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Targhe nere, forse ci siamo!
deltago92
Capisco... trattandosi di un argomento nuovo è normale avere dei dubbi che possono sembrare banali. Meglio così.
 
Cesco
blackboxes66 ha scritto:
Ma se il demolitore ha reimmatricolato una vettura, la targa risulta presente nei registri, e quindi il problema non esiste.
Anche nel secondo caso il problema non si pone, perché l'auto del museo è radiata e non può circolare, a prescindere dal fatto che abbia la targa ancora montata.


Un'ora fa ho scritto un messaggio che poi ho preferito cancellare per provare a fugare da solo i dubbi (che sono gli stessi di Deltago) e non ingolfare la conversazione su un punto cui è stata già data replica.
Tuttavia a questo punto ho la necessità di conoscere un passaggio: burocraticamente come viene "trattata" una targa radiata? La targa di una vettura radiata per mancato pagamento del bollo per i tre anni consecutivi come viene indicata nei competenti registri?
 
Marlon
Comunque, se davvero verranno "ripescate" vecchie targhe un tempo utilizzate su altre auto, credo proprio che verranno scelte tra quelle normalmente rottamate (e non radiazioni d'ufficio, auto sotto sequestro, auto rubate ecc): queste darebbero la certezza di non trovare un "doppione" e oltretutto sono in proporzione molto più numerose delle altre.
Mi resta però il dubbio di come venga gestita una visura se una targa è legata a due auto diverse...
 
blackboxes66
Per me la cosa è semplicissima anche nel caso delle visure storiche: fino alla tal data la targa XXYY apparteneva al veicolo A; dalla tal data appartiene al veicolo B.
 
attom83
bisogna vedere se poi nella pratica verrà fatto qualcosa davvero. tempo fa non si erano liberalizzate anche le targhe personalizzate a pagamento?
in ogni caso mi auspico che una vettura storica possa riavere la sua targa d'origine solo se sua. pur non piacendomi targhe anacronistiche sui modelli storici, credo che una liberalizzazione totale anche su auto importate o immatricolate tardivamente crei un caos burocratico e in qualche modo artefaccia la storia della vettura.
 
atae21
Vabbè staremo a vedere.... intanto già la possibilità di avere la mia vecchia targa Milano sulla 320 mi farebbe molto piacere. Se poi tale privilegio sarà allargata anche alle auto provenienti dall'estero, tanto meglio (per quel che mi riguarda). E sarebbe comunque una ulteriore fonte di guadagno per lo Stato perché molti appassionati sono restii ad importare una vettura dall'estero proprio perché se la troverebbero con una nuova targa europea che fa a pugni con l'estetica di un'automobile, ipotesi, degli anni 70. Con l'assegnazione invece di una vecchia targa nera sarebbero in molti ad abbattere questo ostacolo "psicologico", portando parecchia gente a cercare la propria auto dei sogni in tutta Europa (e non solo) facendo guadagnare di conseguenza anche le Motorizzazioni regionali o le agenzie di pratiche auto, nonché appunto lo Stato. Poi certo, questa possibilità va studiata bene....
 
sir alec
atae21 ha scritto:
Vabbè staremo a vedere.... intanto già la possibilità di avere la mia vecchia targa Milano sulla 320 mi farebbe molto piacere. Se poi tale privilegio sarà allargata anche alle auto provenienti dall'estero, tanto meglio (per quel che mi riguarda). E sarebbe comunque una ulteriore fonte di guadagno per lo Stato perché molti appassionati sono restii ad importare una vettura dall'estero proprio perché se la troverebbero con una nuova targa europea che fa a pugni con l'estetica di un'automobile, ipotesi, degli anni 70. Con l'assegnazione invece di una vecchia targa nera sarebbero in molti ad abbattere questo ostacolo "psicologico", portando parecchia gente a cercare la propria auto dei sogni in tutta Europa (e non solo) facendo guadagnare di conseguenza anche le Motorizzazioni regionali o le agenzie di pratiche auto, nonché appunto lo Stato. Poi certo, questa possibilità va studiata bene....


