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Renault 30 TX V6

r30super8020130514.jpg
Anno 1980 (super80).

Data: 15/05/2013
Commenti: 43
Visualizzazioni: 4932
Commenti
#1 | time101cv il 15/05/2013 08:13:00
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(foto "super80" )
#2 | Mat75 il 15/05/2013 08:44:24
Bella macchina!! ne ho una in garage solamente che è il modello Ts automatica del 1977, ferma da anni per via del cambio automatico rotto
#3 | Kanon X il 15/05/2013 09:31:55
Questa è in vendita da diversi anni.

http://www.autosc...mp;asrc=st

Da notare i costosissimi pneumatici TRX
#4 | bob91180 il 15/05/2013 11:05:49
Ammiraglia con portellone ... splendido esemplare piu' unico che raro qui da noi ... con targa di origine ...
#5 | Flat six il 15/05/2013 12:52:31
ormai rara come la neve ad Agosto...
#6 | Gigiuz il 15/05/2013 14:25:06
Che auto strana, troppo anonima per le Renault di un tempo... mi piace il muso, ma il resto non mi dice proprio niente
#7 | Markino il 15/05/2013 14:50:11
Impostazione e canoni stilistici sono ereditati dalla R16, che tuttavia, a mio giudizio, aveva una linea più personale. Da noi è stata venduta col contagocce per ragioni fin troppo note; la R20 strappò qualche numero in più. In ogni caso, è una superstite certamente degna di ammirazione, sia per la rarità che per la gran dote di accessori, nello stile Renault.
Negli anni '80 la possedeva un lontano cugino che trascorreva le vacanze nel borgo del Monferrato dove nacquero i miei nonni materni, verde chiaro metallizzata e con targa svizzera (ZH), nazione dove vetture simili erano vendute senza difficoltà "oggettive".
#8 | atae21 il 15/05/2013 14:55:51
La mia auto preferita quasi al pari della Tagora SX! evvai Questa la conosco perchè l'ho incontrata alla Coppa Intereuropa due anni fa, a Monza. Avevo anche parlato col proprietario perchè sapevo che era in vendita su Autoscout. Mi disse che il prezzo era più o meno quello inserzionato e non intendeva cederla a meno. La macchina non si presentava male ma aveva il grave difetto di essere stata riverniciata nelle due fiancate e privata dei suoi paracolpi laterali! Come si nota in foto infatti la fiancata sembra troppo "liscia": nella scalfatura dovrebbero esserci i listelli in plastica e alluminio che invece mancano. E gli attacchi sono stati chiusi. Insomma, bella ma va ripresa di carrozzeria se la si vuole originale e ben finita. Certo, non è che in Italia c'è una gran offerta di questo modello quindi bisogna accontentarsi. Però neanche una gran richiesta (io sono il primo estimatore ma anche uno dei pochi)...Pfft
#9 | cptwillard il 15/05/2013 17:09:15
Io sabato vado a vedere una R20 che pare vogliano regalare, dovrebbe essere una delle prime, inizio '77 Wink
#10 | 1600 GT il 15/05/2013 17:44:40
Che bel macchinone di casa Renault. Come mi piacerebbe averne una anch'io: a me le R30 ma anche le R20 mi sono sempre piaciute tanto. Peccato che almeno qui in Italia non abbia avuto il successo che merita. Era un auto con molte frecce al suo arco: comoda, confortevole, ottimamente rifinita e con una linea che, almeno inizialmente era molto moderna per i tempi. Poi vabbè questa è una super prestante V6 in allestimento TX. Ma sbaglio o questa poteva avere anche il condizionatore d'aria?
#11 | Caracciolo il 15/05/2013 19:23:48
Io non la comprerei, perchè è una macchina impegnativa, ingombrante, assetata di benzina, e avrei paura ad usarla per il timore di urtarla da qualche parte per poi ritrovarmi a piangere cinese nella ricerca disperata dei pezzi di ricambio.Sad
Però devo riconoscere che questa R30 il suo fascino ce l'ha, ed anche una certa eleganza, grazie al bel colore metallizzato e alla presenza di numerosi e raffinati accessori, come i cerchi in lega dal disegno elaborato, le spazzole tergicristallo per ciascun faro, gli specchietti in tinta e i vetri color bronzo...sbavv
Secondo me il vero tallone d'Achille di questa macchina non era la linea, che anzi, si inseriva abbastanza bene nella moda delle grosse due volumi in voga negli anni '70, ma piuttosto gli interni: con quella plancia in Renault credevano davvero di essere rappresentati bene nel settore delle ammiraglie?pinocchio
Va bene che il disegno a L sarà poi copiato da altre case, vedi la Fiat con la Croma, ma si vede benissimo che i materiali plastici e i comandi erano troppo economici, sembravano presi pari pari da una R5!Shock
Ok, la dotazione di serie prevedeva moltissimi optional per migliorare la vita a bordo (anche il tettuccio apribile elettrico), ma credo che nel segmento delle auto di lusso la qualità fosse essenziale per sfondare!
