WOW, STUPENDA!!! Rarissima, così, Commodore Coupè (di fatto una Rekord più lussuosa), ancora funzionante e praticamente perfetta: STUPENDA, davvero!!! Montava un 6 cilindri di 2.5 litri, vero?!
Tipica coupè alla tedesca: comoda, motore grosso ma non esasperato, cromature e vinile. Ne vendettero poche da noi, il marchio Opel non aveva ancora il pedigree necessario per entrare nel novero dei costruttori di sportive (anche la successiva, e interessantissima, Monza, non fù certo un successo).
La ricordo protagonista di una avvincente corsa in un film con Charles Bronson (di cui non mi ricordo il titolo) ambientato in Svizzera.
Grazie a tutti ragazzi, la macchina e' la mia.
Conservatissima, strapiena di coppia e comodissima.
Ero fermo dall'elettrauto per dei lavori, e, come vedo ha colpito l'attenzione di qualcuno.
E' la seconda volta che le mie auto vengono pubblicate.
Ne sono lusingato.
VESPINSON
Total III: La ricordo protagonista di una avvincente corsa in un film con Charles Bronson (di cui non mi ricordo il titolo) ambientato in Svizzera
Mentre curiosavo ho notato questo dubbio cinematografico. Dovrebbe trattarsi de "L'uomo dalle due ombre" (1971), in cui una Commodore GS rossa (o verosimilmente più di una, dati i numerosi salti fuori strada in mezzo ai massi) è protagonista di una lunga corsa contro il tempo giù per una tortuosa strada d'altura, riportata anche su Youtube.
Se non ricordo male - la registrai parecchi anni fa, ma in seguito riutilizzai la cassetta per un altro film - la pellicola è ambientata in Francia, e, a parte la scena ricordata, non vale gran che
Come giustamente osservato in un precedente commento, con tanto di immagine a corredo, anche se estranea al marchio in oggetto (Dodge Charger R/T 1969), l'appartenenza della Opel al Gruppo GM influenzava decisamente l'adozione di queste sagome, ispirate con tutta evidenza alle muscle car dell'epoca, caratterizzate da - bellissime - linee tese, increspate all'altezza della ruota posteriore, con lunotti molto inclinati e montanti di coda spessi; frequente la copertura in vinile. Non diversamente si comportò la Ford europea con la Taunus. Le linee delle muscle cars non erano troppo difformi tra le Big Three - come dice James Taylor in "Two Lane Blacktop / Strada a doppia corsia" (1971) rivolto a uno strepitoso Warren Oates, proprietario di una fiammante Pontiac GTO del '70: "certo che di auto come la sua ce ne sono parecchie in giro. Si assomigliano tutte quante, e vanno tutte più o meno uguali" - anche se fu forse il Gruppo Chrysler ad esprimere i risultati più straordinari.
la pellicola è ambientata in Francia, e, a parte la scena ricordata, non vale gran che
Come sono un grande amante delle automobili dimenticate o mai capite, parimenti lo sono per quel che riguarda film ormai sconosciuti: il cinema è il mio secondo grande amore dopo il mondo dei motori.
Ho immediatamente capito di che pellicola parli Marco.... gran poca cosa, ordinaria amministrazione in salsa francese, con il solito truce Bronson impiegato in una gara di machismo con gli altri interpreti. Indigesto, sciamannato e trito, anche se diretto da un regista un tempo grande (Terence Young, autore di alcuni fra i più riusciti film con protagonista l'agente James Bond, alias 007). Nel nutrito cast altri attori assai noti, fra i quali la diva "bergmaniana" Liv Ullman, James Mason (come dimenticarlo in "Intrigo internazionale" di Alfred Hitchcock e "Delitto sotto il sole" di Guy Hamilton!) nonché Jill Ireland, nella vita moglie di Charles Bronson.
Nel mio caso è più grave, in quanto il cinema probabilmente arriva alla prima posizione fra le mie passioni attuali, scavalcando le automobili.
Il guaio è che in vent'anni ho visto una quantità tale di pellicole di ogni genere e sorta, che mi riesce sempre più difficile ricordarne i titoli: ad esempio essendo ritornati in discorso Charles Bronson ricordo un altro film, del consueto genere spionistico-commerciale, in cui assieme alla bella di turno si produceva in un salto da un treno in corsa a bordo di una Peugeot 504.
Nemmeno in questo caso si tratta di un film memorabile, naturalmente. Purtroppo Bronson dopo la felice parentesi con Sergio Leone divenne una sorta di clichè, in maniera non dissimile dal nostrano Maurizio Merli.
Ringrazio Markino per avermi seppur involontariamente aiutato nella ricerca di un film che volevo rivedere, il notevole "Strada a doppia corsia", visto per caso una decina d'anni fa.
Tornando al tema Opel, notevole è l'inseguimento finale de "Il provinciale" di Luciano Salce con Gianni Morandi (urgh!), protagonista una bellissima Commodore GS berlina, impegnata a seminare la solita flottiglia di Giulia grigioverdi.
L'amico e proprietario mi ha raccontato la storia di questa vettura: immatricolata in Belgio, la proprietaria era una ricca signora (mi sembra si chiamasse Carla, infatti adesso la macchina ha questo nome) che venuta a Torino ha trovato l'amore in un noto impresario edile della città sabauda. Nel 1980 si sono sposati e l'auto è stata trasferita in Italia, probabilmente non in bisarca ma correndo in autostrada! Dopo la scomparsa dei coniugi, che erano senza figli, l'auto è rimasta alla servitù che non sapeva cosa farsene. Anni dopo l'attuale proprietario l'ha trovata in un capannone qui nel Sud Italia, l'ha solamente lucidata e fatto qualche lavoro di meccanica. L'auto, esterno ed interno, è tutta originale con almeno 200.000 chilometri