Vedrei anch'io con favore la riassegnazione delle targhe (ne parlava già Ruoteclassiche nel 2015), tra quelle delle auto ormai rottamate, magari offrendo la possibilità di scegliersi il numero di targa tra i tanti disponibili. Le targhe europee, nella stragrande maggioranza dei casi, stanno davvero male sulle auto storiche, e a volte quelle rifatte nere mi sembrano una toppa peggiore del buco. Credo che l'unico ostacolo a questa prassi potrebbe essere il fatto che tra targa e veicolo non c'è - nell'immediato - una corrispondenza univoca.
 
IL BUE
blackboxes66 ha scritto:
Da quello che ho capito, puoi richiedere il numero di targa di prima immatricolazione oppure, se non conosciuto o in caso di importazione, un numero dell'anno di costruzione della vettura. La motorizzazione ne assegnerà uno di una vettura radiata.

Se è vero, dovrò darmi da fare per trovare una Giulia del 1975 ritargata e poi poterla reimmatricolare con quella della nostra, di cui conservo il certificato di radiazione. Sarebbe davvero il sogno di una vita che si realizza.
In linea generale, si ravviverebbe il mercato di esemplari scartati perchè ritargati.
Resto fiducioso, anche se con riserva, sospettando la solita italica pecioneria nel gestire le idee, anche buone e redditizie sotto tanti fronti come questa.
 
LFL
L'idea di riassegnare un numero di targa radiato ad una vettura dello stesso anno sarebbe anche buona, ma immagino già cosa accadrebbe se qualcuno scovasse - magari in una vecchia foto di famiglia - che il numero di targa visto su un'auto d'epoca in realtà era applicato in un'auto di famiglia... In un'epoca in cui le informazioni (e le disinformazioni...) corrono rapide sui social, immagino le potenziali polemiche.

Se poi - a seguito dell'avvistamento - al tale che ha visto la foto venisse in mente di restaurare l'auto di famiglia - radiata sì, ma mai demolita e giacente da decenni in qualche posto - le cose si complicherebbero alquanto: soprattutto prima del 1983, quando la tassa di possesso era soltanto tassa di circolazione, era prassi abbastanza comune in molte zone d'Italia di lasciare sul veicolo la targa, anche se l'auto era radiata (d'ufficio o meno). Solo la demolizione formale potrebbe dare garanzia, ma non saprei dire da quanto tempo i demolitori eseguono la demolizione in maniera tracciabile (non credo da più di 20-25 anni).
 
neim4
LFL ha anticipato un mio dubbio, ho fatto lo stesso ragionamento.
Aggiungo un'ulteriore perplessità:
Nel mondo delle auto da corsa c'è già il problema delle repliche, per esempio mi hanno detto che ci sono più X1/9 prototipo Abarth di quante ne siano state costruite!!!
Temo che ci sarà la corsa ad avere le targhe TOrino degli esemplari ufficiali (penso alle Lancia Martini) di esemplari distrutti o esportati e poi immagino le polemiche che potrebbero conseguire.
Già oggi c'è chi fa il furbo con i numeri di telaio, ho paura che qualcuno possa "legalizzare" esemplari di dubbia provenienza.
Concludendo credo che sia corretto riassegnare vecchie targhe ad auto che le hanno avute veramente in passato. Assegnare targhe radiate credo sia creare un'ulteriore problema a quelli già esistenti.
 
fiat 682
qualcuno del sito proverà queste targhe rifatte? son curioso di come saranno
 
Captain Midnight
Aspetto di vedere una macchina targata Mia00000 oppure mif02069!
Una domanda : vale anche per le targhe bianche ed europee?
 
mikitiki94
Al momento è impossibile dirlo: mancano i decreti attuativi.
 
