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Alfa Romeo Giulietta 1.8

giuliettaiom20140216.jpg
Anno 1983 (IOM).

Data: 17/02/2014
Commenti: 19
Visualizzazioni: 2945
Commenti
#1 | Markino il 17/02/2014 09:46:38
Esemplare ben conservato, ho solo dubbi sui cerchi, che, se recano la coppetta centrale nera, potrebbero rivenire dalla serie '82.
Colore infelice, adottato anche sulle prime 33 1,3; l'insieme guadagnerebbe con quattro millerighe.
Ottimo scatto dinamico, suggestivo e adeguato alla vettura.
#2 | Total III il 17/02/2014 14:30:28
Il mio vecchio oggetto del desiderio, la 1.8 ultima serie, che con qualche ritocco diventava una vettura quasi di rappresentanza rispetto alla 1.6. Il volante "finto legno" al tempo era già piuttosto anacronistico (cosa curiosa per un modello che nel 1977 aveva fatto bandiera della assenza di legno e metallo cromato, scontentando molti clienti tradizionalisti) e inoltre bisognava tenerlo coi guanti data la tendenza a diventare scivoloso. Però era bello, specie con i rivestimenti beige, ed era fatto davvero bene.
Una tinta più scura farebbe risaltare le cromature e la finezza dei paraurti grigio chiaro. Non tutti al tempo li apprezzarono, e allora vai di bomboletta nero opaco. Pfft
Negli esemplari dell'ultimo anno di produzione divennero più scuri, ma a quel punto la scena si era già spostata sulla 75.
#3 | bob91180 il 17/02/2014 14:32:45
Esemplare ben conservato , accostamento colori int/est interessante ...
#4 | IL BUE il 17/02/2014 16:21:19
In realtà non si capisce bene se la coppetta centrale sia effettivamente nera o quella corretta grigia.
La sto rivalutando tantissimo sia al cospetto della precedente serie'81 (la versione 1.8 era stupenda), sia rispetto alla più dimessa esteticamente ma notevolmente più performante su strada 75
#5 | IOM il 17/02/2014 17:06:51
Total, ho letto quando scrivi sui paraurti, io avevo una Giulietta 2.0 del 1984, i paraurti erano rossi (vedi foto) erano giusti?

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#6 | 1600 GT il 17/02/2014 17:39:24
Ultima serie, motore 1.8, colore marrone: come vorrei averne una!!! Elegante e sportiva, nonché molto ben accessoriata. Stupenda.
#7 | Total III il 17/02/2014 17:44:32
Giustissimi. La 2.0 ultima serie era una vettura particolare, coi paraurti in tinta (da pischello li avrei voluti proprio così), il volante in pelle e i sedili in panno con la scritta Alfa Romeo sullo schienale. Introdotta quasi a fine carriera, non ne fecero tantissime.
Nonostante la sua particolarità, ho sempre preferito il look classico della 1.8. Probabilmente la serie da cercare sarebbe il "modello 1982", una seconda serie con vetri elettrici, chiusura centralizzata, quinta di riposo e altri piccoli aggiornamenti che anticipavano la terza serie.
Però esteticamente non mi ha mai convinto del tutto, i fari supplementari mi hanno sempre dato una impressione di posticcio, e rovinavano la pulizia formale della linea, non ancora invasa dalla plastica della terza serie.
Che dal canto suo aveva dei paraurti più belli e importanti, lo scenografico check control (seppur funzionante quando voleva) ma perdeva la plancia di plastica morbida e lo specchietto elettrico.
Nonostante queste piccole pecche, continuo a sognarmela la notte. Smile
La 75 invece non mi ha mai convinto appieno. Nelle versioni minori ha un'aria poco definita, un po' triste, e certi particolari un po' forzati, volendo essere "moderni a tutti i costi", vedi i copriruota a disco e il freno a mano a maniglione. Certo il miglioramento delle prestazioni e dei consumi era sensibile, grazie anche alla incredibile capacità dei tecnici di Arese di fare le proverbiali nozze coi fichi secchi.
In controtendenza col comune sentire dell'alfista medio, preferirò sempre la Giulietta, un tempo "l'Alfa" per eccellenza, oggi quasi cenerentola del collezionismo biscionico, per le ragioni che tempo fa furono ottimamente elencate da Markino.
#8 | IOM il 17/02/2014 17:54:25
Complimenti, sei un vero esperto di Alfa Romeo (e non solo mi pare...) io invece di Alfa purtroppo ci capisco poco o nulla, mea culpa, ricordo però bene quanto fosse divertente quel motore 2.0 ecco una foto degli interni visto che li hai citati!

