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Mercedes 190 SL

mercedes190slbue20131205.jpg
Anno n.c., targhe alfanumeriche del 1994 (BUE).

Data: 06/12/2013
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1172
Commenti
#1 | bob91180 il 06/12/2013 11:12:11
Costruita dal '55 al '63 , circa 25.000 pezzi , protagonista della dolce vita romana , affidabile e di sostanza , motore 2litri con 100cv , massa 12quintali
Esemplare impeccabile in classica livrea avorio , capottina in sonneland molto raffinata ...
#2 | bayerische il 06/12/2013 14:39:35
Vettura pretenziosa,è una delle Mercedes che mi entusiasma di meno
#3 | Markino il 06/12/2013 21:33:52
Esemplare molto gradevole; la capote amaranto si sposa a pennello con la tonalità avorio, seppur non abbia la certezza che sia davvero corretta. Prestazioni brillanti, anche se non certo al livello delle coeve Alfa Romeo 1900, e notevole affidabilità in stile Mercedes, che la rende oggi molto gradita nelle gare di regolarità più blasonate; linea ispirata alla 300 SL, che spicca per la larghezza, la cui percezione è accentuata dalle bombature e dai pronunciati "baffi" sui parafanghi, e per la ridotta altezza da terra.
Una delle non poche vetture la cui produzione in serie fu suggerita o propugnata dal celebre Max Hoffmann, importatore negli Stati Uniti di numerosi marchi di lusso, alla cui intuizione si dovette anche la nostra Giulietta Spider. All'epoca, la produzione americana di grande serie era molto carente nel settore delle vetture aperte con impostazione più o meno sportiva, potendo annoverare solo la Chevrolet Corvette, che all'inizio (1953-'54) si rivelò un fiasco, e la Ford Thunderbird, presentata solo nel 1955, proprio nello stesso anno della 190 SL. Il vorace appetito degli automobilisti americani per questa tipologia di vetture veniva soddisfatto tramite l'importazione delle roadster europee, alcune delle quali, a cominciare dalle MG TC, TD e TF, erano in realtà più adatte a godere ad andatura turistica il sole della California che a sfoggiare qualche ambizione sportiva. La domanda briosa giustificava le iniziative e le sollecitazioni di Hoffman, alle quali le case costruttrici dettero il massimo rilievo ben conoscendone il fiuto, tanto da spingersi a produrre in serie e offrire poi su ogni piazza le macchine nate dalle sue intuizioni, che, peraltro, trovavano puntualmente buon riscontro presso il mercato americano. La disponibilità negli Stati Uniti di numerose 190 SL ha alimentato negli ultimi due decenni un intenso "buy-back" dall'Europa, spesso riguardante unità disastrate e successivamente ricondotte all'eccellenza con costosi restauri, copione al quale potrebbe essere riconducibile l'esemplare in foto.
#4 | bayerische il 07/12/2013 20:04:45
Prestazioni brillanti? Hai mai provato a farci un giro?
#5 | Markino il 07/12/2013 20:23:31
Prestazioni brillanti? Hai mai provato a farci un giro?

Eccoci "n'atra vota" a dibattere di prestazioni in termini assoluti e relativi. Non credo sia necessario aver guidato tutti i modelli di auto presenti su Targhe Nere per vedersi riconosciuto il diritto di esprimere un giudizio. Ti ricordo che stiamo parlando di una macchina presentata quasi 60 anni fa, quando le vetture che, come questa, raggiungevano i 170 km/h, erano pochine, anche con cilindrate superiori ai suoi 2 litri, a meno di non scomodare le sportive purosangue. Categoria alla quale la 190 SL, volutamente, non apparteneva, seppur discendesse in qualche modo da una vettura del calibro della 300 SL. Stesso discorso per le doti di ripresa e accelerazione, che bisogna oltretutto leggere tenendo anche conto del peso non proprio contenuto.
Il paragone che ho abbozzato con le coeve Alfa Romeo porta inoltre con sé la precisazione, evidente per chiunque abbia l'accortezza di soppesarla, che stiamo parlando di prestazioni buone in assoluto per l'epoca, ma non eccellenti.
Per tornare alla tua critica, mi è perlomeno capitato di vedere partire o sfrecciare diversi esemplari di 190 SL in occasione di numerose gare di regolarità, e non mi è sembrata esattamente un chiodo.
#6 | bayerische il 07/12/2013 21:46:10
Francamente non conosco altro modo per formarsi delle opinioni sulle automobili se non quello di provarle su strada,si può fare provandole su wikipedia?Riguardo la 190 è chiaro che la mia considerazione nasce dal confronto con le sue rivali dell'epoca e non con una slk dei giorni nostri che, per inciso, senza rimpianto non conosco.Tornando alla fine degli anni 50 possiamo riconoscere alla 190 un ottima comodità dovuta ad uno sterzo piuttosto morbido e privo di atriti,buoni freni buon molleggio ma assolutamente prestazioni non eccelse non solo nei confronti delle concorrenti dirette (1900 Aurelia inglesi varie) ma anche rispetto a vetture di classe inferiore vedi Giulietta o fiat 1500S.
#7 | IL BUE il 08/12/2013 17:18:44
Personalmente, specie su una vettura d'epoca, trovo che fare confronti in termini di prestazioni sia assolutamente privo di senso alcuno. L'unica cosa che ha senso è disquisire sulla raffinatezza delle soluzioni tecniche, cosa che non ha nulla in comune col parlare di velocità, scatto e ripresa.
#8 | bayerische il 08/12/2013 21:05:46
Eppure le prestazioni sono una componente imprescindibile nella valutazione di una vettura od addirittura di un marchio oggi come ieri, cosa sarebbero state la Ferrari o le Alfa se avessero prodotto vetture meno "vigorose" della concorrenza?
E poi ,anche se questo è un altro discorso, per chi usa le proprie storiche con una certa assiduità un po' di spinta fa sempre piacere...
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