Esemplare complessivamente ben conservato, livrea che più classica non si potrebbe, abbinata, credo, alla selleria in finta pelle amaranto.
La non eccezionale attrattività della linea, se confrontata alle classiche "103", è compensata dalla robustezza, che la rende oggi una classica a basso costo utilizzabile con disinvoltura.

Questa qui è identica a quella che aveva Carlo Verdone in "Rosso bianco e verdone", solo che quella aveva gli interni rossi se non erro.

Dopo la 103 "bauletto" reputo la 1100 D la più bella fra le varie serie della berlina media torinese. Oltretutto il colore dell'esemplare fotografato, grigio scuro o fumo di Londra, è sicuramente il migliore. Bella anche la versione familiare. Certo sentiva, più che il peso degli anni, i mancati adeguamenti come i freni, ancora a tamburo, e le mappe esterne del cofano bagagli. Ricordo quella che aveva mio zio, prima di prendere la Fulvia Gt che poi, dopo vent'anni mi regalò.