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Peugeot 104 GL

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Anno 1979, targhe europee del 2013 (diego h14).

Data: 17/10/2017
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1425
Commenti
#1 | Markino il 28/04/2014 11:36:59
Uno dei miei più cari amici ne ha avuta una identica in famiglia per parecchi anni, targata nel 1979 e demolita già prima del 2000, con la quale abbiamo percorso molte migliaia di chilometri tra Liguria e basso Piemonte.
Vettura eccezionalmente versatile, con un'abitabilità notevole, e un propulsore da un litro robusto, dai consumi modesti e con un'ottima coppia. Seppur molto sfruttata e poco curata, ha svolto un servizio encomiabile.
Curiosa la sistemazione della leva che aziona gli indicatori di direzione, alla destra del volante.
#2 | PrinceMax il 28/04/2014 13:59:43
Mi ha sempre ispirato una gran simpatia questa utilitaria francese, in uno con le sue "sorelline" Citroen LN e Talbot Samba. Dalle mie parti ne circola regolarmente una rossa, con le prime targhe con sigla-provincia arancione, usata regolarmente da una coppia di anziani: spero di riuscire a beccarla ferma. Smile
#3 | danguard76 il 28/04/2014 16:37:49
Questa ha già il portellone, introdotto nel 1976. Ho letto che la scelta di non introdurlo già con la prima serie fu concordata con la Renault, per non "pestarsi " troppo i piedi in termini di mercato: la R5 rimase per molto tempo solo a 3 porte ma con portellone, la 104 l'inverso..
#4 | Total III il 28/04/2014 18:19:38
Il particolare riferito da Danguard è corretto. Smile Il tacito accordo fra le due Case durò finché non venne violato dalla Peugeot, la cui 104 era ormai troppo penalizzata in un segmento di mercato in cui praticamente tutti i modelli disponevano del portellone. Qualche tempo dopo (1978, credo) uscì la versione cinque porte della R5, che ne rafforzò il gradimento in patria e all'estero.
Nonostante la penalizzazione del bauletto, la 104 era una vettura innovativa e interessante per l'anno di nascita: le sue quattro porte fecero scalpore, e le brochure ne mettevano in risalto l'abitabilità decisamente abbondante. La robustezza meccanica vanto della Casa fece il resto, eppure la 104 inizialmente non convinse appieno: aveva pochi accessori di serie e delle finiture "tristi" seppur accurate.
La versione "Coupé" a passo corto che arrivò l'anno successivo fu una geniale intuizione, creando un'alternativa un po' snob (quando ancora il concetto di utilitaria chic era lontanissimo nel tempo) alla versatile quattro porte. Le nervose "ZS" equipaggiate col bel 1360 cm3, il completamento degli allestimenti (portellone, quinta marcia, versioni speciali giovanili e variopinte come la S e la Z-Style..) ne prolungò il successo in patria, per cui la commercializzazione andò avanti fino al 1988!
Nonostante l'alto numero di esemplari prodotti, qui in Sardegna è sempre stata un auto rara, a cui veniva preferita la best seller R5 o addirittura la "cugina" Visa. Ne ricordo, comunque, un bellissimo esemplare a quattro porte e con targhe quadre, spettacolo rarissimo già nella metà degli anni novanta. Il suo verde metallizzato era ancora sfacciato nel traffico. Smile
#5 | danguard76 il 30/04/2014 17:05:22
Riporto un interessante stralcio di una "intervista" a Paolo Martin, il designer di questa auto

La 104, per la precisione, fu la prima vettura di serie disegnata da Paolo Martin nel 1967, mentre la commercializzazione avvenne nel 1972. In un primo momento la vettura uscì come 4 porte con uno sportello per il vano bagagli, quindi vennero realizzate una 3 porte a passo corto con portellone - con la sigla ZL ma chiamata coupé «forse più per motivi commerciali poiché di coupé non aveva proprio nulla» - e nel 1976 la berlina a 5 porte, la prima della sua categoria.

Uno degli aspetti che ne decretarono un successo immediato fu senz’altro il design, semplice ma dinamico e anche molto personale, talmente moderno da garantire la sopravvivenza del modello in Francia addirittura per 16 anni.

"Tra gli elementi estetici abbastanza caratteristici ci sono certamente le linee tese, gli spigoli vivi, la scalfitura laterale, le superfici vetrate più estese rispetto ai modelli precedenti, e soprattutto la forma quadrangolare di fari e luci posteriori. In realtà, i fari anteriori quadrati della prima serie (che poi diverranno trapezoidali) erano ricavati da un faro tondo, con una certa difficoltà dovuta alle leggi e ai vincoli dell’epoca - dovevano distare almeno «450 mm da terra bordo lente» ed «essere assolutamente perpendicolari senza coperture o incassi superiori a 30° sulla circonferenza».

La difficoltà nel disegnare la 104 fu proprio, essenzialmente, quello di creare una forma interessante restando nell’ambito di vincoli strettissimi; peraltro, altre carrozzerie più complesse derivate dalla 104, come la coupé 2 volumi a coda sfuggente o la berlina tre volumi, non furono mai realizzate, per motivi principalmente economici. Senza contare i limiti dati dalla tecnologia dell’epoca, dai materiali, dall’assenza totale di calcoli e disegni al computer…

Nonostante le difficoltà, la Peugeot 104 nacque comunque con un design decisamente ben riuscito…"


- Paolo Martin per Virtual Car
#6 | ruler il 11/10/2015 21:56:16
L'ho vista sfrecciare proprio stasera! E sfrecciare è il termine giusto visto che non sembrava affatto a disagio in mezzo al traffico!! È in condizioni eccezionali, tenuta da un vero amatore, con anche le luci dei fari originali
#7 | diego h14 il 16/12/2016 20:54:13
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#8 | Cesco il 16/10/2017 23:42:06
Et voilà, due nuovi scatti tra cui l'anteriore.
Fari gialli, vetrofanie d'epoca, condizioni eccellenti, targa oro sul cruscotto.
Si può aggiornare la descrizione, la vettura è del 1979
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