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Moskvich 2137 1500

moskvicmarkino20141124.jpg
Anno 1983 (Markino).

Data: 25/11/2014
Commenti: 43
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Commenti
#1 | time101cv il 24/11/2014 08:05:54
www.targhenere.net/images/001/dscn9969_zps03cbfd59.jpg

www.targhenere.net/images/001/dscn9966_zpsde0fc583.jpg
(foto "Markino" )

www.targhenere.net/images/001/konela_1500_kombi_zpseddf365d.jpg
(foto "marnile" )
#2 | PrinceMax il 24/11/2014 11:20:13
Eccola, come anticipato.
Che dire: fantastica e unica, credo. Grin
In quei giorni mi trovavo anch'io in zona, senza tuttavia riuscire a beccarla... mannaggia, come avrei voluto vederla dal vivo! sbavv
#3 | Markino il 24/11/2014 11:55:44
Non fosse stato per Targhe Nere, verso il quale lo spirito di servizio fa oramai aggio sulle considerazioni personali ( Grin ) , non mi sarei mai sognato di fotografarla. Devo però ammettere come il ricordo che serbavo di queste vetture non certo memorabili, obsolete nell'impostazione per i primi anni '80, equipaggiate con propulsori lenti e poco sobri, e, per quanto solide, costruite senza grande riguardo verso l'accuratezza delle finiture, sia qui mitigato da una configurazione esclusiva (verniciatura metallizzata, padiglione in vinile, portapacchi in acciaio cromato) offerta all'epoca, se non erro, da Bepi Koelliker, negli anni '60 e oltre famoso importatore milanese di marchi britannici, con show-room a due passi da Piazza Duomo.
Curioso che una delle vetture simbolo dell'Unione Sovietica brezneviana fosse commercializzata da uno dei punti di riferimento per le le vetture signorili nella più ricca città italiana.
#4 | oinotna il 24/11/2014 15:22:15
Nell'83 per comprare un'auto del genere ci voleva una "fede" notevole...
#5 | Alfa33 il 24/11/2014 15:26:48
Non è certo tra le auto che preferisco o desidero, ma fa piacere vedere che qualche esemplare è sopravvissuto, dal vivo non ho mai avuto occasione di vederla.
#6 | Total III il 24/11/2014 15:42:03
Quello di importare auto prodotte in Europa dell'Est fu una scommessa della Koelliker, o per meglio dire, un salto nel vuoto. Con una reputazione costruita vendendo (e con notevole successo) auto snob e signorili, tentare la strada del "basso costo" immettendo nel mercato dei modelli non certo raffinati e pressoché sconosciuti poteva tradursi in un flop quantomeno di immagine.
Non fu così, e anzi le varie Lada Niva e UAZ, riviste negli allestimenti, ebbero un certo riscontro fra i più snob, desiderosi di distinguersi a tutti i costi (cosa poteva esserci di più trasgressivo di girare con un'auto ..comunista? ) mentre un'accoglienza molto più fredda fu riservata agli altri modelli importati, come le 124 "reloaded" della Lada, le ZAZ e le Moskvich. Esemplare da conservare questo, che sfoggia ancora le specifiche degli allestimenti esclusivi Koelliker. Nonostante l'effetto di vinile e portapacchi sortisse effetti ben diversi nelle graziose Mini Clubman Estate, il risultato non è privo di una certa grazia. Quasi una antesignana delle station di lusso che stavano per diventare prepotentemente di moda.
#7 | 5speed il 24/11/2014 15:42:35
La Moskvich!!! E mi sovviene subito il secondo inseguimento del film "Tony Arzenta" a Praga....
#8 | massimo il 24/11/2014 15:46:35
Quello di importare auto prodotte in Europa dell'Est fu una scommessa della Koelliker