Mia curiosità: il velluto dei sedili è lo stesso dell'Audi 100-200 pre-'82?
Il condizionatore d'aria era a richiesta, insieme all'interno in cuoio.
#12 | atae21 il 15/05/2013 19:36:22
La ricerca dei pezzi di ricambio di casa Renault per auto degli anni 70/80 è davvero difficile. Io ho avuto parecchi problemi a trovare ricambi di carrozzeria e meccanica per una R18 Turbo che sto restaurando. In nessun computer delle concessionarie ufficiali figurava neppure più la R18 e i giovani meccanici manco sapevano di che auto si trattasse! Figurarsi la R30...nghenghe Sono sconfinato in Svizzera ma anche lì nessuna possibilità di trovare il vetro lato guida della mia R18. Alla fine hanno dovuto portarmelo usato dalla Tunisia!!! Per fortuna conosco diversi commercianti stranieri... Certo, c'è sempre ebay.fr o "leboncoin" ma pare che i francesi siano un pò restii a spedire in Italia....mah! Frown Certo preferirei comprare una R30 TX messa così e pagarla un pò di più piuttosto che una identica ferma da 15 anni ma più bella. Soprattutto per la rogna dell'iniezione meccanica k-jetronic (già avuto diverse esperienze su BMW ferme da anni) e le gomme TRX (molto costose).
#13 | Flat six il 15/05/2013 21:23:50
va beh, l'iniezione meccanica k-jetronik è rognosa perchè molto complicata e in pochi ci sanno mettere le mani (e chi ce le mette senza conoscerla A FONDO combina dei gran casini), ma quando è a punto problemi non ne da.
#14 | Total III il 15/05/2013 21:26:50
Finalmente, la seconda R30 del sito (la prima l'avevo fotografata io anni fa, una prima serie "cruscotto piatto" in forma ma anche quella un po' taroccatella).
E' una macchina che mi ha sempre interessato, come un po' tutte le berlinone francesi.
La ritrosia dei venditori francesi a spedire in Italia è ben nota, anche se generalizzare è sbagliato, ho sentito molti casi del genere. Quando finalmente riuscirò ad avere la mia CX prima serie sarà una cosa da tenere in conto, anche se la diffusione della CX in Italia era ed è ben superiore a quella delle berline Renault, e questo dovrebbe farmi stare un po' tranquillo (al pari delle fiere annuali come quella del Citromobile in Olanda a cui ho partecipato la settimana scorsa, dove si trova davvero di tutto a prezzi favolosi). Smile

Tornando alla 30, questa seconda serie aveva sì una plancia inadeguata alla categoria, ma con una primizia ancora scarsamente diffusa: i comandi radio sulle razze del volante. Credo sia stata una delle primissime vetture di grande serie a montarli...
#15 | dedo2000 il 15/05/2013 21:37:55
Io ne ho una in attesa di pubblicazione (che Ata già conosce..Cool);per di più automatica!
#16 | atae21 il 16/05/2013 00:38:22
Dedo quella foto la tengo gelosamente custodita in grandezza originale e ogni tanto me la vado a riguardare come un santino...Grin Devo trovare il coraggio di convincere il proprietario a vendermela perchè penso sia l'unica (o quasi) rimasta in Italia in quelle condizioni e automatica! E' che se accetta, devo partire per l'Abruzzo con l'assegno...e non è che al momento ho poche macchine! nghenghe Fammela studiare ancora un pò...
#17 | Caracciolo il 16/05/2013 01:56:55
Total, quei comandi sulle razze del volante non erano per l'autoradio, che non era di serie e nemmeno optional, ma il regolatore di velocità, o cruise control.
