha ragione; anche a me risulta così. Per fortuna io, le auto di cui avrei bisogno questo servizio, le ho iscritte a tempo debito. evvai
 
deltago92
Io sto già pregustando (e mi metto in lista per primo alla agenzia di pratiche auto qui vicino) la vecchia targa MI51977M che c'era al momento dell'acquisto da parte di mio padre (nel 1990) sulla BMW 320 del 1981 e una targa CO del 1983 (diciamo un casuale CO 73.... per stare ai primi due numeri) sulla mia Tagora importata dalla Francia (e quindi attualmente con targhe moderne FG...)

Se ho capito bene puoi richiedere solo la prima targa italiana avuta dall'auto in questione. Quindi ok per la BMW, ma per la Tagora ti resta la targa europea. Anche perchè una targa CO 73**** è già stata usata su un'altra auto all'epoca quindi non "trasportabile" su un'auto diversa. A meno che (cosa più unica che rara) non sia nata in Italia, esportata in Francia e poi rimpatriata.
 
freccetricolori
Si attendiamo fiduciosi gli sviluppi ed i decreti attuativi. Però Atae21 nel caso di rifacimento di libretto il problema della "perdita" dell'originale non si dovrebbe porre per le auto con le targhe moderne. Cioè io ho una Alfa Romeo Sprint del 1983 importata dalla Francia una decina di anni fa e targata EX. Se anche perdo il libretto per richiesta targa "del tempo" non mi rammaricherei perchè il libretto che perdo è appunto stato emesso 10 anni fa per l'immatricolazione in Italia EX. Avendo varie vecchiette importate o con targhe nuove anche io sarò come te in fila all'agenzia di pratiche auto per chiederle coeve. Mi pare aver sentito però che se volessi una targa del 1983 poniamo di Isernia bisogna fare richiesta presso un'agenzia di quella città e non potrei farlo all'agenzia di Como dove risiedo.
 
blackboxes66
Da quello che ho capito, puoi richiedere il numero di targa di prima immatricolazione oppure, se non conosciuto o in caso di importazione, un numero dell'anno di costruzione della vettura. La motorizzazione ne assegnerà uno di una vettura radiata.
 
freccetricolori
Anche a me pareva Blackboxes66 di aver letto che anche per le auto di importazione era possibile richiedere una targa nera purchè coerente con l'anno di immatricolazione all'estero della vettura.
 
bob91180
Be' , molto interessante questa opzione , se si potra' realizzarla ...
 
deltago92
Sarò pessimista, ma quest'ultima opzione mi preoccupa dal momento che "veicolo radiato" vuol dire molte cose: per esempio potrebbero assegnarmi la targa di un'auto radiata che in realtà sta dormendo da decenni dentro a un fienile con ancora le targhe montate, oppure mi capitano le targhe di un'auto espatriata che potrebbe rientrare in Italia e chiedere a sua volta le stesse targhe. Lo so, sono ipotesi poco probabili, ma considerato come funziona la burocrazia nel nostro paese non credo sia improbabile trovare qualche doppione...
Piuttosto proporrei di usare le numerazioni mai assegnate, per esempio le targhe che iniziano con PN 37**** oppure UD 76**** con la possibilità di scegliere il formato.
 
Locauto02
Sarebbe bello che anche le auto di importazione ricevessero una targa d'immatricolazione come se fossero state comprate nuove in Italia all'epoca. Appoggio l'idea di Deltago92 di continuare con le numerazioni mai assegnate, poi, a seconda dell'anno di prima immatricolazione all'estero, si può decidere il formato. In altri paesi europei, come l'Olanda, ai veicoli di importazione assegnano targhe dello stesso formato dell'epoca del veicolo ma con numerazioni nuove, e non targhe di veicoli radiati. L'unica pecca di questo sistema è che alcune auto potrebbero ricevere targhe con una numerazione troppo alta per il periodo in cui sarebbero potute essere immatricolate nuove in Italia.
 
blackboxes66
Con l'informatizzazione e la centralizzazione degli archivi, sono abbastanza ottimista sul problema di eventuali doppioni. Secondo me è ragionevolmente escludibile.
 