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#9 | deltago92 il 17/02/2014 22:18:21
Andrò controcorrente, ma il quadro strumenti della Giulietta non mi va giù, sembra piazzato li in fretta, mi ricorda una radio portatile (della Philips? ) che aveva mio nonno. Avrebbero potuto "armonizzarlo " meglio. In tempi recenti, l'effetto simile lo si può vedere sulla Fiat Seicento, dove la plancia è peggiorata rispetto alla precedente Cinquecento. La Giulietta rimane comunque secondo me un'auto molto bella, anche se purtroppo spesso vive al'ombra di Alfetta e 75.
#10 | Total III il 17/02/2014 22:39:55
No, non vai controcorrente, anzi, credo che tutti abbiano fatto caso al contrasto fra un quadro strumenti bello e ben fornito e una plancia tutto sommato quasi spartana e dal disegno fin troppo semplificato. Inoltre passati i 130 orari il cruscotto tendeva a vibrare oltre il tollerabile, sarebbe stato interessante prevedere la possibilità di renderlo solidale col volante in modo da poterlo regolare con esso, caratteristica peraltro della prima 33.

Complimenti, sei un vero esperto di Alfa Romeo (e non solo mi pare...) io invece di Alfa purtroppo ci capisco poco o nulla, mea culpa, ricordo però bene quanto fosse divertente quel motore 2.0


Beh, fra Mini Cooper "serie 300" e Giulietta 2.0 "serie '85" hai avuto delle chicche mica da ridere, praticamente due dei rari capisaldi non-Citroen (c'è anche uno spazio per la Beta Montecarlo) del mio garage ideale. I miei complimenti. Smile
Quando mio padre comprò la Giulietta (usata ma con pochi km, nel 1987) era ancora una vettura attuale e lo sarebbe rimasta per ancora molto tempo. Nemmeno al vecchio piaceva la 75, per quanto certamente più attuale.
#11 | Quadrifoglio il 17/02/2014 23:18:44
La serie più bella della Giulietta in tutte le sue varianti! Particolare il colore!
#12 | Total III il 17/02/2014 23:19:25
Visto che l'argomento è "caldo" volevo condividere coi targheneristi una mia recente scoperta: la Giulietta Executive sudafricana, una specie di Quadrifoglio Oro "apocrifa".

Non sono in molti a ricordare che l'Alfa ebbe un passato glorioso nello stato sudafricano, che produceva da se i modelli destinati al mercato interno.
Come spesso succede, la gamma divenne a se stante, con la creazione di modelli mai visti in Europa (due su tutti, la tremendamente bellissima GTV6 3.0 e la Alfetta 159 Turbo).
La Giulietta fu un modello fortunatissimo, ambito e di successo come una Golf GTI dei nostri tempi. Anche nel caso della media di Arese non mancarono le versioni speciali, come questa 2.0 Turbo su base TI seconda serie:

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che, a fronte di una potenza assurda (190 cavalli, 20 in più della già potentissima Turbodelta) manteneva sospensioni, freni e cambio delle bersioni normali, tradendo l'artigianalità del progetto (ai più non sfuggirà la sostanziale identicità rispetto ai prototipi ufficiali della Turbodelta, su base appunto TI seconda serie).
Insomma, un cannone caricato al napalm su quattro ruote.