La prima auto a montare il satellite di controllo della radio sul piantone dello sterzo fu sempre una Renault, ma era la 11 Electronic dell'83, che usciva di serie con un sofisticatissimo impianto HI-FI dedicato con 6 altoparlanti.Wink
#18 | Total III il 16/05/2013 23:11:35
Oh, ecco. Ancora più primizia, allora... Smile
#19 | gian masini il 16/05/2013 23:52:30
Bella macchina, rara all'epoca, causa fisco e nome popolare, rarissima oggi. Anzi strano trovarne ancora. Il motore a 6 cilindri a V denominato Prv perché progettato insieme a Peugeot e Volvo, finì anche nel cofano della Thema V6. La immagino comoda all'inversimile, spaziosa e pratica come deve essere ogni Renault. Ottima al giorno d'oggi con impianto a gas e assicurazione storica, valida comunque anche la 2,0 in regalo. Mi ricollego a quanto scritto da Markino riguardo al gene della R 30 cioè la R 16. La R 16 rimane, a mio avviso, una delle vetture più significative degli ultimi 50 anni, nel segmento di appartenenza. Non bella, ma originale, pratica, ben motorizzata e ancora oggi ampliamente usabile. Non ebbe successo, solo in Italia, sia per la cubatura "importante" che per l'aspetto e l'appartenenza ad un marchio noto per le utilitarie come R4 e R8. (Favolose anche queste)
#20 | Caracciolo il 17/05/2013 00:44:54
Curiosità: il PRV 2.6 equipaggiava anche la dimenticata (e dimenticabile) Talbot Tagora SX: non solo, con 165 scalpitanti cavalli, era la versione più potente in assoluto di questo motore.
Riguardo alla R16, io trovo che avesse una linea troppo elaborata nel frontale, che la fece invecchiare oltremodo negli anni '70, nonostante che l'idea di una spaziosa due volumi col portellone fosse molto valida e moderna. Notevole per i tempi la TX, oggi introvabile in Italia, grazie al 1600 da 95 cv filava a 175 all'ora e montava accessori eccezionali, come i vetri elettrici, la chiusura centralizzata, il tergilunotto... Un'ottima alternativa alle nostre 132 e Beta, ovviamente qui da noi furono in pochissimi a capirla.Sad
Molto meno interessante a mio parere la R20, soprattutto nelle sciatte versioni 1600. Meglio la TS, ma anche qui mancava una personalità decisa, sia stilistica che di comportamento stradale, che la facesse emergere tra le concorrenti, sebbene avesse dalla sua la consueta ricca dotazione e prezzi concorrenziali.
La R30 è uscita nel '74, che c'è ne sia qualcuna a targa quadra da qualche parte?Shock
#21 | blackboxes66 il 17/05/2013 10:17:47
La R30 è stata presentata nel corso del 1975, seguita qualche mese dopo dalla 20. In Italia sono arrivate all'inizio del 76, nel periodo in cui era in corso l'avvicendamento tra i due tipi di targa. Non ricordo di averne mai viste con la targa quadra; quelle delle prove delle riviste avevano o la targa francese o quella orizzontale Roma.
#22 | gian masini il 19/05/2013 00:11:23
Targa quadra? Non esageriamo! Già sa di miracolo averne visto qualcuna, sia su questo sito che su siti di inserzioni come Autoscout 24, anche la targa quadra sarebbe troppo. Per quanto riguarda il distinguo di Caracciolo riguardo allo stile, un po barocco, del frontale della R 16 e l'aspetto scialbo della R20 penso sia incontestabile. Bisogna però esaminare la virata di stile fatta dalla Regie con prodotti meno innovativi e di più facile "digeribilità". Forse dovuto al mezzo fiasco che fu la R14, peraltro ottima. Basti vedere la R 18, che sostituì proprio la R 16, e pochi anni dopo l'inno alla noia che furono la R 9 e la R 11. La R 16 nella versione Tx era a mio avviso superiore alla Lancia Beta, specie la prima serie che "vantava" problemi di corrosione notevoli. La 132 era un buon prodotto, ma nulla di più. La Alpine A 110, vincitrice in quegli anni un po ovunque, montava motore e cambio della R16.
#23 | Caracciolo il 19/05/2013 03:11:59
Beh io non ho detto che pretendo di vederne una oggi con la targa quadra, ho solo chiesto se magari ne sia esistita qualcuna all'epoca, visto che ci sono state la Lancia Gamma, la Ford Taunus e la 128 a targhe quadre, ed erano tutte uscite nel '76!