Locauto02
Inutile dire che appena arriveranno le targhe vogliamo un collage "prima" e "dopo", soprattutto di quelle storiche importate!!Grin
 
Captain Midnight
Si rischia di avere molti doppioni a causa di questa legge.
Se ad esempio uno becca una 127 a targhe nere come facciamo a sapere che non sia stata già avvistata in passato con targhe più moderne?

Per quanto riguarda il rischio di assegnare una targa già montata da un'altra auto al tempo,il problema sta nel fatto che al vecchio proprietario potrebbero arrivare multe che ha preso chi ha chiesto le nuove targhe nere,cosa che già succede normalmente ed anche spesso in caso di vendita.
Ad una mia zia è arrivata una multa dal Trentino nonostante avesse venduto la sua Punto cabrio tempo prima (al figlio del capo dei vigili di Napoli......Frown ) e ad un amico di un amico gli sono arrivati i Carabinieri a casa con tanto di fascicolo di indagine per avere guidato la sua Ferrari ad oltre 140 km/h in un comune del napoletano.Peccato che possieda una Panda a metano del 2007 che non si è mai mossa dal Veneto.....
Per evitare questo sarebbe opportuno introdurre una lettera nella numerazione,ad esempio H come History al fine di indicare che si tratta di una targa speciale.
 
Marlon
Ma siete sicuri che la legge preveda l'assegnazione di una vecchia targa anche ad un veicolo (come quelli di importazione) che una nera originale non l'ha mai avuta?
Ok per la riassegnazione ad un veicolo della sua targa originaria (sostituita nel passato per deterioramento, cambio di residenza, smarrimento o altro) ma resto dubbioso sull'altra possibilità...
 
Stefanozero
Da come ho capito vengono assegnate targhe del periodo dell'auto che erano state radiate ma che non coincidono con le targhe di prima immatricolazione.
 
Transaxle73
Io sarei del parere di assegnare la targa d'origine solo al veicolo ritargato per cambio provincia e/o smarrimento della stessa o per il rientro in Italia di veicolo espatriato. Per tutti i veicoli che non hanno mai avuto in origine una targa nera, perché ad esempio importati, io preferirei che si assegnasse una targa attuale con la grafica dell'epoca, quindi per capirci una ZA con fondo nero e caratteri bianchi o arancio/bianco. Riesumare targhe di veicoli radiati e riassegnarle a un veicolo che non c'entra nulla con quella targa, anche se coeva alla vettura, credo che sia una forzatura filologica oltre che creatrice di notevole confusione.
 
atae21
Ma scusate, io assegno alla mia Tagora del 1983 la targa CO72.... della Ritmo 60 che mio zio ha demolito per ecoincentivi nel 1997 (quindi al 100% non più esistente, oltretutto di mio zio). Così siamo tutti certi che quella targa non è un doppione... Grindiablo
 
blackboxes66
Esatto! Se una targa appartiene ad un'auto radiata e viene rassegnata, nei registri risulterà appartenente alla "nuova" auto e al rispettivo proprietario.
 
bob91180
La "riassegnazione" era un istituto che esisteva anche tantissimi anni fa ... non sarebbe quindi una novita' ...
 
deltago92
Ma scusate, io assegno alla mia Tagora del 1983 la targa CO72.... della Ritmo 60 che mio zio ha demolito per ecoincentivi nel 1997 (quindi al 100% non più esistente, oltretutto di mio zio). Così siamo tutti certi che quella targa non è un doppione...

In questo caso tu sai che l'auto è stata rottamata, ma metti caso che un'altra auto è stata radiata per demolizione ed il demolitore invece l'ha poi rimessa in vendita con conseguente reimmatricolazione, allora ti troveresti con la targa che era di un'auto ancora circolante, il cui attuale proprietario potrebbe richiedere la targa originale.
Se una targa appartiene ad un'auto radiata e viene rassegnata, nei registri risulterà appartenente alla "nuova" auto e al rispettivo proprietario.

