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Giulia 1.3 tabellone autoscuola (in uso)
fiat 682
salve a tutti, ho scoperto che nella autoscuola da cui frequento usano una giulia 1,3 per la dimostrazione di fari, davvero un bel pezzo comprresa di "libro" con le varie parti meccaniche
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Luka96
Nella mia avevano una 500 se non ricordo male, ma sono passati 6 anni quindi potrei sbagliare
 
Cesco
A Cagliari ci sono ancora diverse autoscuole che usano degli autotelai degli anni '60 in cui si riconoscono diversi pezzi Fiat dell'epoca.
 
Danip
Dove ho fatto io la patente (provincia di Milano, periodo 2005/06) il tabellone delle dimostrazioni rappresentava una Fiat Ritmo.
 
mikitiki94
Nell'autoscuola dove ho preso la patente il tabellone ha la forma di una Ritmo prima serie.
C'è poi anche un motore, sezionato, che dovrebbe essere di una Fiat 1100.
 
Giant
Anche nella mia c'era il tabellone a forma di Ritmo prima serie.
 
sir alec
Luka96 ha scritto:
Nella mia avevano una 500 se non ricordo male, ma sono passati 6 anni quindi potrei sbagliare


Anche nella mia avevano una 500, più di vent'anni fa... E ho visto che in alcune autoscuole del Bellunese si utilizzano ancora.
 
Gigiuz
Cesco ha scritto:
A Cagliari ci sono ancora diverse autoscuole che usano degli autotelai degli anni '60 in cui si riconoscono diversi pezzi Fiat dell'epoca.

Quella in via Sonnino?
 
Cesco
Gigiuz ha scritto:
Cesco ha scritto:
A Cagliari ci sono ancora diverse autoscuole che usano degli autotelai degli anni '60 in cui si riconoscono diversi pezzi Fiat dell'epoca.

Quella in via Sonnino?

Si, anche quella in via Tuveri e quella in via Petrarca.
 
Super207
Fotografai un tabellone con la Fiat Ritmo in un negozio dell'usato a Lugano nel 2019

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LFL
Fotografai un tabellone con la Fiat Ritmo in un negozio dell'usato a Lugano nel 2019


Fantasia elvetica in azione...
 
LFL
Preso la patente da privatista, ma le autoscuole le ho frequentate fino ad una certa età (lontani parenti nelle Marche hanno una tradizione di autoscuole da oltre 80 anni): quasi sempre i tabelloni consistevano della meccanica di una 1100, nel migliore dei casi una versione R. Va detto che tra fine anni '70 e primi anni '80 (ho superato l'esame di guida nel 1981, ma la patente mi è arrivata nel 1982... all'epoca i privatisti finivano in fondo alla fila) quell'architettura era ancora diffusa: la trazione posteriore era praticamente nella maggioranza delle auto in circolazione, i freni a disco c'erano, il carburatore era valido oltre il 95% dei casi, forse l'unica obsolescenza era il ponte posteriore a balestre, ma alla fine non ci si faceva molto caso, tanto più che la nuovissima Panda - appena uscita - ne faceva bella mostra (ed era anche molto efficiente, più morbido delle balestre trasversali delle altre trazioni anteriori Fiat, concetto vecchiotto anche questo... risale alla Ford T!).

Mi meraviglia invece che in tempi più recenti non si aggiornino questi strumenti didattici, tenendo conto che negli ultimi trent'anni, ma particolarmente negli ultimi 15-20, le auto sono radicalmente cambiate: a parte il servosterzo (elettrico o elettroidraulico in tanti casi), le trasmissioni automatiche (molto diffuse, anche se ancora in minoranza), ci sono componenti come l'ABS - di serie su ogni auto da parecchio - come l'airbag - idem - i vari dispositivi di sicurezza attiva (antislittamento, controllo della distanza tra veicoli, etc) meriterebbero una maggiore attenzione da parte di chi deve istruire il neo-automobilista, che forse non conoscerà mai in tutta la sua vita auto che abbiano meno di 10 anni...
 
Cesco
Mi meraviglia invece che in tempi più recenti non si aggiornino questi strumenti didattici


Ho fatto la patente da privatista per cui non so se le lezioni in autoscuola comprendano anche nozioni sulla tecnica dei veicoli, in ogni caso questi argomenti non erano più oggetto approfondito d'esame nel 2007, quando feci la patente io, e non dovrebbero esserlo tuttora se la rapida controllata che ho fatto ora sul web non mi ha dato risultati fuorvianti: dovrebbe capitare una domanda sull'uso, manutenzione e elementi costitutivi del veicolo ma è un qualcosa assolutamente all'acqua di rose e che non va ad approfondire il funzionamento delle varie parti meccaniche ed elettroniche di un veicolo.

