Vettura stupenda anche se, a mio giudizio, dal design non perfettamente riuscito, come ho già avuto modo di dettagliare in calce ad altri esemplari già pubblicati. Touring, uno dei miei carrozzieri prediletti, era capace di fare ancora meglio, e la Maserati 3500 GT, con la quale la Flaminia GT ha una certa affinità stilistica, ne è la dimostrazione, per non parlare delle Alfa 1900 C Sprint, e senza dover scomodare i decenni '30 e '40, durante i quali l'atelier milanese fondato dall'avvocato Felice Bianchi Anderloni, lavorando in buona parte sulle Alfa Romeo, creò capolavori che restano scolpiti nella storia del design automobilistico.
L'esemplare in foto, a me ancora sconosciuto, e quindi ancora più gradito - un'altra ancora sul nostro suolo, ma chissà per quanto ? - potrebbe essere un 2,5 lt., ma senza una vista anteriore non si può stabilire se la versione sia quella d'origine, monocarburatore con 118 CV, oppure l'evoluzione "3C" da 140 CV.
Lo stemma giusto, strepitoso, è quello posizionato sopra la targa; incoerente l'altro alla destra con doppia bandiera. Aggiunti successivamente anche i catadiottri.

Magnifica!

Davvero meravigliosa non c'è che dire. Anzi, dirò che a me invece la linea della Flaminia GT piace davvero molto, in quanto da un mix davvero perfetto di sportività, eleganza e classe tipica delle Lancia dei tempi.

E' veramente bella, devo dire che i catadiottri che si vedono vengono riportati quasi fosse un optional, l'auto è una 2500 3 carburatori.saluti

Virgi@ Conosci la vettura, o la distingui rispetto alla monocarburatore tramite qualche dettaglio che mi è sfuggito ?

la flaminia in questione la conosco ecco perché dico che è una 2500 3 c , diversamente dall'esterno non vi è alcuna differenza se non che ci sia scritto nella parte posteriore 2,8.
saluti virgi

Splendida auto. Protagonista nel film di elio petri "il maestro di vigevano", dove è l'auto di un cummenda..

Le Flaminia Touring 2,5 3C si distinguono esternamente dalle 2,5 prima serie (quelle monocarburatore) davanti per la placchetta con il logo "3C" sul cofano e dietro per la presenza dei fari della retromarcia (nella prima serie i catadiottri erano integrati al centro della fanaleria, ove poi sulle 3C collocarono le luci della retromarcia, con riposizionamento dei catadiottri all'esterno rispetto ai gruppi ottici). Invece le 3C 2,8 si distinguevano solo per la placchetta "2,8" posizionata posteriormente alla destra della targa.
Pertanto l'esemplare in questa foto è riconoscibile correttamente come una 2,5 3C.
Quanto al film "Il maestro di Vigevano", ricordo bene le scene in cui si vedeva una Flaminia Touring e segnalo che il proprietario dell'auto (nel film) aveva un cognome particolarmente significativo per noi appassionati di auto d'epoca: Commendator Bugatti!

(foto "virgi" )