Come dicevo sopra, esistono auto abbandonate (o anche nei musei) che risultano radiate solo perchè non circolanti da diversi anni, ma comunque ancora esistenti. Quando sono stato in visita al museo Ford di Paolo Gratton ho visto diverse auto (tra cui una Mustang PN 10) con le targhe reali che però non risultano più "a bollo". Sempre lì era esposta la centomillesima targa di Gorizia, che fu di una Fiesta, anch'essa radiata.
Quindi le mie perplessità sono proprio sul fatto che "auto radiata" non sempre significa "auto pressata" Wink
La "riassegnazione" era un istituto che esisteva anche tantissimi anni fa

Mi pare però che in quel caso fossero proprio le targhe che venivano "spostate fisicamente" su un'altra auto, quindi non c'era il rischio di avere doppioni.
Spero di essermi spiegato meglio Smile
 
blackboxes66
Ma se il demolitore ha reimmatricolato una vettura, la targa risulta presente nei registri, e quindi il problema non esiste.
Anche nel secondo caso il problema non si pone, perché l'auto del museo è radiata e non può circolare, a prescindere dal fatto che abbia la targa ancora montata.
 
deltago92
Capisco... trattandosi di un argomento nuovo è normale avere dei dubbi che possono sembrare banali. Meglio così.
 
Cesco
blackboxes66 ha scritto:
Ma se il demolitore ha reimmatricolato una vettura, la targa risulta presente nei registri, e quindi il problema non esiste.
Anche nel secondo caso il problema non si pone, perché l'auto del museo è radiata e non può circolare, a prescindere dal fatto che abbia la targa ancora montata.


Un'ora fa ho scritto un messaggio che poi ho preferito cancellare per provare a fugare da solo i dubbi (che sono gli stessi di Deltago) e non ingolfare la conversazione su un punto cui è stata già data replica.
Tuttavia a questo punto ho la necessità di conoscere un passaggio: burocraticamente come viene "trattata" una targa radiata? La targa di una vettura radiata per mancato pagamento del bollo per i tre anni consecutivi come viene indicata nei competenti registri?
 
Marlon
Comunque, se davvero verranno "ripescate" vecchie targhe un tempo utilizzate su altre auto, credo proprio che verranno scelte tra quelle normalmente rottamate (e non radiazioni d'ufficio, auto sotto sequestro, auto rubate ecc): queste darebbero la certezza di non trovare un "doppione" e oltretutto sono in proporzione molto più numerose delle altre.
Mi resta però il dubbio di come venga gestita una visura se una targa è legata a due auto diverse...
 
blackboxes66
Per me la cosa è semplicissima anche nel caso delle visure storiche: fino alla tal data la targa XXYY apparteneva al veicolo A; dalla tal data appartiene al veicolo B.
 
attom83
bisogna vedere se poi nella pratica verrà fatto qualcosa davvero. tempo fa non si erano liberalizzate anche le targhe personalizzate a pagamento?
in ogni caso mi auspico che una vettura storica possa riavere la sua targa d'origine solo se sua. pur non piacendomi targhe anacronistiche sui modelli storici, credo che una liberalizzazione totale anche su auto importate o immatricolate tardivamente crei un caos burocratico e in qualche modo artefaccia la storia della vettura.
 
atae21
Vabbè staremo a vedere.... intanto già la possibilità di avere la mia vecchia targa Milano sulla 320 mi farebbe molto piacere. Se poi tale privilegio sarà allargata anche alle auto provenienti dall'estero, tanto meglio (per quel che mi riguarda). E sarebbe comunque una ulteriore fonte di guadagno per lo Stato perché molti appassionati sono restii ad importare una vettura dall'estero proprio perché se la troverebbero con una nuova targa europea che fa a pugni con l'estetica di un'automobile, ipotesi, degli anni 70. Con l'assegnazione invece di una vecchia targa nera sarebbero in molti ad abbattere questo ostacolo "psicologico", portando parecchia gente a cercare la propria auto dei sogni in tutta Europa (e non solo) facendo guadagnare di conseguenza anche le Motorizzazioni regionali o le agenzie di pratiche auto, nonché appunto lo Stato. Poi certo, questa possibilità va studiata bene....
 
sir alec
atae21 ha scritto:
Vabbè staremo a vedere.... intanto già la possibilità di avere la mia vecchia targa Milano sulla 320 mi farebbe molto piacere. Se poi tale privilegio sarà allargata anche alle auto provenienti dall'estero, tanto meglio (per quel che mi riguarda). E sarebbe comunque una ulteriore fonte di guadagno per lo Stato perché molti appassionati sono restii ad importare una vettura dall'estero proprio perché se la troverebbero con una nuova targa europea che fa a pugni con l'estetica di un'automobile, ipotesi, degli anni 70. Con l'assegnazione invece di una vecchia targa nera sarebbero in molti ad abbattere questo ostacolo "psicologico", portando parecchia gente a cercare la propria auto dei sogni in tutta Europa (e non solo) facendo guadagnare di conseguenza anche le Motorizzazioni regionali o le agenzie di pratiche auto, nonché appunto lo Stato. Poi certo, questa possibilità va studiata bene....