Si diceva della "Executive". Questo era un pacchetto piuttosto ricco (vernice metallizzata, quattro vetri elettrici, doppi specchi elettrici, interni sportivi in velluto, cerchi in lega a cinque fori come sulle GTV6) disponibile coi motori da 1,8 e 2 litri:
I vetri erano azzurrati e i paraurti verniciati in antracite, demolendo un topos della Giulietta europea:

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Notare l'interno, con il cruscotto terza serie adattato alla plancia "vecchia". In Alfa non ritennero necessario riprogettare la plancia anche per il mercato sudafricano.
Bellissimi i sedili in velluto e pelle con poggiatesta forati con reticella, come sulla Turbodelta europea:

www.alfabb.com/bb/forums/attachments/alfetta-gtv6-1972-1986/197303d1293696532-what-happened-all-116-giuliettas-000_0950.jpg

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Ma la chicca fra le chicche era questa: l'adozione della plafoniera "aeronautica" croce e delizia della Alfetta Quadrifoglio, nonché della Alfa 90:

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Nei pochi siti che ne parlano, la Giulietta è definita "the last Hoorah" dell'Alfa Romeo in Sudafrica. Dopodiché è stato un lento e inesorabile sprofondare sotto il peso di modelli tutt'altro che azzeccati, sarà pur vero che tutto il mondo è paese...
#13 | Markino il 17/02/2014 23:36:54
Che gran commento hai tirato fuori Total...il filone delle Alfa sudafricane sbavv
Le poche pagine dedicate a quella gamma sui miei TAM (Tutte le auto del mondo) della prima metà degli anni '80 erano persino più libidinose di quelle "italiane", con l'evidenza di allestimenti lussuosi e sportivi talmente azzeccati - le Giuliette mi colpivano in modo particolare - che non mi sembrava vero non trovarne riscontro nell'offerta per i mercati nostrani.
I numeri di produzione dovevano essere nell'ordine di qualche migliaio di unità annue per l'intera gamma; mi sono sempre domandato quante ne siano sopravvissute, dando per scontato che in Sudafrica possa esistere una qualche forma di collezionismo per auto storiche.
#14 | Total III il 18/02/2014 00:15:35
Le poche pagine dedicate a quella gamma sui miei TAM della prima metà degli anni '80 erano persino più libidinose di quelle "italiane", con l'evidenza di allestimenti lussuosi e sportivi talmente azzeccati - le Giuliette mi colpivano in modo particolare - che non mi sembrava vero non trovarne riscontro nell'offerta per i mercati nostrani.


Tanto concordo che avrei potuto scriverlo io. Grin Correva l'anno 1988 e facevo la terza elementare quando entrò in casa un TAM (prestito di un collega di mio padre, che voleva farmi gioire e ci riuscì oltremisura) del 1985.
La Giulietta di famiglia era "fresca" e mi fiondai senza indugio alcuno sulla parte dedicata alle Alfa Romeo, scoprendo un mondo di versioni che ignoravo totalmente.

Innanzitutto, la "Export GTA" :una Alfasud terza serie con motore da 105 cavalli (e 180 all'ora) affiancata da una 33 (due allestimenti, Silver e Gold) con motore curiosamente meno potente, 95 cavalli.

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Si passa alla Giulietta e sono laghi di saliva: tre versioni, tutte due litri, allestimenti TI, Silver e Gold. Il Gold pare simile al nostro 1.8 "Lusso" con cerchi in lega specifici.
Orgasmo multiplo alla vista della Turbo, ancora allestita sulla serie precedente, con uno spoiler che avrei desiderato comparisse sulla coda della Giulietta di casa, per anni e anni.