Riguardo alla R18, sono d'accordo con te circa la necessità di sostituire la barocca R16 con un modello più in linea nello stile con i prodotti della concorrenza, considerando che nel '78 si era all'inizio della fase di rilancio delle carrozzerie a tre volumi sulle auto di classe media. Non era facile creare un compromesso, eppure giudico la R18 un'auto riuscita, dalla linea pulita e con qualche guizzo di originalità nella versione break. Infatti, almeno per i primi anni, ottenne anche in Italia un buon gradimento, di molto superiore a quello della R16.
La R9 viene giudicata da molti banale e senza personalità, però bisogna ricordare che sostituiva la R12, che era brutta al limite dell'imbarazzante, e che si proponeva come world-CAR, quindi con alla base l'esigenza di piacere ad un pubblico internazionale molto vasto ed eterogeneo: ecco perché la sua carrozzeria era semplice e senza le esasperazioni che avevano caratterizzato la R14 o la Fuego... Anche qui penso che si trattasse di una buona auto, un po' anonima ma piacevole nel suo insieme, soprattutto nelle versioni più accessoriate.
Quello che mancava in termini di carattere alla R9 fu riversato però nella R11, che univa il meglio delle soluzioni stilistiche delle varie Renault aggiungendo il tocco USA del grintoso frontale a quattro fari quadrati accoppiati, già visto e apprezzato sulle grosse Audi. Per questo non sono d'accordo nel definirla un inno alla noia, anzi, secondo me era una delle più interessanti compatte del periodo, se non la più apprezzabile, almeno dal punto di vista estetico.
Il periodo intorno alla metà degli anni '80 era molto felice per la Renault, che rimodernò la gamma con prodotti riusciti come la Super5, la R25, l'Espace...
Purtroppo in campo automobilistico le mode passano in fretta e lo stile spigoloso che aveva fatto il successo di questi modelli iniziò ad apparire vetusto e a fare invecchiare di colpo soprattutto la R9 e la R11, sostituite infatti dalla R19 che aveva una carrozzeria tondeggiante e più aerodinamica.
Proprio la R19 fu lo spartiacque tra il vecchio e il nuovo corso Renault, che a partire dalla fine degli anni '80 iniziò un programma di rinnovamento tutto giocato sulle smussature degli spigoli, prima con il restyling di R21, R25 ed Espace, poi con la Clio e Twingo e ancor più con Safrane e Laguna.
#24 | blackboxes66 il 19/05/2013 10:24:42
Una precisazione: la R18 sostituì la 12, e le 9/11 la 14. La 16 continuò ad essere prodotta fino al 1980 circa, ma con vendite al lumicino anche in Francia, schiacciata com'era tra la 18 e la 20.
#25 | Markino il 19/05/2013 10:39:18
Ottimo ripasso sulla galassia Renault anni '70 e '80 evvai
#26 | massimo il 19/05/2013 11:13:47
#25 | Markino il 19/05/2013 09:39:18
Ottimo ripasso sulla galassia Renault anni '70 e '80

Di solito lo chiamiamo in un altro modo...ROTFL
#27 | Caracciolo il 19/05/2013 19:13:57
La R18 era l'erede della R12 solo per l'impostazione a tre volumi della carrozzeria, ma la classe di appartenenza era a metà tra quella della R12 (che era una 1200) e quella della R16 (che era una 1600). Come impostazione di carrozzeria l'erede naturale della R16 doveva essere la R20, ma ebbe qualche successo solo con la TS e la GTD (che erano 2000) mentre la 1600 era bellamente ignorata essendo preferita la R18 con questa cilindrata, cosicchè questa finì per ricoprire il ruolo di berlina media paragonabile alla 131 e all'Audi 80, cosa che assolutamente non era la 12, che era molto utilitaria.
Il segmento di appartenenza della R12 fu realmente colmato dalla R9, che non sostituiva la R14 (la R9 fu progettata nel '77, quando la 14 era appena nata), prodotta fino all'arrivo della R11 nell'83.
Comunque il terreno di discussione è accidentato, perché in Renault avevano l'abitudine di sovrapporre i modelli sia per quanto riguarda i segmenti di appartenenza e sia dal punto di vista temporale. La 6, la 12 e la 16 furono prodotte fino all'80, ma erano tutte ampiamente fuori tempo massimo, e anche la 5 sopravvisse alla Clio per un bel periodo...
