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Opel Commodore A GS Coupé

commodoregspeppe.jpg
Anno n.c., targhe nere del 1979 (peppecantarella).

Data: 09/06/2018
Commenti: 24
Visualizzazioni: 3933
Commenti
#1 | IL BUE il 06/04/2011 01:21:55
La rarità
#2 | time101cv il 06/04/2011 01:31:49
www.targhenere.net/images/004/commodoregspeppeant_zps37jkdzwj.jpg
(foto "peppecantarella" )
#3 | Ste85 il 06/04/2011 11:20:56
WOW, STUPENDA!!! Rarissima, così, Commodore Coupè (di fatto una Rekord più lussuosa), ancora funzionante e praticamente perfetta: STUPENDA, davvero!!! Montava un 6 cilindri di 2.5 litri, vero?!
#4 | Edsel il 06/04/2011 11:52:17
Molto bella, aggressiva ma non cafona. Smile
I cerchi a prima vista ricordano quelli montati sulle renault sportive degli anni '70...
#5 | audiclassic il 06/04/2011 12:05:31
La metto nella top ten personale per la votazione "targa nera 2011" Wink
#6 | antani il 06/04/2011 13:37:22
Shock davanti a ciò mi sento di togliermi il cappelloGrin
#7 | luca77 il 06/04/2011 13:56:44
I cerchi a prima vista ricordano quelli montati sulle renault sportive degli anni '70...

Quoto Blackboxes, comunque a me ricordano molto i cerchi di certe muscle car americane, come l'auto stessa, d'altronde Wink

www.inforge.net/community/attachments/fuori-tema/2874d1283604372-dodge-charger-hemi-vs-lancia-delta-s4-0012gg.jpg
fonte foto: rete
#8 | Stingray il 06/04/2011 15:48:58
Shock e questa com'è sopravvissuta fino ai giorni nostri?
non credevo che in Italia potesse avere dei fan
#9 | Stefano Daniele il 06/04/2011 19:51:02
Semplicemente stupenda,con il suo classico tetto in vinile.
#10 | Total III il 06/04/2011 21:38:25
Tipica coupè alla tedesca: comoda, motore grosso ma non esasperato, cromature e vinile. Smile Ne vendettero poche da noi, il marchio Opel non aveva ancora il pedigree necessario per entrare nel novero dei costruttori di sportive (anche la successiva, e interessantissima, Monza, non fù certo un successo).
La ricordo protagonista di una avvincente corsa in un film con Charles Bronson (di cui non mi ricordo il titolo) ambientato in Svizzera. Smile
#11 | Uno Turbo D il 07/04/2011 16:04:22
Impressionante, una di queste la metterei volentieri in garageSmile
#12 | vespinson il 11/04/2011 21:45:55
Grazie a tutti ragazzi, la macchina e' la mia.
Conservatissima, strapiena di coppia e comodissima.
Ero fermo dall'elettrauto per dei lavori, e, come vedo ha colpito l'attenzione di qualcuno.
E' la seconda volta che le mie auto vengono pubblicate.
Ne sono lusingato.
VESPINSONWink
#13 | atae21 il 12/04/2011 00:11:00
Siamo lusingati noi di ospitare in archivio fotografico una tale bellezza e rarità! Alla prossima auto allora, occhio a "peppe"! Pfft
#14 | peppecantarella il 14/04/2011 07:48:58
Beh, ma allora visto che è di un nostro utente, perché non trasferirla nella sezione "Le Nostre Targhe Nere" ? Smile
#15 | Markino il 01/12/2013 15:10:51
Total III: La ricordo protagonista di una avvincente corsa in un film con Charles Bronson (di cui non mi ricordo il titolo) ambientato in Svizzera

Mentre curiosavo ho notato questo dubbio cinematografico. Dovrebbe trattarsi de "L'uomo dalle due ombre" (1971), in cui una Commodore GS rossa (o verosimilmente più di una, dati i numerosi salti fuori strada in mezzo ai massi) è protagonista di una lunga corsa contro il tempo giù per una tortuosa strada d'altura, riportata anche su Youtube.
Se non ricordo male - la registrai parecchi anni fa, ma in seguito riutilizzai la cassetta per un altro film - la pellicola è ambientata in Francia, e, a parte la scena ricordata, non vale gran che Frown
#16 | francesco78 il 01/12/2013 15:34:54
ne approfitto...
sbaglio o ha tanto del ford taunus coupè?
#17 | Markino il 01/12/2013 15:52:50
sbaglio o ha tanto del ford taunus coupè?