time101cv
Se ne parla nel numero di Febbraio di Quattroruote, appena uscito.
Fermo restando che dovrà appunto essere emanato un decreto attuattvo, che potrebbe avere tempi molto lunghi, la norma prevede che per i veicoli storici ritargati, che in prima immatricolazione avevano una targa italiana, si potrà richiedere targa e carta di circolazione relativi alla prima iscrizione al PRA. Negli altri casi, quindi si parla di veicoli importati dall'estero, si potrà scegliere una targa con numero e formato coerenti con l'anno di prima immatricolazione. Il numero di targa potrà essere scelto tra quelli dei veicoli radiati.
Non possono usufruire di questa norma i veicoli radiati in passato nell'ambito di una campagna di rottamazione e quelli non in regola col pagamento del bollo.
Al momento il Poligrafico dello Stato non è tecnicamente in grado di produrre queste targhe e ciò lascia prevedere lunghi tempi di attuazione. E' previsto infine che una tale richiesta sia accompagnata da una salata tassa da pagare allo Stato.
 
LFL
Grazie dell'aggiornamento, time101cv Smile.

Non male, anzi - per quanto mi riguarda - sembra fatta su misura: oltre a ripristinare la quadrotta originale del 1973 sulla 450SE, potrò anche far targare la 132 con la sua originale, da me radiata 22 anni fa né per campagna rottamazione, né per mancato pagamento bollo (tolsi le targhe proprio per non pagalo, in attesa di restaurarla).

Personalmente, i tempi lunghi non mi preoccupano, anzi: tanto prima della pensione - ancora 9 anni - non avrei né tempo né modo di dedicarmi... Spero solo che non finisca nel dimenticatoio.

Il poligrafico dello Stato non è attrezzato, ma può farlo in tempi relativamente veloci: tempo fa lessi un'intervista con il direttore, hanno conservato ancora documentazione dell'epoca, quindi basta che si attivano. Tecnicamente parlando, uno stampo per plastica che possa riprodurre le quadrotte dal 1962 in avanti si realizza in 8-12 settimane, qualche settimana in più lo stampo per le quadrotte in acciaio pre-1962, ma i costi non sarebbero proibitivi, data la semplicità del prodotto da realizzare: sicuramente si faranno pagare di più di quanto si fa pagare un riproduttore di repliche odierno, ma non dovrebbero chiedere molto di più, se non altro per non disincentivare...

Quello che invece non mi è chiaro, almeno dall'intervista del direttore, è se vogliano utilizzare plastica ed acciaio, oppure affidarsi alla lega di alluminio delle targhe odierne, semplicemente stampate con la foggia di una volta: quest'ultima scelta non mi ispirerebbe molto... L'articolo su 4R affronta questo aspetto?
 
time101cv
No, non specifica nulla in merito ai materiali
 
mikitiki94
In un articolo di un paio di anni fa, sempre su Quattroruote, il direttore del Poligrafico affermava di essere pronto a realizzare targhe in tutti i formati, anche diversi a quelli attuali, ma solamente utilizzando come materiale l'alluminio delle targhe odierne.
Francamente sarei favorevole a questa ipotesi: secondo me le targhe rifatte devono avere lo stesso aspetto delle originali, per preservare l'estetica del veicolo, ma devono anche essere identificabili come "nuove" ad un esame attento: un po' come si fa per i restauri delle opere d'arte.
 
LFL
mikitiki94 ha scritto:
In un articolo di un paio di anni fa, sempre su Quattroruote, il direttore del Poligrafico affermava di essere pronto a realizzare targhe in tutti i formati, anche diversi a quelli attuali, ma solamente utilizzando come materiale l'alluminio delle targhe odierne.
Francamente sarei favorevole a questa ipotesi: secondo me le targhe rifatte devono avere lo stesso aspetto delle originali, per preservare l'estetica del veicolo, ma devono anche essere identificabili come "nuove" ad un esame attento: un po' come si fa per i restauri delle opere d'arte.