Penso che gli autotelai con gli spaccati siano ormai usati a mò di ornamento per la vetrina, dove del resto io li vedo assieme ad altri oggetti molto vecchi come piccoli semafori, pezzi di pistone e plastici che riproducono le strade con i cartelli e con modellini calamitati sopra.
Se non ricordo male un'autoscuola in vetrina ha anche un modello di semaforo pedonale del tipo Alt/Avanti, cioè quello dismesso negli anni '90...
 
Luka96
questi argomenti non erano più oggetto approfondito d'esame

Confermo, nemmeno quando l'ho fatta io la patente...io ho seguito le lezioni di teoria, che alla mia autoscuola consistevano prevalentemente nella correzione dei quiz fatti a casa con spiegazione delle risposte sbagliate ad ognuno...il tabellone coi fanali l'ho visto usare una sola volta proprio per spiegare ad un'altra persona una domanda sui fanali che aveva sbagliato, ugualmente lo spaccato del motore è stato usato una sola volta in tutte le lezioni che ho seguito, e sempre per spiegare una domanda sbagliata a un'altra persona, domanda che era molto basilare e superficiale e non approfondiva il funzionamento del motore
 
Frabo187
Provo un'enorme tristezza per quei ragazzi e ragazze che tra 20-30 anni dovranno sostenere un test d'informatica invece che un test di guida.. Ormai le auto stanno diventando degli Ipad su ruote.
Già me li vedo fare l'esame pratico con caricabatterie appresso. Sad
 
LFL
tra 20-30 anni dovranno sostenere un test d'informatica invece che un test di guida.


Visione condivisibile: l'obiettivo finale sarà quello di condurre un'auto come un aereo (inutile girarci intorno, già ora molti dispositivi sono finalizzati a questo). Resta però il fatto che un pilota di linea ha un addestramento finalizzato proprio alla conoscenza della macchina per saperla gestire in casi di emergenza. Posso capire l'eliminazione di specificità del tipo "la trasmissione può essere meccanica o automatica" perché forse è più importante far comprendere al futuro automobilista come si usa la trasmissione: giusto un esempio per far comprendere certe "finezze" che poi ognuno può elaborare in funzione dell'uso che farà del veicolo.

Ad esempio, sul libretto Uso e manutenzione della mia 528i c'è un piccolo diagramma, dal grande significato: nel grafico appaiono due curve che rappresentano l'andamento della velocità nel tempo nella guida cittadina, con semafori e rallentamenti, una in caso di guida "gran premio di F1", l'altra invece tranquilla. Dimostra come alla fine le due curve arrivino allo stessa velocità nello stesso tempo, ma la prima con frenate ed accelerazioni e più cambi marcia, la seconda con meno variazioni, meno cambi marcia e - alla fine - meno consumo di benzina. Oggi si potrebbe aggiungere: meno inquinamento, perché si evita non solo di immettere più CO2, ma anche evitare inutile dispersione di PM a causa di polvere delle pastiglie e pneumatici.

Insomma, la tecnica dovrebbe essere usata in maniera intelligente, per dirla in termini tecnici: non staticamente, ma dinamicamente.
 
Transaxle73
Il succo del discorso rimane sempre, per quanto mi riguarda, che quando utilizzo una cosa cerco di comprendere come funziona anche se poi non ci metterò mai le mani per sistemarla. Almeno ci provo e devo dire che ultimamente mi sto togliendo parecchie soddisfazioni nel sistemare le piccole rogne con frigorifero, lavatrice, caldaia e ultimamente pure col jukebox sono riuscito a sistemare una piccola magagna con l'aiuto di qualche tutorial trovato su YouTube. L'importante è sempre prestare la giusta attenzione alla manutenzione ordinaria per evitare danni futuri maggiori.
 
Cesco
LFL ha scritto:
[quote]
Ad esempio, sul libretto Uso e manutenzione della mia 528i c'è un piccolo diagramma, dal grande significato: nel grafico appaiono due curve che rappresentano l'andamento della velocità nel tempo nella guida cittadina, con semafori e rallentamenti, una in caso di guida "gran premio di F1", l'altra invece tranquilla. Dimostra come alla fine le due curve arrivino allo stessa velocità nello stesso tempo, ma la prima con frenate ed accelerazioni e più cambi marcia, la seconda con meno variazioni, meno cambi marcia e - alla fine - meno consumo di benzina. Oggi si potrebbe aggiungere: meno inquinamento, perché si evita non solo di immettere più CO2, ma anche evitare inutile dispersione di PM a causa di polvere delle pastiglie e pneumatici.

Insomma, la tecnica dovrebbe essere usata in maniera intelligente, per dirla in termini tecnici: non staticamente, ma dinamicamente.


