Ho avuto modo di litigare qualche volta col cambio della Mini: ha un'assurda sincronizzazione a X, per cui se non inserisci le marce esattamente come vuole lui, non entrano neanche se invochi la discesa della volta celeste!

Anch'io, avendo avuto modo di guidare la ex-Mayfair di mio cugino, ho lottato con uno dei cambi più irritanti del '900 automobilistico.
Non tutte le Mini però erano così: la serie Export della Innocenti (probabilmente la migliore Mini mai costruita, nel complesso) aveva un cambio completamente rinnovato che risultava addirittura piacevole.
Bella questa HLE tutta originale, compresi gli interni e il badge nel baule "Made in Britain".
Nel 1982 con la costituzione dell'Austin Rover Group, in sostanza il nome Leyland spariva senza particolari rimpianti.
Anche se il logo ad elica, ben evidente nei coprimozzi, continuava a testimoniare il poco glorioso passato.

Credo che piuttosto che un difetto intrinseco la scarsa manovrabilità del cambio dipenda dalla esigua quantità di mini circolanti col cambio in ordine,se tutto è a posto le marce si inseriscono senza difficoltà nonostante la famigerata sincronizzazione a X

Non credo sia il caso dell'esemplare che guidai io: E' di un mio carissimo amico, meccanico, appassionato di Mini, che esegue scrupolosamente i tagliandi e sistema ogni minima virgola fuori posto. Non attacca: è il cambio di default ad essere difettoso, non le condizioni degli esemplari. Vorrei sentire anche l'opinione del buon Total.

Beh, la mia esperienza diretta è limitata a due modelli comunque piuttosto differenti come epoca di produzione (una Mayfair 998 cm3 del 1985 e una British Open Classic 1.3i di metà anni novanta). In tutti e due i casi, ma soprattutto nella fattispecie della Mayfair, gli innesti erano molto contrastati, soprattutto nel passaggio seconda/terza e terza/seconda.
Inoltre nonostante la prima sincronizzata (almeno così doveva essere), pretendere di inserire la prima col veicolo in marcia significava lottare contro potenti forze oscure.
Come chilometraggio, sono certo che la British fosse attorno ai 50.000 km mentre la Mayfair aveva qualcosa di più, ma sempre sotto i 100.000. Mi stupì non poco notare che il cambio della mia 500, dai chilometri indefiniti e non tutti eseguiti a regola d'arte, risultasse molto più dolce e trattabile negli innesti.

In quanto al cambio modificato della Innocenti Export di cui accennavo, ho rinvenuto un utile documento in rete:


http://www.redand...%20(0).jpg


Vale infine la pena di ricordare che la manovrabilità del cambio era fra i punti critici più volte rimarcati da Quattroruote (vedasi ad esempio la prova del 1982 della serie E - HLE). Nonostante questi difetti di gioventù mai veramente risolti, viva la Mini sempre.

Porto la mia modesta testimonianza in quanto "fruitore" di più Mini (tutte Innocenti) compresa una Cooper Export, l'ultima in ordine cronologico.
In tutta onestà, devo dire che non ho mai incontrato nessun genere di problema col cambio di ciascuna di esse; quello che mi ha lasciato il miglior ricordo in termini di manovrabilità però è sicuramente quello della Cooper Mk2, una vera spada, velocissimo e molto preciso.
Confermo l'impossibilità di inserire la prima in tutte le Mini che ho guidato, manovra eseguibile solo a vettura ferma.

Nella mia Mayfair del 92 il cambio è agevole in compenso non funziona quasi tutto il resto..... Buon Natale a tutti

Se così è, è molto a suo agio anche sul bagnato .
Aggiungo a tal proposito una vista dinamica...

Danneggiata all'anteriore. La targa è stata collocata dietro al parabrezza.