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Gli stessi cerchi erano montati sulla 159i Quadrifoglio, alias Alfetta Quadrifoglio Oro, per il resto del tutto simile alla versione nostrana.
Presente anche la Sprint, chiamata 105 Sprint MKIII (notare lo stesso paracoppa a gabbia della berlina da cui derivava) mentre la GTV curiosamente non cambiava nome né allestimento:

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E infine lei, la leggendaria GTV6 tre litri.
Ogni aggettivo davanti a questa bestia è superfluo: 186 cavalli per oltre 225 all'ora, presa d'aria Naca sul cofano, per ogni GTVista un sogno impossibile. Venne creata per le gare turismo sudafricane, che erano praticamente monomarca:

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I numeri di produzione dovevano essere nell'ordine di qualche migliaio di unità annue per l'intera gamma; mi sono sempre domandato quante ne siano sopravvissute, dando per scontato che in Sudafrica possa esistere una qualche forma di collezionismo per auto storiche.


Credo di sì: la locale community alfista è molto vitale ed appassionata e ho trovato diversi forum. Questo è dedicato proprio alla Giulietta e alla sua sparizione dalle strade nonostante "le decine di migliaia di esemplari venduti".
D'altra parte non è che da noi la situazione sia tanto diversa....


http://www.alfabb...ettas.html


Wink
#15 | Markino il 18/02/2014 00:26:28
TAM del 1985

Mille grazie Antò, postandone le pagine mi hai evitato la fatica di ruotare la sedia-ufficio e prelevare la copia archiviata nella mia libreria historical cars-only Grin
#16 | Total III il 18/02/2014 00:33:03
Figurati, le avevo a portata di mouse nell'immenso e disordinatissimo archivio multimediale. Grin negli anni futuri provvederò anch'io ad una libreria dedicata e soprattutto ad una sedia girevole. sbavv
#17 | IL BUE il 18/02/2014 01:05:13
Personalmente, qualsiasi Alfa dotata di bialbero, due carburatori e trazione dietro merita a prescindere dalla carrozzeria e la posizione del cambio... Tuttavia devo dire che le preferenze per Alfetta e 75 a discapito di Giulietta e le Alfetta degli anni'80 (invece per la 90 c'è una mania tutta particolare data dalla rarità intrinseca del modello) sono soprattutto motivate dalla maggiore cattiveria, considerata più consona ad un'Alfa Doc. Almeno a sentire i malati (e dio mio quanti ce ne sono... recentemente ho addirittura scoperto che la 75 1.6 seconda serie è da evitare perchè, per un diverso disegno dei pistoni, è meno cattiva della prima serie...)
#18 | Total III il 18/02/2014 04:13:29
Questa non la sapevo, evidentemente una modifica per ridurre le emissioni, visto che alcune versioni della seconda serie erano disponibili col catalizzatore.
L'alfista duro e puro è quanto di più irriducibile esista in natura, ricordo le lamentele in occasione del lancio della 1.8 IE: l'eliminazione dei carburatori aveva ridotto leggermente la tipica rombosità. Grin
#19 | Markino il 15/10/2017 15:39:56
E infine lei, la leggendaria GTV6 tre litri.

Incredibile, ma, salvo tarocchi (secondo me, piuttosto improbabili), ad una bella manifestazione organizzata ieri nel centro di Venezia-Mestre, segnalatami da Pietro, era presente un esemplare di questa particolarissima versione, rigorosamente bianco e con guida a destra; targa del Gauteng, non a caso la provincia più ricca del Sudafrica.
Lo scarso tempo a disposizione per passare in rassegna tutte le vetture presenti (più di un centinaio) mi ha fatto accorgere di questo straordinario incontro solo sulla via del ritorno, aguzzando la vista sullo scatto del posteriore. Sulle prime, nella fretta, ho pensato a una "2,5" personalizzata, e non ho fatto caso alla didascalia, piazzata su apposita colonnina accanto ad ogni vettura.
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