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Alfa Romeo Giulietta Spider

giuliettaspidermarlon20140215.jpg
Anno 1959, targhe europee del 2002 rifatte nere (Marlon).

Data: 16/02/2014
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Commenti
#1 | Markino il 16/02/2014 10:54:57
L'azzeccata prospettiva di questa nitida immagine rende evidente la stretta derivazione stilistica della Giulietta Spider dall'Aurelia B24, sulle cui forme Pininfarina plasmò i prototipi (almeno uno dei quali tuttora esistente in perfetto stato) con cui partecipare al concorso indetto dall'Alfa Romeo per soddisfare l'ordine espresso "al buio" da Max Hoffman, il famoso importatore di vetture di lusso e sportive negli Stati Uniti, dotato di un fiuto per il mercato che gli consentì di suggerire ai costruttori diversi modelli di successo. Impostata originariamente con parabrezza panoramico, alla stregua della prima B24 "Spider", nella messa a punto verso l'edizione definitiva beneficiò delle correzioni apportate alla cugina maggiore, ridisegnata con paraurti unificato e parabrezza convenzionale per la serie 1956 (B24 "Convertibile" ), sul presupposto che un modello di tal sorta avrebbe goduto di un notevole potenziale di attrattiva anche sui mercati europei, sulla scia della eco già suscitata dal lancio della Sprint (1954) e poi della Berlina. Come fu nella realtà.
Lo sfavillante esemplare postato, data l'assenza delle gemme catarifrangenti sotto i gruppi ottici e visto l'anno dichiarato, potrebbe essere uno degli ultimi appartenenti alla prima serie a "passo corto"; i fanalini posteriori a tre funzionalità (di cui la retro incolore attiva, credo, solo con luci accese) sembrano coerenti, ma il catarifrangente curiosamente applicatovi produce un effetto assai buffo.
Ottima la fattura della targa, che potrebbe ingannare per qualche secondo anche l'occhio smaliziato. Invertendo le lettere visibili, mi viene in mente qualche scena di un film dei tardi anni '80 assai trascurabile (nonostante la presenza di un grande come Giancarlo Giannini), Snack Bar Budapest, dove appunto una Giulietta Spider rossa, al pari degli altri veicoli vintage, sfoggia le targhe nere con provincia "TB", in compiaciuta e grottesca autocitazione del suo birichino regista veneziano Pfft
#2 | PrinceMax il 16/02/2014 14:50:05
Snack Bar Budapest, dove appunto una Giulietta Spider rossa, al pari degli altri veicoli vintage, sfoggia le targhe nere con provincia "TB", in compiaciuta e grottesca autocitazione del suo birichino regista veneziano

Grin Grin Grin
Che risata che mi hai fatto fare!
Al di là di questa graditissima citazione cinematografica, trovo questo un avvistamento veramente notevole, in primis per la bellezza intrinsenca di quest'auto ed in secundis per lo stato di conservazione che oserei definire eccellente. Se è nella stessa bisarca della 600 targata Varese, temo dai commenti che ho letto che anche questa Giulietta presto abbandonerà il nostro paese. Sad
Per restare in ambito cinematografico, nei primi anni '60, in un'epoca in cui la passione motoristica era solitamente di totale competenza maschile, fece scalpore la dichiarata e sfegatata passione che una delle attrici all'epoca più in voga, Mara Berni, capostipite delle maggiorate, aveva per le auto del biscione. Possedeva una Giulietta Spider tale e quale a questa immortalata da Marlon e, a quanto è dato a sapere, amava premere bene sull'acceleratore. Non a caso, infatti, in una celebre scena del film "Il moralista", del 1959, (nel quale interpreta un'attricetta di dubbia moralità), fa impallidire il povero (ed ormai attempato) Vittorio De Sica sfrecciando su di una MG A, tanto che l'attore sorano, in un nemmeno tanto velato tentativo di avance, le dice "io preferisco provare..... altre emozioni!". Pfft Grin
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