#3 | S4 il 21/09/2013 10:40:58
Per il gaudio di Total una bella rarità!
Gaudio? Diciamo piuttosto TRIPUDIO!
La introvabile X3, versione sportiv(eggiante) della media Citroen durata solo un anno (dall'estate '78 all'estate '79) quando venne sostituita dalla nuova gamma GSA, che di questa X3 riprendeva il motore 1299 cm3 da 65 cavalli.
Per quanto la X3 coi suoi "oltre 160" non fosse niente per cui la Golf GTI dovesse impensierirsi, era comunque molto scattante, oltre che ben frenata e con la famosa tenuta di strada magnetica tipica di tutte le idropneumatiche Citroen (in questa versione le "bocce" erano tarate comprensibilmente in maniera più rigida).
Certo, il cambio a quattro marce non favoriva le medie di percorrenza e i consumi risultavano ancora più alti che nella precedente X2 da 1220 cm3.
Andò molto meglio con la quinta marcia di serie che arrivò proprio nella GSA X3.
Questo esemplare, nel classico Rouge Geranium, è in condizioni di conservazione visibilmente originalissime, sicuramente in questi trenta - e passa - anni il garage è stato tanto. Mancano solo i fari di profondità gialli Cibie, che erano di serie.
Optional molto apprezzato la veneziana posteriore, che le dona un tocco sportivo - tamarro tipicamente seventy che non sta a mio giudizio affatto male.
Spero che le condizioni interne siano pari a quelle esterne: il tessuto dei sedili (un misto similpelle - tessuto jersey dal vistosissimo disegno a zig zag, una roba da mal di mare!) era specifico per questa versione, di tonalità blu o marrone a seconda del colore della carrozzeria, e oggi assolutamente irreperibile.
Ma globalmente a quanto vedo si tratta di uno di quegli esemplari che capitano una volta nella vita.
Il "Pessimo" che qualcuno ha votato, mi auguro sia a causa di uno spasmo muscolare al dito indice o di un colpo di sole settembrino.
#4 | bob91180 il 21/09/2013 12:57:24
Goffo tentativo di rendere sportiva un'auto molto elegante ...
Beh, "goffo" un par de cotiche, se permetti.
La filante linea a due volumi era quanto di più moderno si concepisse all'epoca, e in ogni caso la Citroen ci andò con mano piuttosto leggera nel delineare il look di un modello che, più che sportivo, mirava ad essere "giovanile".
La prima GS X2 fu il primo esempio in Europa (il primissimo era, come noto, la Alfasud TI) di media di intonazione sportiva. Fari supplementari, tinte sgargianti, sedili e strumentazione sportivi, qualche cavallo in più.
I paraurti neri e lo spoiler arrivarono successivamente secondo la moda del tempo.
Certamente bizzarra secondo molti punti di vista, la stessa concezione Citroeniana dell'automobile cozzava con l'idea comune di sportività, ci vorranno ancora anni perché il connubio idropneumatica - prestazioni si perfezioni in autentici gioielli come la BX GTI 16V da 220 all'ora.
Urca che colpo!!!! Già una normale GS è una mosca bianca(per lo meno per l'umilissimo parere personale, dato che almeno io non ne vedo una da almeno 15 anni e l'ultima che ho visto era una GSA dell'81 circa), figuriamoci una ultrararissima X3!!!
Ma poi goffo di che? Anzi, io credo che le GS X siano un ottimo connubio tra eleganza e sportività, il che diceva davvero molto di come la Citroen sapesse fare degli ibridi(diciamo così)davvero riusciti. Tra l'altro la Citroen collaborò con la Maserati per dare origine alla SM, un auto spettacolare sotto tutti i punti di vista, sia meccanici che di design.
Mi piace davvero molto questa qui....
Grandissimo pezzo.
Un amico a Savona ne ha una identica chiusa da una decina d'anni in un box.
L'unica GS (meno "A" ) "milletrè" prodotta per un solo anno-modello il 1979. Grandissimo avvistamento.
Questo avvistamento è per me spettacolare!!! Mio padre aveva comprato usata nel 1980 una X2 del 1978,differiva dalla X3 per il propulsore di 1220 cc con 56 cv,per le borchie nere su fondo grigio,per l'interno nero con rivestimento fantasia bianco/nero e per la mancanza dei profili in plastica laterali che però la Citroen di via Gattamelata a Milano montava gratuitamente.E' un 'auto che mi è rimasta nel cuore...se permettete e non voglio risultare antipatico per questo,un unico appunto alla disquisizione del competente Total,i fari di profondità come ha detto esattamente con la copertura in plastica con il logo Cibie per l'Italia non erano gialli ma bianchi sia per la X2 che per la X3. Altra differenza sottile della X2 rispetto alla X3 era che gli indicatori di direzione con la parte per le posizioni erano sulla prima con plastica completamente arancione.
ciao Aaton...no so se scherzi;-) comunque il fatto strano era che sotto la plastica arancione della X2 rimaneva lo spazio per la luce di posizione come sulla X3...ma senza lampadina,con posizione invece integrata nel gruppo ottico principale.
No non scherzo assolutamente! Ho letto che la modifica alle luci di posizione su GS e CX durò pochissimo, e che le plastiche tutte arancio sono ormai introvabili!
Si era già parlato del balletto delle luci della GS, ad ogni modo il riassunto è questo: in Italia il fanalino "tutto bianco" durò dal 1970 al 1976, però la luce di posizione, invece di essere allocata nella parte esterna piccola del fanalino, era accorpata all'indicatore di direzione mediante una lampadina a doppio filamento (tipo Fiat 500 per intenderci).
Ignoro la ragione: era così anche su CX e SM. Probabilmente qualche norma cretina del codice di allora.
Nel 1976, mentre in Francia continua ad essere adottato il tipo tutto bianco, in Italia il fanalino diventa completamente arancio, e la luce di posizione trasloca sul gruppo ottico principale.
Contemporaneamente la stessa soluzione venne adottata sulla CX.
Nel 1979, sia per GS che per CX, viene adottato in Francia il fanalino sdoppiato (interno arancio ed esterno bianco), adottato finalmente senza modifiche anche in Italia, e ponendo fine ad una raffica di cambiamenti che oggi rendono assai felici i restauratori de noantri.
Risposta: non si può. Caratteristica della veneziana era quella di racimolare tutta la sozzura presente nel raggio di tre chilometri. Per pulire bene il lunotto occorreva smontarla.
(foto "lucadige" )