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Sunbeam Alpine

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Anno n.c., targhe nere del 1975 (etilico).

Data: 30/03/2014
Commenti: 8
Visualizzazioni: 2670
Commenti
#1 | etilico il 30/03/2014 12:13:44
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Il gentilissimo proprietario di questa sfiziosa vettura mi ha edotto sulla provenienza dell'auto, così particolare e rara da incontrare in Italia. Il proprietario originario, conterrOneo emigrato per lavoro, la comprò nuova in Svizzera portandola con sé in Italia quando rientrò definitivamente in patria nel 1975. Da allora se ne prese cura fin quando non poté più guidare, decidendo di venderla all'odierno proprietario.
#2 | etilico il 30/03/2014 12:15:11
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#3 | Markino il 30/03/2014 13:43:19
Al pari della Flaminia GT comparsa oggi, anche la Sunbeam Alpine fornisce il pretesto per parlare della Carrozzeria Touring, sebbene cpn accenti ben differenti. La sporadica presenza di un paio di esemplari, anch'essi rossi, ai raduni del Registro Touring testimonia lo sfortunato legame tra il carrozziere milanese ed il Gruppo Rootes, materializzatosi in un accordo siglato nel 1962 tra le due imprese per la costruzione in serie in Italia di alcune vetture, tra le quali la Hillman Minx, e le Sunbeam Venezia, e, appunto, Alpine. L'accordo fu in seguito rescisso, complice la morte del fondatore dell'aggregato britannico, lord William Rootes, causando enormi problemi alla Touring, che aveva nel frattempo sostenuto cospicui investimenti per realizzare un nuovo stabilimento a Nova Milanese, dove sarebbero state assemblate le vetture oggetto del patto (come già ricordato in qualche altra occasione).
Sebbene la denominazione "Alpine" fosse già in uso presso la Sunbeam negli anni '50, l'esemplare postato appartiene alla più nota - e riuscita - generazione costruita tra il 1959 e il 1968, suddivisa in diverse serie delle quali non conosco nel dettaglio le differenze estetiche, anche se ritengo possa qui trattarsi di una serie intermedia, con propulsore 1,6 lt. La vettura riscosse un notevole successo, anche all'estero, dove il Gruppo Rootes era piuttosto debole, mentre in Italia fu commercializzata con esiti molto modesti: nonostante un prezzo di listino piuttosto competitivo, la supremazia delle spider Alfa Romeo e FIAT di analoga cilindrata, nonché delle roadster inglesi di marchio più blasonato, era senza dubbio schiacciante.
L'avvistamento è certamente molto interessante e particolare, considerata anche la lunga storia "italiana" di questo esemplare; ad essere sincero, preferisco la "Alpine" a buona parte delle tradizionali roadster inglesi, MG in testa, anche per una qualche somiglianza con la Ford Thunderbird della prima generazione (1955-'57), che costituì una delle principali fonti di ispirazione stilistica.
#4 | massimo il 30/03/2014 15:29:25
Io invece, siccome sono pigro di natura, colgo lo spunto dal tuo intervento per "attaccarci qualcosa" che spero possa essere gradito.

La sporadica presenza di un paio di esemplari, anch'essi rossi, ai raduni del Registro Touring

Uno, targato GE, è rimasto per anni in una collezione privata milanese ed ha cambiato proprietario recentemente, si trattava di una V serie (motore 1,8 lt.) del periodo Touring: le pinne di coda vennero spuntate, addolcite e rese più verticali, su alcuni esemplari non furono montati i rostri ai paraurti, le cornici dei fari anteriori nella maggior parte delle vetture erano verniciate in tinta con la carrozzeria ed occasionalmente erano presenti i fregi Touring.
Una piccola curiosità sulla Hillman Super Minx assemblata in Italia dalla Touring: se ne può ammirare una nella splendida pellicola "In nome del popolo italiano" del 1971, nella scena in cui alcuni tifosi esagitati ne rovesciano una, che prende malauguratamente fuoco.
La curiosità risiede nel fatto che la stessa vettura monta i fanali di coda della Flaminia GT Coupè/Convertibile (privi però della luce di retromarcia), assemblata dalla stessa Touring, che si adattano perfettamente allo specchio di coda della vettura.

http://pics.imcdb...0.6905.jpg

Verrebbe da pensare che sia nata così in fabbrica, magari uno dei primi esemplari assemblati in Touring...

...che aveva nel frattempo sostenuto cospicui investimenti per realizzare un nuovo stabilimento a Nova Milanese...

...ancora in buona salute e visibile a questo link, sulla sinistra..

https://www.googl...e0!6m1!1e1
#5 | Markino il 30/03/2014 16:06:09
Massimo: colgo lo spunto dal tuo intervento per "attaccarci qualcosa" che spero possa essere gradito

Come dubitarne ?
Se l'immobile, del quale ignoravo la sopravvivenza, meriterebbe un pellegrinaggio, il film e la scena citata mi sono ben noti, ma non avevo mai fatto caso all'eccezionale dettaglio della fanaleria stile Flaminia GT, che sulla mite berlina inglese calza a meraviglia.

Autocitazione: anche se ritengo possa qui trattarsi di una serie intermedia, con propulsore 1,6 lt.

Noto solo ora che la mia ipotesi potrebbe trovare conferma in uno dei dettagli sapientemente colti nel reportage di Gabriele, ossia la targhetta che recita, se non leggo male, "Series 3".
#6 | bob91180 il 31/03/2014 14:03:36
Un esemplare bianco con guida dx venne usato in un celebre film di 007 con protagonista Connery ...
#7 | francesco80s il 31/03/2014 22:55:56
Mi sbaglierò, ma quest'auto è protagonista del film Commando del 1985, dove insegue e prende a sportellate una Porsche 911 targa... purtroppo finisce distrutta contro un palo...


https://www.youtu...Vg8N0S2PuI
#8 | gian masini il 01/12/2014 14:30:33
Le differenze fra le varie serie sono nella dimensione delle pinne posteriori, sempre più ridotte negli anni, visto i cambiamenti delle mode, l'arredo degli interni e, se non confondo, nella cubatura. Nasce 1600 poi finisce a 1725 cc e, sempre di Touring, su base Alpine, da ricordare la coupé Venezia, rarissima e gradevole.
Sunbeam fu la prima casa inglese a presentare un motore a 6 cilindri, e negli anni antecedenti la II guerra mondiale era nota per vetture sportive, anche se la Singer, poi confluita anche lei nel grupo Rootes, la superava nelle immatricolazioni, ponendosi dopo Austin e Morris!
Questa spider, secondo un vecchio articolo di "Thorughbred and Classic cars" era, per non pochi aspetti, superiore alla Mg B coeva, specie per le caratteristiche del motore, più brillante ed altrettanto longevo. Bella, ma le preferisco la B.
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