Giusta anche la tua osservazione, in effetti.
 
screanzato
Per me il massimo sarebbe se ci fosse la possibilità di consegnare le targhe native NA della mia 850 spider ,ed ottenerne ,ristampate NO del 72 ,un po come si faceva una volta quando cambiavi provincia o residenza all'auto posseduta.
 
bob91180
MIRACOLO
E' stato pubblicato il decreto attuativo con relative tariffe !!!
 
Luka96
Sinceramente, non sono così felice, perché a quanto ho visto assegneranno targhe a caso alle auto che non hanno una precedente immatricolazione italiana. Quando vedremo in giro delle auto a targhe quadre non sapremo più se sia la loro vera targa, o una targa assegnatagli a caso, appartenuta ad un'altra auto, e che quindi non ha nulla a che fare con la storia dell'auto sulla quale è montata ed è li solo per fare scena, a quel punto quasi quasi preferirei restasse tutto com'era fino ad ora. L'idea era buona, ma quel dettaglio rovina tutto. Parere personale.
 
S4
auto che non hanno una precedente immatricolazione italiana

Il problema è relativo, considerato il numero esiguo.
Mentre su autovetture di spessore, una Miura ad esempio, recuperare la targa di prima immatricolazione la renderebbe ancora più desiderabile. Cool
 
Luka96
Infatti per fare un bel lavoro bastava prevedere la sola emissione delle targhe di prima immatricolazione. Resto convinto che assegnare targhe a caso sia una pessima idea. Per quanto mi riguarda ogni targa rappresenta un'auto e la sua storia, quindi riassegnarla è come cancellare la storia di quell'auto, oltre al fatto che, come dissi in passato, andrà a finire che verranno assegnate targhe di auto ancora esistenti, per esempio esportate, e che nell'eventualità di un rientro in Italia non potrebbero riottenerla in quanto riassegnata.
 
Francesco240D
Concordo con Luca, bastava semplicemente emettere per ogni auto ritargata/radiata la sua prima targa e stop. Comunque dopo anni qualcosa è stato raggiunto, ed è già un bel passo in avanti. Speriamo solo di non essere ostacolati dalla solita burocrazia.
 
Frabo187
La cosa assurda è il costo spropositato.. Ladri come sempre!
 
Kanon X
Un opzione in più,quindi benvenuta.
Ricordo che l'auto è un mezzo privato ,ed ognuno lecitamente può disporne come crede.
Auspico nuove liberalizzazioni,che reputo il modo migliore per rendere maggiormente usufruibili le auto storiche anche a coloro che non fanno ancora parte di questo mondo.
Per il prezzo,oggettivamente esagerato,come tutto quello che riguarda la gestione auto in Italia,come passaggio, bollo,benzina ecc.
 
Transaxle73
Il prezzo è commisurato all'interesse del proprietario nel mettere la classica "ciliegina sulla torta" al proprio oggetto del desiderio.
Magari uno ha speso un patrimonio per l'acquisto e/o il restauro e che fa alla fine della fiera si perde per 500 euro?
Vuoi mettere una stupenda Ferrari 365 GTB Daytona che hai appena importato dall'estero e ci piazzi una bellissima quadrotta?
Conoscendo la voracità del fisco italiano io onestamente pensavo anche peggio.
 
bayerische
"Un opzione in piu, quindi benvenuta" sottoscrivo in pieno ignorando le solite italiche lagnerie su prezzi e filosofeggiamenti vari.Per una volta che si fa qualcosa di interessante....
 
polar
Vuoi mettere una stupenda Ferrari 365 GTB Daytona che hai appena importato dall'estero e ci piazzi una bellissima quadrotta?