#28 | blackboxes66 il 19/05/2013 20:01:11
A parte il fatto che la R12 ha motore 1300 (tralasciando la sportiva e rara Gordini che é 1600), Quattroruote ha sempre considerato la 18 come erede della 12. Mentre la 14, rimasta in produzione dopo l'uscita della 9, ma letteralmente cannibalizzata da essa, é stata sostituita dalla 11 nel 1983.
#29 | Caracciolo il 19/05/2013 20:38:47
Te l'ho detto, è difficile essere d'accordo su questi argomenti, ci sono diversi punti di vista anche perché i confini sono valicabili in più punti. Io faccio fatica a vedere la R18 come sostituta della R12, mi piacerebbe sentire anche il parere di altri utenti.
#30 | blackboxes66 il 19/05/2013 23:44:44
Padronissimo di non essere d'accordo, comunque questo é quello che scriveva la stampa dell'epoca, che usava come fonti le cartelle stampa della Casa.
#31 | gian masini il 29/05/2013 00:15:26
La R 16 venne sostituita dalla R 18, ottima vettura, specie con il 2088 a gasolio. Era iniziata in quegli anni una sorta di riscoperta del 3 volumi, una per tutte l'Audi 80 dei primi anni '80 appunto, che, forte anche del motore a gasolio mututato dalla Golf, fece conoscere il marchio dei 4 anelli anche in Italia. Comunque, tornando a Renault, la R 20 era un posizionamento inferiore rispetto alla 30, per di più a 6 cilindri, e sopra la R18. Chi preferiva il due volumi era accontentato. La R 12, per alcuni aspetti, fu sostituita oltre vent'anni dopo dalla R 19 Chamade e dalla Megane Ia serie. Resto dell'idea che R 11 ed R 9 furono vetture banali, specie per una casa che aveva avuto dei guizzi notevoli come praticità coniugata all'originalità. Ed è chiaro che i riferimenti sono R 4 e R 16. Anche se una fra le Renault a mio avviso più pregevoli da avere in garage, e usare in tutta tranquillità, sia la tutto dietro R 8 Major.
#32 | Total III il 20/01/2015 00:41:56
La Turbo Diesel fece qualche numero anche da noi (ne ricordo addirittura... due, in condizioni indegne, appartenenti a venditori ambulanti). Mi colpivano per la dotazione di serie incredibile: addirittura il tetto apribile elettrico e ben quattro tergifari.
Pare andasse piuttosto bene, anche se i 165 scarsi di velocità massima erano polverizzati dalla compatriota (di ben altro successo) CX TRD Turbo. Smile
#33 | Lory il 10/12/2015 14:51:43
La R30 V6 non è proprio bella, ma è una delle berlina grosse a due volumi netti, meglio era la Rover 2.6/3.5 SD, più moderna dentro e fuori ma meno affidabile come motori...
Io la comprerei una R30 V6 automatica. Qualcuno ce l'ha e la vuol vendere? Lo scriva per favore. Grazie.
#34 | super80 il 21/01/2016 23:54:59
Credo sia in vendita per pezzi di ricambioSad
#35 | Alfa33 il 22/01/2016 15:17:53
Sarebbe un peccato, una rarità come questa non può andare persa; probabilmente sarà difficile da trovare anche in Francia con questa motorizzazione.
#36 | super80 il 22/01/2016 15:25:07
L'avevo vista in giro fino ad un anno fa..ora è inserzionata su autoscout come pezzi di ricambio..non credo ce ne siano due uguali nella mia zona.Sad
#37 | Alfa33 il 22/01/2016 23:53:55
Ho letto l'annuncio, nella descrizione del veicolo il proprietario non si è spiegato proprio bene; direi che considerando la ragionevole cifra richiesta, conviene acquistare la vettura intera.
#38 | Lory il 11/02/2023 20:26:48
Certo intervengo molto tardi…
Questa R30 TX V6 con targa MI di cui scrivete è stata venduta in fine esclusivamente per pezzi di ricambio (li avrà venduti soprattutto in Francia… immagino) e anni fa.
Contattai tramite AutoScout24 il proprietario (erede) tempo addietro il quale mi disse, appunto, che era stata radiata. Peccato!
