Incredibile rarità: si direbbe proprio una Wolseley 6/110 degli anni '60. Vettura di fascia alta, come si conveniva al marchio, dall'architettura piuttosto tradizionale, con propulsore 3 litri montato su un corpo vettura basato sul disegno di Piininfarina (non molto dissimile da quello ideato per la Peugeot 404) che, tra il 1959 e la fine degli anni '60, costituì la base per le vetture medie e di lusso del Gruppo BMC, nelle sue varie declinazioni (Austin, Morris, Riley, Vanden Plas, ed appunto Wolseley).
Nota in livrea nera ai cultori di film e telefilm inglesi per essere una delle classiche vetture della polizia londinese dell'epoca.
L'auto, forse importata negli anni '80 dalla Gran Bretagna, come si potrebbe ipotizzare vista la guida a destra, appare piuttosto trascurata: verniciatura opaca, targhette di identificazione asportate, profilo cromato sulla fiancata mancante dello spigolo che si prolunga fino quasi al faro anteriore, con relativo fregio, sono le prime criticità che saltano all'occhio.
Ad essere sincero, le Farina's non mi sono mai piaciute gran che, ma un esemplare simile è senza dubbio di gran pregio.
Altrochè criticità, quella macchina è parcheggiata da anni all'aperto, penso appartenga a un carrozzaio vicino, in una zona periferica, soggetta allo stillicidio continuo di vandali ignoranti della rarità di quell'esemplare.
Mi ricordo la prima volta che la vidi ero con un amico, appassionato, e pensammo vista da dietro con la coda dell'occhio...ecco una 404. Altro scempio comunque di vere rarità d'oltremanica. Peccato.
Bella e rarissima. Peccato sia in stato di semi abbandono; anche nel paese d'origine non devono essere molte le 6/110 sopravvissute, dato che queste berline, al pari di molte altre anche meno nobili, finivano in mano ai "bang racers" cioè a quei disgraziati (altri termini non ne ho) di giovani inglesi che non trovavano nulla di meglio da fare che organizzare gare senza esclusione di colpi. Fra le vetture, ovviamente. Vetture che in molti casi a fine, forse, gara erano da demolire. Il motore a 6 cilindri in linea è il classico Austin che equipaggiava anche le Healey spider e le Austin 2.6, di cui non ricordo il nome. Peccato non avere fotografato l'interno, impagabile come in tutte le auto inglesi di quel periodo. Ford e Vauxhall escluse perché americane.
L'interno nonostante l'incuria e l'attuale proprietario "disattento" è di una stupenda opulenza, pelle e legno pregiato il cruscotto, insomma viaggi affogato nel lusso.
Vettura aristocratica in questa versione e da noi introvabile sicuramente , linea non certo entusiasmante ...
Ricordo che qualche Austin Cambridge 1,8 litri circolava negli anni 60/70 ...
Vi mando la foto dell'interno....muffa e legno con crepe seccato dal sole, volante rivestito con....nastro. La qualità della foto non rende.Peccato veramente
A Genova circolava, ancora negli anni '80 una Morris Oxford II serie, lo stesso modello che ancora viene costruito in India dalla Hindustan con il nome di Ambassador. Mentre ricordo a Genova una Mg Magnette Mk3 (Farina's) bi colore celeste e blu. E una volta vidi anche una Austin Cambridge targa Ge 14....praticamente una gemella della Peugeot 404, anche quella opera di Pininfarina. Lo stemma Wolseley sulla calandra si illumina all'accnesione fari.
A chi potesse interessare è in vendita, in Olanda, a 7500 euro trattabili, la versione Austin, chiamata Westminster. Quindi motore a 6 cilindri in linea da 2,6 cc., freni a disco solo all'avantreno, e già potremmo parlare di hi tech, tetto apribile Webasto, un'autentica chicca, bi colore rosso amaranto su corpo grigio. Cambio a cloche. Se potessi farei questa pazzia, ma ora proprio non posso. <meno aristocratica della Wolseley di questo avvistamento e con guida a sinistra.
Spettacolare, merita attenzioni molto maggiori. Mi incuriosiscono queste rarissime berline inglesi, gli interni sono salotti eleganti, la giusta atmosfera non manca.
L'ho avvistata anch'io la scorsa settimana e non mi vergogno a dire che non l'avevo mai sentita nominare. Di sfuggita, transitando per la via laterale e scorgendo il muso, l'ho scambiata per una Ponton; poi il posteriore mi ha fatto pensare a una Rover; e, infine, fotografandola, ho visto il marchio...e mi sono ammutolito. Spero che prima o poi arrivi il ripristino: anche solo la rarità lo varrebbe tutto.
Ora che sono disponibili nuove viste, si può dire che è abbastanza malridotta, e sembra anche in quel punto da parecchio.
Se non si fa avanti rapidamente qualche appassionato - dura trovarne uno italiano di vetture così particolari, e pronto a spendere - non è difficile prevedere come andrà a finire. Qui sarebbe davvero auspicabile l'intervento di uno straniero, magari britannico, che saprebbe certamente apprezzare un modello da noi conosciuto solo da un cerchia molto ristretta.
(foto "miura61" )