Se sarà questa l'applicazione di questo provvedimento la trovo una cosa del tutto ridicola
 
Frabo187
Io trovo ridicolo dover pagare dieci volte tanto una targa che mi spetterebbe di diritto, essendo parte della storia della mia auto. Se a voi sta bene buttare soldi perchè ne avete in eccedenza, ben venga.
Che sia una buona novità non lo metto in dubbio, ma non andrò a stendere un tappeto rosso a quattro ciarlatani che avrebbero dovuto attuare questa norma decenni prima.
 
puma76
Ovviamente è sempre meglio la vecchia targa di prima immatricolazione, o comunque originale anche se reimmatricolata ad esempio con il cambio provincia.
Ma volete mettere il miglioramento estetico?
 
LeleDS19
Ma rifaranno anche le targhe in ferro anni cinquanta.....
 
bob91180
Sostanzialmente si tratta di una buona cosa , poi , certo , piu' la vettura è di modico valore , piu' questa operazione è faticosa da metabolizzare sul piano economico ...
 
guerfranc76
Scusate, ma qualcuno ha già letto il decreto attuativo? In quale Gazzetta Ufficiale risulta pubblicato? Ho provato a fare una ricerca ma non ho trovato nulla...
 
Luka96
La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, dove vengono pubblicate tutte le nuove leggi.
 
Markino
Presumo che Guerfranc intendesse in quale data...

Al 07/08, si leggeva sul web "a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo per ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico”.

A mio giudizio, come ho già scritto in passato su questa piattaforma, l'operazione ha senso storico solo nel caso di vettura immatricolata dall'origine in Italia (o importata molti decenni fa), e attualmente con una targa successiva; per automobili provenienti dall'estero, mai immatricolate in Italia se non all'atto di una recente importazione, attribuire un qualsiasi numero "libero" - se così stanno le cose - è semplicemente un "falso", ed è corretto, dal mio punto di vista, che le targhe restino quelle attuali.
Mi auguro che la riproduzione delle targhe avvenga rispettando esattamente i caratteri e i formati tempo per tempo vigenti, anche se ho molti dubbi vi sia piena contezza di questo aspetto, e siano censiti tutti i font e le misure via via susseguitisi, nonché le date di "passaggio".
Anche se ben pochi, pure tra gli appassionati, notano questi dettagli, per parte mia se possedessi una FIAT "1100 B" del 1948 non gradirei affatto vedermi appioppata una targa con la numerazione originaria, ma con font del 1970...
 
Kanon X
Faccio presente che in giro ci sono moltissime targhe datate,usate come quadretti e collezionate da vari appassionati.
Dubbito che lo stato possa rischiare di avere due targhe istituzionali identiche in circolazione,di conseguenza probabilmente queste nuove targhe stampate avranno qualche particolare differente ,vedremo come ovvieranno a questo problema.
 
mikitiki94
Qualche tempo fa il Poligrafico disse che era in grado di stampare targhe in formato storico, ma che la stampa sarebbe avvenuta su lamina di alluminio come per le targhe attuali. Secondo me questa sarebbe la scelta migliore: una targa visivamente identica all'originale, ma comunque identificabile come "replica" anche ad un esame sommario.
 
guerfranc76
Luka96 ha scritto:
La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, dove vengono pubblicate tutte le nuove leggi.


Intendevo proprio quella infatti, visto il lavoro di cui mi occupo la conosco molto bene... Wink

Markino ha scritto:
Presumo che Guerfranc intendesse in quale data


Infatti, ho spulciato quelle del 07 e 08 Agosto ma non vi è nessuna traccia.
Ad ogni modo ho trovato un nuovo articolo che dice che il decreto attuativo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella settimana dal 7 all'11 Agosto, speriamo Wink
 
sir alec
Condivido le osservazioni di Luka96 e di Markino. L'inclusione, nell'operazione, di auto senza una storia italiana alle spalle, per quanto suggestiva, darebbe adito a equivoci e controversie. E' indubbio che costituisca un passo avanti, spero che venga concretizzata in modo lineare e non improvvisato senza criterio o in modo bizantino.
 
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