Vedrei anch'io con favore la riassegnazione delle targhe (ne parlava già Ruoteclassiche nel 2015), tra quelle delle auto ormai rottamate, magari offrendo la possibilità di scegliersi il numero di targa tra i tanti disponibili. Le targhe europee, nella stragrande maggioranza dei casi, stanno davvero male sulle auto storiche, e a volte quelle rifatte nere mi sembrano una toppa peggiore del buco. Credo che l'unico ostacolo a questa prassi potrebbe essere il fatto che tra targa e veicolo non c'è - nell'immediato - una corrispondenza univoca.
 
IL BUE
blackboxes66 ha scritto:
Da quello che ho capito, puoi richiedere il numero di targa di prima immatricolazione oppure, se non conosciuto o in caso di importazione, un numero dell'anno di costruzione della vettura. La motorizzazione ne assegnerà uno di una vettura radiata.

Se è vero, dovrò darmi da fare per trovare una Giulia del 1975 ritargata e poi poterla reimmatricolare con quella della nostra, di cui conservo il certificato di radiazione. Sarebbe davvero il sogno di una vita che si realizza.
In linea generale, si ravviverebbe il mercato di esemplari scartati perchè ritargati.
Resto fiducioso, anche se con riserva, sospettando la solita italica pecioneria nel gestire le idee, anche buone e redditizie sotto tanti fronti come questa.
 
LFL
L'idea di riassegnare un numero di targa radiato ad una vettura dello stesso anno sarebbe anche buona, ma immagino già cosa accadrebbe se qualcuno scovasse - magari in una vecchia foto di famiglia - che il numero di targa visto su un'auto d'epoca in realtà era applicato in un'auto di famiglia... In un'epoca in cui le informazioni (e le disinformazioni...) corrono rapide sui social, immagino le potenziali polemiche.

Se poi - a seguito dell'avvistamento - al tale che ha visto la foto venisse in mente di restaurare l'auto di famiglia - radiata sì, ma mai demolita e giacente da decenni in qualche posto - le cose si complicherebbero alquanto: soprattutto prima del 1983, quando la tassa di possesso era soltanto tassa di circolazione, era prassi abbastanza comune in molte zone d'Italia di lasciare sul veicolo la targa, anche se l'auto era radiata (d'ufficio o meno). Solo la demolizione formale potrebbe dare garanzia, ma non saprei dire da quanto tempo i demolitori eseguono la demolizione in maniera tracciabile (non credo da più di 20-25 anni).
 
neim4
LFL ha anticipato un mio dubbio, ho fatto lo stesso ragionamento.
Aggiungo un'ulteriore perplessità:
Nel mondo delle auto da corsa c'è già il problema delle repliche, per esempio mi hanno detto che ci sono più X1/9 prototipo Abarth di quante ne siano state costruite!!!
Temo che ci sarà la corsa ad avere le targhe TOrino degli esemplari ufficiali (penso alle Lancia Martini) di esemplari distrutti o esportati e poi immagino le polemiche che potrebbero conseguire.
Già oggi c'è chi fa il furbo con i numeri di telaio, ho paura che qualcuno possa "legalizzare" esemplari di dubbia provenienza.
Concludendo credo che sia corretto riassegnare vecchie targhe ad auto che le hanno avute veramente in passato. Assegnare targhe radiate credo sia creare un'ulteriore problema a quelli già esistenti.
 
fiat 682
qualcuno del sito proverà queste targhe rifatte? son curioso di come saranno
 
Captain Midnight
Aspetto di vedere una macchina targata Mia00000 oppure mif02069!
Una domanda : vale anche per le targhe bianche ed europee?
 
mikitiki94
Al momento è impossibile dirlo: mancano i decreti attuativi.
 
