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Chevrolet Impala Sport Coupé

chevroletimpalaiom20130620.jpg
Anno 1958, targhe ZA in formato europeo (IOM).

Data: 16/11/2014
Commenti: 5
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Commenti
#1 | time101cv il 21/06/2013 01:34:06
www.targhenere.net/images/media/2_zps0390fcfd.jpg
(foto "IOM" )
#2 | Markino il 21/06/2013 09:54:32
INFARTO ShockShockShockShockShock
Su questo modello, e sul relativo periodo storico nel mondo dell'automobile americana, ci sarebbe da scrivere un trattato. Vedrò di limitarmi Cool
La 2a metà degli anni '50, sull'onda di un ottimismo dovuto ad un'espansione economica che sembrava potersi estendere all'infinito, conobbe una notevole escalation nelle dimensioni, nella profusione di elementi e sovrastrutture decorative, e nella potenza dei propulsori, oramai in gran parte a 8 cilindri (la persistenza di soli motori a 6 cilindri mise fuori gioco la validissima Hudson "Hornet" già nella prima metà del decennio). Si verificò, in particolare, una crescente estremizzazione dello "styling" (in qualche modo contrapposto al "design" di impronta europea) che condusse ai maggiori eccessi nel biennio 1958-'59 (proprio al 1959 risalgono, a solo titolo di esempio, la Cadillac dalle enormi pinne, la Chevrolet Impala dalla coda "alata", la Dodge Coronet dal frontale grottesco).
Le Chevrolet del 1955-'57 appaiono, oggi come allora, automobili meravigliose e dalle linee piuttosto "pulite", nonostante i colori vivaci e le cromature. La serie del 1958 spostò il tiro, per inserirsi con più decisione nelle tendenze stilistiche in corso: adozione dei doppi fari, dimensioni più generose, aumento dei decori ne sono i caratteri più rappresentativi. In tale quadro si inserì una versione di punta, la "Impala", che dal 1959 si trasformò in una gamma completa di vetture, ma che al principio era qualcosa di più sportivo: una sorta di Muscle Car ante litteram, costruita nelle sole varianti Sport Coupé e Convertible, con una gamma di motori compresa tra il "Blue Flame" da 3,9 lt e due 8 cilindri da 4,6 e 5,7 lt., offerti in diverse configurazioni di potenza e trasmissioni. L'Impala riscosse subito notevole successo, registrando circa 180mila esemplari con preponderanza delle Coupé, e contribuì a mantenere elevate le vendite del marchio Chevrolet in un anno in cui la crescita dell'economia americana si bloccò inaspettatamente, giocando un brutto scherzo ai costruttori di vetture full-size (ne fece le spese, tra altre, la nuova "Edsel", notoriamente bollata come un fiasco, in realtà auto non più pacchiana di altri MY '58, e i cui numeri non furono affatto scarsi in rapporto al contesto).
Per quanto il MY '58 appaia più pesante delle precedenti serie Chevy, è senz'altro una delle mie vetture USA preferite del decennio, ancor più godibile in questa configurazione Impala Sport Coupé, che, ricordiamo, è tra le auto protagoniste del film di George Lucas "American Graffiti" (1973), ambientato nel 1962, testimone di un'irripetibile epoca di spensieratezza e di trionfo dell'American Dream.
#3 | bob91180 il 21/06/2013 10:21:45
Eh eh ... molto comodo il sedile posteriore ...

Viste le dimensioni la preferirei in un colore scuro ...

Mai vista dal vivo , solo quella con coda alata ...
#4 | gio65pi il 21/06/2013 14:00:40
Complimenti a IOM per l'avvistamento di questa splendida vettura e un grazie a Markino di esistere!!!
#5 | Sauro il 30/06/2020 20:01:18
Adoro il 1958 sulle Chevrolet...
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