La cercavo per una questione affettiva; l’ultima auto del nonno materno a cui ero parecchio legato.
Era il 1982 quando “diede dentro” la sua bellissima CX 2400 GTI per una più anonima Renault.
Ero poco più che un ragazzino, mi piacevano (anche adesso) le coupé o le cabrio, ma alla fine la trovavo “affascinante” e grossa con quel V6, quasi come la Rover 2600 S Sd1 del babbo presa l’anno prima.
Due anni fa ho acquistato una Rover 2300 S Sd1 del 1980, bianca con interni in stoffa marrone scuro come i colori di carrozzeria e interni della Rover del babbo, ma questo sei cilindri di 2.3 litri non ha nessunissimo optional, manovelle ai finestrini e tutto sommato un motore leggermente sottodimensionato rispetto al 2.6 litri, ma era l’unica italiana con targa originale (di Milano) trovata dopo anni di ricerche mirate tra il V8 3.5 e il 6 2.6.
Il mio meccanico aveva iniziato a lavorarci e quindi a smontarla, quando d’improvviso trovo su segnalazione di una amica di Pescara una Rover 2600 Sd1 del 1981: unico proprietario, a Chieti, e già targa oro ASI e con 78k km, super accessoriata con tanto di tetto apribile e aria condizionata e ben quattro finestrini elettrici. Colore testa di moro e interni beige.
Dopo due anni (DUE!) di corteggiamento al proprietario che non voleva di fatto venderla, la porto a casa.
Decido con il mio meccanico di fiducia di tenere l’altra bianca per i pezzi di ricambio in futuro visto la concreta difficoltà di recuperarli anche dai siti inglesi e sinceramente un bel po’ mi dispiace perché è di relativamente facile restauro e zero ruggine! Se qualcuno me la chiedesse…
Ritorno all’ammiraglia di Mitterand: tre giorni fa passando per una superstrada che collega Bergamo verso le valli noto con la coda dell’occhio il muso di una R30 su di un piazzale, immediatamente chiamo il mio amico marito della titolare di una concessionaria Renault dove si trovava il “pezzo”.
Stupito mi chiede come cavolo abbia fatto sfrecciando in superstrada a notare la 30TX che era semi-nascosta! ;-D
Sono andato a vederla ieri, ha necessità di essere messa a “nudo” e rifare tutto tranne il motore che comunque necessita una gran dose di messa a punto.
Se la prendo, alla fine avrei due/tre berlinoni fastback simili (la Rover è obiettivamente più bella però) ma il V6 francese l’ho cercato per parecchi anni con finanche una trattativa in Germania e una in Francia che ovviamente non si conclusero (di fatto troppi, troppi km per entrambe).
Le valutazioni di Ruoteclassiche per una R30 TX V6 sono ingiuste, senza cognizione logica (5k euro per una perfetta).
So bene che dovrò spendere di più di quel basso e non valido valore ipotetico, ma so assai altrettanto bene che probabilmente sarebbe l’unica, o quasi, in Italia e con due soli proprietari di cui il primo il titolare di una importante concessionaria Renault della città.
Alla fine, dentro di me e mentre mi “sfogo” scrivendo questo luuuungo pippone, so perfettamente che lunedì il carroatrezzi sarà sul piazzale della concessionaria Renault con destinazione prossimo completo restauro.
#39 | Kanon X il 11/02/2023 23:31:03
Bella testimonianza di passione e ricordo.Wink
#40 | prof il 12/02/2023 09:37:25
Sì, ma salva anche la Rover 2.3.
#41 | Astrale il 12/02/2023 10:41:19
Complimentoni per l'acquisto, quando i lavori sono terminati fai un fischio perché stiamo parlando di macchine che al sottoscritto piacciono davvero tanto..
#42 | Lory il 12/02/2023 11:53:04
Grazie ragazzi! È davvero così: passione e ricordo assieme.
E la salverei ben volentieri e la rivenderei la Rover 2300 se solo avessi la certezza di pezzi di ricambio di questa casa e di quel modello! Sono molto contrariato.
Se solo capissi come cavolo fare a pubblicare le foto che ho sul cellulare di tutte e tre i modelli citati… devo farlo con il pc non con l’IPhone.
#43 | polar il 12/02/2023 20:51:29
Ottimi salvataggi, auto bellissime e ingiustamente neglette...
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