Una cosa simile c'è anche sul libretto d'uso dell'Alfa 147.
 
Luka96
Provo un'enorme tristezza per quei ragazzi e ragazze che tra 20-30 anni dovranno sostenere un test d'informatica invece che un test di guida..

Pure io...spero almeno che non gli venga in mente, quando ci saranno le auto a guida autonoma, di vietare la circolazione alle auto condotte dall'uomo...o meglio, prima o poi succederà purtroppo, ma spero fra molti molti anni, possibilmente fra 100 anni così sono sicuro che non mi riguarda, tanto purtroppo a quei tempi a nessuno interesserà più guidare essendo cresciuti in un mondo dove la guida è automatica, e sicuramente verrà pure considerata una comodità...che tristezza
 
fabiobologna
Lo chiamano progresso...
 
LFL
Pur condividendo il tuo punto di vista, la vedo un po' meno pessimisticamente: avevo poco più di 20 anni d'età nel 1985, quando fu annunciato che in Europa si sarebbero catalizzate le vetture, in due fasi: over 2 litri dal 1989, le altre dal 1993. Ho interpretato, come molti, questa scelta come la fine dell'auto che conoscevo, pur riconoscendo che era necessario fare qualcosa per l'inquinamento: diciamo che condividevo la posizione della Francia, che spingeva - sperando in un appoggio dell'Italia - che il kat fosse limitato alle vetture oltre una certa cilindrata (circa 1200-1300), lasciando così intatta l'auto così come avevo imparato a conoscere: motori a 2 valvole (i 4 valvole per cilindro già erano apparsi nel 1985), alimentazione a carburatore (iniezione rara all'epoca, sistematicamente adottata solo dal segmento E in su), potenze non decurtate. insomma auto su cui mettere le mani - la mia vera passione - era sempre possibile e non trovarsi a viaggiare con 40/45 CV pagando assicurazione e tassa di possesso per un 13-14 CV fiscali

Passando gli anni però mi sono accorto che lo sconvolgimento non c'era: rapidamente - ancora prima del fatidico 1993 - la potenza fu riguadagnata, ma soprattutto scoprii l'iniezione, da me prima considerata come una complicazione per vetture di un certo costo. Non era così e la dimostrazione l'ho avuta quando acquistai - nel 1996 - la mia prima vettura (prima utilizzavo le vetture di famiglia) mentre lavoravo a Torino: la BMW 528i del 1982 che tuttora è parte della mia piccola collezione. Ho appreso a mettere le mani sull'ABS - ne è dotata - e sull'aria condizionata, ho imparato a diagnosticare i malfunzionamenti (pendolamento del minimo, nel 2001 cambiai il sensore posizione farfalla): insomma, ho cominciato a cpiarci qualcosa e il divertimento non è finito.

Penso che le generazioni future, non avendo conosciuto l'auto così come l'abbiamo conosciuta noi, possano appassionarsi ad un mezzo così come noi ci siamo appassionati ai nostri: considera che la maggior parte degli appassionati under-70 non hanno voglia di competere, per esempio, con trasmissioni manuali non sincronizzate (non parlo di quelle della Fiat 500, che sono una meraviglia rispetto a quelle di un'auto anni '20 o '30: personalmente, ho qualche timore di "grattare" anche con una trasmissione di fine anni '30, quando la "doppia" devi saperla fare al numero di giri esatto) o peggio con avviamenti a manovella, o ancora giocare con l'anticipo manuale sul volante, magari quando si affrontano salite o la temperatura esterna diventa molto calda... Eppure questa era la norma dell'auto d'epoca degli anni '60 e '70, quando nei club che stavano nascendo anche una 500 C Topolino non era accettata perché... troppo moderna!).

In conclusione, se per noi sarà poco piacevole, chi prenderà il nostro posto nella passione, avrà un altro divertimento. Spero solo - qui sono un po' meno ottimista - che ai "vecchietti" sia data possibilità di divertirsi ancora con le loro auto, senza troppe restrizioni Wink
 
Captain Midnight
Nel 2010,si usava un tabellone raffigurante una Ritmo prima serie rossa nella mia scuola guida.
L'insegnante poi ci spiegava anche cosa fosse un carburatore e come funzionasse nonostante tra le domande dei quiz non ne trovassi circa la parte meccanica.
 
IL BUE
Lavorando nel settore, purtroppo oramai sono più ferrato sui problemi elettronici e relativa ricambistica piuttosto che i componenti classici, oramai del tutto spariti negli esplosi delle vetture.
Nel mio piccolo, patentato dal 2000, ho guidato la prima auto ad iniezione, Lancia Y, nel 2004. Prima solo Panda 750 Young e Tempra 1.6 Sx, rigorosamente a carburatore.
 
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