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Mercury Comet 2 doors

mercurycometberto20141028.jpg
Anno 1962, targhe bianche del 1991 (berto88fi).

Data: 28/10/2014
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1769
Commenti
#1 | atae21 il 28/10/2014 09:08:26
Non sono granchè appassionato di auto USA ma questa è particolare e, penso, piuttosto rara. Meriterebbe senz'altro un restauro come si deve!! evvaiWink
#2 | Markino il 28/10/2014 11:26:01
Vettura che richiama un'infinità di spunti storici, economici e tecnici, sui quali ho già avuto modo qualche volta di soffermarmi.
Siamo infatti in presenza di una delle famose "Compact", un segmento di mercato che le Big Three crearono quasi simultaneamente da zero, con molte buone ragioni: ampliare l'offerta per ottenere ulteriori economie di scala e catturare fasce di clientela inesplorate, abbandonando la concentrazione sulle sole auto di fascia media e medio-alta, sempre più mastodontiche e ricolme di ornamenti; contrastare l'incipiente concorrenza europea nelle vetture di piccolo taglio; disporre di prodotti "anticongiunturali", essenziali per adeguarsi alle fluttuazioni dei cicli economici, come insegnò l'improvvisa recessione del 1958.
Ne sortì una gamma articolata di vetture medio-piccole (per gli standard americani), in alcuni casi con contenuti tecnici innovativi, lanciate tra il 1960 e il 1961. Le proposte del Gruppo Ford erano costituite dalla popolare Falcon, e dalla sorella più elaborata, appunto la Mercury Comet, qui incarnata in un esemplare 2 doors, in condizioni non impeccabili e quindi simile ai molti che si potevano scorgere sullo sfondo di certi film polizieschi americani di fine anni '60 e oltre.
Meccanica molto tradizionale e linea semplificata senza grande personalità rendevano le "piccole" Ford inferiori al corrispondente prodotto GM, molto più riuscito esteticamente (specie Buick Special e Oldsmobile F85) e, talvolta, con soluzioni meccaniche originali (la Pontiac Tempest, ad esempio, adottava una specie di sistema "Transaxle" ). Riscossero comunque un buon successo, grazie al prezzo conveniente e ai costi di gestione contenuti. Bruttine e insipide le prime Falcon, più riuscite le Comet per via di una maggior ricercatezza estetica, specie in coda, anche se di gusto prettamente USA.
Ne furono vendute anche nel nostro Paese, dove apparivano comunque vetture di fascia alta, dato che le cilindrate erano nell'ordine dei 2,8 lt.. La targatura anni '90 dell'esemplare in foto potrebbe anche nascondere un'unità italiana fin dall'origine; a marzo scorso, ad un raduno a Lodi, ne era comparsa un'altra, nera, molto bella e a quattro porte, da sempre italiana ma con targhe europee a seguito di precedente radiazione dal PRA.
#3 | gabford il 28/10/2014 17:50:55
Questo esemplare in versione 2-door sedan è in effetti un MY '61, in ragione, ad esempio, della calandra a maglie larghe: la tinta dovrebbe chiamarsi invece "Inlet blue".
#4 | Markino il 24/10/2015 21:55:00
Più d'un targanerista, in questo fine settimana, avrà modo di notarla, completamente restaurata e riverniciata in un classico bianco tirato a specchio.
Per i miei gusti, un autentico gioiellino.
#5 | Alfa33 il 24/10/2015 23:23:42
Io l'ho notata oggi dopo pranzo, devo dire che bianca fa tutto un altro effetto, decisamente migliore rispetto alla tinta scura.
#6 | Markino il 25/10/2015 01:06:14
Cambio manuale; notare il motivo dei fari posteriori ellittici, forma che sembra curiosamente ripresa dai due elementi incastonati alle estremità del quadro strumenti.
#7 | Biturbo83 il 30/07/2020 11:40:48
A me in tinta scura (che pare un blu), piace più di un banale bianco.
#8 | sir alec il 26/04/2021 20:04:00
Non conoscevo questo modello, davvero particolare. A mio avviso, più interessante di altre connazionali più celebrate e diffuse.
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