Come giustamente osservato in un precedente commento, con tanto di immagine a corredo, anche se estranea al marchio in oggetto (Dodge Charger R/T 1969), l'appartenenza della Opel al Gruppo GM influenzava decisamente l'adozione di queste sagome, ispirate con tutta evidenza alle muscle car dell'epoca, caratterizzate da - bellissime - linee tese, increspate all'altezza della ruota posteriore, con lunotti molto inclinati e montanti di coda spessi; frequente la copertura in vinile. Non diversamente si comportò la Ford europea con la Taunus. Le linee delle muscle cars non erano troppo difformi tra le Big Three - come dice James Taylor in "Two Lane Blacktop / Strada a doppia corsia" (1971) rivolto a uno strepitoso Warren Oates, proprietario di una fiammante Pontiac GTO del '70: "certo che di auto come la sua ce ne sono parecchie in giro. Si assomigliano tutte quante, e vanno tutte più o meno uguali" - anche se fu forse il Gruppo Chrysler ad esprimere i risultati più straordinari.
#18 | francesco78 il 01/12/2013 15:55:35
Grazie Markino! Grin
#19 | PrinceMax il 01/12/2013 16:03:57
la pellicola è ambientata in Francia, e, a parte la scena ricordata, non vale gran che

Come sono un grande amante delle automobili dimenticate o mai capite, parimenti lo sono per quel che riguarda film ormai sconosciuti: il cinema è il mio secondo grande amore dopo il mondo dei motori. Smile
Ho immediatamente capito di che pellicola parli Marco.... gran poca cosa, ordinaria amministrazione in salsa francese, con il solito truce Bronson impiegato in una gara di machismo con gli altri interpreti. Indigesto, sciamannato e trito, anche se diretto da un regista un tempo grande (Terence Young, autore di alcuni fra i più riusciti film con protagonista l'agente James Bond, alias 007). Nel nutrito cast altri attori assai noti, fra i quali la diva "bergmaniana" Liv Ullman, James Mason (come dimenticarlo in "Intrigo internazionale" di Alfred Hitchcock e "Delitto sotto il sole" di Guy Hamilton!) nonché Jill Ireland, nella vita moglie di Charles Bronson. Wink
#20 | Total III il 01/12/2013 16:46:59
Nel mio caso è più grave, in quanto il cinema probabilmente arriva alla prima posizione fra le mie passioni attuali, scavalcando le automobili.
Il guaio è che in vent'anni ho visto una quantità tale di pellicole di ogni genere e sorta, che mi riesce sempre più difficile ricordarne i titoli: ad esempio essendo ritornati in discorso Charles Bronson ricordo un altro film, del consueto genere spionistico-commerciale, in cui assieme alla bella di turno si produceva in un salto da un treno in corsa a bordo di una Peugeot 504.
Nemmeno in questo caso si tratta di un film memorabile, naturalmente. Purtroppo Bronson dopo la felice parentesi con Sergio Leone divenne una sorta di clichè, in maniera non dissimile dal nostrano Maurizio Merli.
Ringrazio Markino per avermi seppur involontariamente aiutato nella ricerca di un film che volevo rivedere, il notevole "Strada a doppia corsia", visto per caso una decina d'anni fa.
Tornando al tema Opel, notevole è l'inseguimento finale de "Il provinciale" di Luciano Salce con Gianni Morandi (urgh!), protagonista una bellissima Commodore GS berlina, impegnata a seminare la solita flottiglia di Giulia grigioverdi. Grin
#21 | Super207 il 03/10/2019 17:54:07
i.postimg.cc/MKDHyQMy/DSC0306.jpg
#22 | time101cv il 09/12/2021 08:41:46
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2021/12/img-20211208-wa0025_francesco240d_tn11176.jpg

www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2021/12/img_20211208_143557_francesco240d_tn11176.jpg
(foto "Francesco240D" )
#23 | Francesco240D il 19/11/2023 15:17:55
L'amico e proprietario mi ha raccontato la storia di questa vettura: immatricolata in Belgio, la proprietaria era una ricca signora (mi sembra si chiamasse Carla, infatti adesso la macchina ha questo nome) che venuta a Torino ha trovato l'amore in un noto impresario edile della città sabauda. Nel 1980 si sono sposati e l'auto è stata trasferita in Italia, probabilmente non in bisarca ma correndo in autostrada! Dopo la scomparsa dei coniugi, che erano senza figli, l'auto è rimasta alla servitù che non sapeva cosa farsene. Anni dopo l'attuale proprietario l'ha trovata in un capannone qui nel Sud Italia, l'ha solamente lucidata e fatto qualche lavoro di meccanica. L'auto, esterno ed interno, è tutta originale con almeno 200.000 chilometri
#24 | Frabo187 il 19/11/2023 17:27:27
Nel 1980 si sono sposati e l'auto è stata trasferita in Italia, probabilmente non in bisarca ma correndo in autostrada!


Com’è giusto e normale che sia, oggi come allora.
Bella storia comunque, speriamo possa rimanere ancora a lungo sul suolo italico.
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