time101cv
Se ne parla nel numero di Febbraio di Quattroruote, appena uscito.
Fermo restando che dovrà appunto essere emanato un decreto attuattvo, che potrebbe avere tempi molto lunghi, la norma prevede che per i veicoli storici ritargati, che in prima immatricolazione avevano una targa italiana, si potrà richiedere targa e carta di circolazione relativi alla prima iscrizione al PRA. Negli altri casi, quindi si parla di veicoli importati dall'estero, si potrà scegliere una targa con numero e formato coerenti con l'anno di prima immatricolazione. Il numero di targa potrà essere scelto tra quelli dei veicoli radiati.
Non possono usufruire di questa norma i veicoli radiati in passato nell'ambito di una campagna di rottamazione e quelli non in regola col pagamento del bollo.
Al momento il Poligrafico dello Stato non è tecnicamente in grado di produrre queste targhe e ciò lascia prevedere lunghi tempi di attuazione. E' previsto infine che una tale richiesta sia accompagnata da una salata tassa da pagare allo Stato.
 
LFL
Grazie dell'aggiornamento, time101cv Smile.

Non male, anzi - per quanto mi riguarda - sembra fatta su misura: oltre a ripristinare la quadrotta originale del 1973 sulla 450SE, potrò anche far targare la 132 con la sua originale, da me radiata 22 anni fa né per campagna rottamazione, né per mancato pagamento bollo (tolsi le targhe proprio per non pagalo, in attesa di restaurarla).

Personalmente, i tempi lunghi non mi preoccupano, anzi: tanto prima della pensione - ancora 9 anni - non avrei né tempo né modo di dedicarmi... Spero solo che non finisca nel dimenticatoio.

Il poligrafico dello Stato non è attrezzato, ma può farlo in tempi relativamente veloci: tempo fa lessi un'intervista con il direttore, hanno conservato ancora documentazione dell'epoca, quindi basta che si attivano. Tecnicamente parlando, uno stampo per plastica che possa riprodurre le quadrotte dal 1962 in avanti si realizza in 8-12 settimane, qualche settimana in più lo stampo per le quadrotte in acciaio pre-1962, ma i costi non sarebbero proibitivi, data la semplicità del prodotto da realizzare: sicuramente si faranno pagare di più di quanto si fa pagare un riproduttore di repliche odierno, ma non dovrebbero chiedere molto di più, se non altro per non disincentivare...

Quello che invece non mi è chiaro, almeno dall'intervista del direttore, è se vogliano utilizzare plastica ed acciaio, oppure affidarsi alla lega di alluminio delle targhe odierne, semplicemente stampate con la foggia di una volta: quest'ultima scelta non mi ispirerebbe molto... L'articolo su 4R affronta questo aspetto?
 
time101cv
No, non specifica nulla in merito ai materiali
 
mikitiki94
In un articolo di un paio di anni fa, sempre su Quattroruote, il direttore del Poligrafico affermava di essere pronto a realizzare targhe in tutti i formati, anche diversi a quelli attuali, ma solamente utilizzando come materiale l'alluminio delle targhe odierne.
Francamente sarei favorevole a questa ipotesi: secondo me le targhe rifatte devono avere lo stesso aspetto delle originali, per preservare l'estetica del veicolo, ma devono anche essere identificabili come "nuove" ad un esame attento: un po' come si fa per i restauri delle opere d'arte.
 
LFL
mikitiki94 ha scritto:
In un articolo di un paio di anni fa, sempre su Quattroruote, il direttore del Poligrafico affermava di essere pronto a realizzare targhe in tutti i formati, anche diversi a quelli attuali, ma solamente utilizzando come materiale l'alluminio delle targhe odierne.
Francamente sarei favorevole a questa ipotesi: secondo me le targhe rifatte devono avere lo stesso aspetto delle originali, per preservare l'estetica del veicolo, ma devono anche essere identificabili come "nuove" ad un esame attento: un po' come si fa per i restauri delle opere d'arte.


Giusta anche la tua osservazione, in effetti.
 
screanzato
Per me il massimo sarebbe se ci fosse la possibilità di consegnare le targhe native NA della mia 850 spider ,ed ottenerne ,ristampate NO del 72 ,un po come si faceva una volta quando cambiavi provincia o residenza all'auto posseduta.
 
bob91180
MIRACOLO
E' stato pubblicato il decreto attuativo con relative tariffe !!!
 
Vai al forum: