Bella, anche se bianca, targa originale dell'epoca, anche se si dovesse trattare di un cambio provincia all'epoca obbligatorio. Vettura azzeccata, non bella coma la classicissima coupé, ma merita assolutamente un posto nel garage dell'appassionato. Vuoi per lo stile e il prestigio del marchio meneghino, vuoi per la meccanica sofisticata e di affidabilità straordinaria, non ultimo perché è una classica usabile senza problemi. E la sua qualità costruttiva gratifica chi la possiede. Offrire all'A.D. Marchionne e ai fratelli Elkann un poster di quanto veniva fatto in Italia, non tanto tempo fa. E che è stato distrutto.

Stando al sito "Targhe italiane", l'immatricolazione potrebbe essere avvenuta entro i primi mesi del 1967. Quindi si tratterebbe di una Zagato 1300, o addirittura 1200. Non mi tornano i cerchi, che associo alla successiva 1300 S, mentre non riesco a decifrare la parte finale della targhetta di identificazione (1,3 ?).
Che ne dici Vincenzo ?
In ogni caso splendida, ed anticonvenzionale come ogni creatura del grande carrozziere milanese.

I cerchi, in ogni caso, sono sbagliati: sono quelli a spicchi delle "Montecarlo", quindi sono state modificate anche le flange sul mozzo ruota a causa del fissaggio a colonnette, anziché a dadi su prigionieri. La sigla finale è sicuramente 1,3, la sigla 1,2 non è mai esistita. Questo modello ha debuttato al salone di Ginevra del 1967, solo l'anno successivo venne presentata la 1,3 S che si riconosceva solo per le scritte e le calotte ruota uguali a quelle delle coupé Rallye 1,3 S. Non vedo il fanale di retromarcia sotto il paraurti destro e non capisco perché manchi lo specchio sul parafango.

Dalla targa risulta immatricolata il 10/05/67 cilindrata 1298.