Non ci metto la mano sul fuoco, ma credo che il primo a giocarsi seriamente la carta delle vetture dell'Est, almeno a Milano, fu Martorelli.
#9 | Total III il 24/11/2014 15:56:57
Possibile che non fosse il primo in assoluto, senz'altro.
Ricordo che, nella mia città, il concessionario delle auto "strane" (Lada, Uaz, FSO, nonché Giannini, Scioneri, Bertone...) si chiamava Autojolly, e chiuse i battenti nella seconda metà degli anni novanta. Fino a pochi anni fa, a quanto mi dicono, era ancora possibile ammirarne l'insegna.
#10 | amaretto il 24/11/2014 17:56:09
Anch'io associo Koelliker alle britanniche e Martorelli alle auto dell'est, ma curiosando ho trovato questo (corriere della sera 2006):
Fu il primo, anche, a importare vetture sovietiche in Italia. Bepi fece un accordo all' inizio degli anni Settanta con Zaz e Moscovitch. E, nonostante la Moscovitch non avesse i requisiti per battersi alla pari con le vetture occidentali, con pochi sapienti ritocchi e una campagna pubblicitaria mirata, ne fece uno status symbol che veniva parcheggiato nei garage delle signore della Milano bene. Ma solo per un paio di stagioni
#11 | 1600 GT il 24/11/2014 18:08:42
Sarei assai curioso di sapere il motivo per cui il primo proprietario acquistò questa già allora arcaica vettura nel 1983.
Con tante certezze sarà l'unica Moscovitch rimasta in Italia, dato che già ai tempi se ne saranno vendute davvero poche.
Beccare una ZAZ 968 sarebbe un altro colpo parimenti sensazionale: fu anche provata da 4R nel 1976 e il titolo recitava "Alla scoperta dell'oltrecortina" o roba simile.
Altresì curiosità avrei nel leggere la prova su strada di quella macchinetta dell'ex URUSS(dato che questa vettura qui in foto non credo fu mai provata ne da 4R, ne da altri).
#12 | Alessio3373 il 24/11/2014 19:24:02
Pensavo che, a parte il modellino della Saratov-Novoexport (gelosamente conservato nella mia collezione con tanto di scatola) in Italia non ne esistessero Wink Evidentemente mi sbagliavo: clamorosa! Bravissimo Markino claps
#13 | deltago92 il 24/11/2014 19:35:28
Il frontale mi ricorda la Renault 6. Certo che la linea, specie nel posteriore, è molto datata. Comunque complimenti, è un'auto che non conoscevo minimamente ma che ora posso ammirare grazie a Targhenere.
#14 | Astrale il 24/11/2014 21:15:54
Non che mi piaccia quest'auto, ma è chiaro che è quasi impossibile incontrarne un'altra, quindi il massimo della stima al proprietario che la mantiene in ottima forma; in più ha la targa nera di quelle che avevamo noi in quei tempi.....(Provincia).
Ricordo una come questa, ma berlina, rossa del padre di un mio amico di infanzia; già allora la guardavo per la sua raritàSmile
#15 | Alfa33 il 24/11/2014 22:31:54
Ricordo un articolo di un Ruoteclassiche di qualche anno fa che parlava di un appassionato italiano che aveva conservato vari modelli di produzione sovietica, alcuni dei quali acquistati per cifre davvero irrisorie da punti vendita ormai prossimi alla chiusura.
A proposito di concessionarie, nei vecchi Quattroruote soprattutto degli anni 80, spesso vi era la pubblicità della Autopilota di Piacenza, che oltre a proporre Alfa Romeo, Fiat e Lancia di fine produzione, era anche punto vendita per le Ifa-Wartburg ed altri modelli dell'Est Europa.
#16 | gabford il 24/11/2014 22:41:45
Davanti a Markino anche le vetture russe si mostrano nel loro massimo splendore Grin.
Concordo comunque con chi ha definito persino gradevole questa vettura, con il suo anacronismo e le sue finiture "fuori contesto". In un caso come questo, le targhe nere conferiscono davvero un fascino unico.
Ho solo un dubbio sulla denominazione: mi pare che la sigla 2137 identificasse tout court la versione station wagon del modello 2140. Non credo che la Moskvich utilizzasse la dicitura Break... dubbio
#17 | Spinterogeno Ghisolfa il 24/11/2014 23:15:08
Penso che sia stato Koelliker il primo a importare le auto dell'allora unione sovietica, forte delle enormi e solide risorse finanziarie di cui poteva disporre, e delle amicizie altolocate dell'allora illuminata aristocrazia industriale milanese.
Tanto per dirne una, tutte le auto del Drive In erano le sue, importava anche le Lafer, e fu inquisito per delle intercettazioni con il premier dei tempi Silvio Berlusconi, per tentativo di riduzione dell'Iva sulle grosse Mitsubishi, a riprova degli agganci che contavano.
Adesso appartiene al retaggio del passato, un'altra realtà automobilistica di vendita tramontata definitivamente.
#18 | IL BUE il 25/11/2014 01:33:11
Leggerissimamente demodè negli anni'70, figurarsi nell'83. Eppure la trovo affascinante e per nulla pesante esteticamente. C'era e c'è molto di peggio.
#19 | time101cv il 25/11/2014 01:35:42
Credevo che la Koelliker lavorasse ancora.
Non vende Mitsubishi e Ssangyong?
#20 | PrinceMax il 25/11/2014 02:00:28
credevo che la Koelliker lavorasse ancora.

A quel che so molti punti vendita d'Italia han chiuso i battenti nel 2011, la recessione economica non ha risparmiato manco loro, che avevano uno fra i fatturati più alti d'Italia. Sad
Di sicuro i punti vendita di Padova (città che dal 2010 frequento quasi quotidianamente) non esistono più. Ho ancora ben nitido il ricordo della concessionaria in zona industriale e dello show-room in pieno centro, riviera Tito Livio, quest'ultima a pochi passi dalla mia facoltà, scomparsi per l'appunto fra il 2011 e il 2012.
Non so a Milano, probabilmente là lavorano ancora. Di sicuro i fasti di anni '80 e '90 sono solo un lontano ricordo.
#21 | time101cv il 25/11/2014 02:06:31
Scusate ma....... Frown ho amici a Milano che pochi giorni fa m'han detto che la Koelliker è ancora viva e vegeta e infatti cercando su internet ecco che cosa si trova:

http://www.koelli...


Non mi pare un'azienda moribonda
#22 | PrinceMax il 25/11/2014 02:14:42
Se rileggi i commenti precedenti ti accorgerai che nessuno, infatti, ha detto che è un'azienda moribonda. Dove starebbe scritto?
Ci si è limitati a dire che, come molti altri, anche la "Koelliker" ha risentito in maniera pesante la recessione economica, tanto da vedersi costretta a chiudere alcuni fra i suoi più celebri e prestigiosi punti vendita d'Italia (quali quelli, notissimi, di Padova cui facevo riferimento).
#23 | Spinterogeno Ghisolfa il 25/11/2014 18:49:00
Ho un amico il cui padre lavorava in un centro logistico di smistamento auto in Toscana di proprietà della Koelliker che è stato licenziato alla fine del 2008 dopo quasi 30 anni di servizio a causa dei problemi finanziari.
Che ci sia ancora una parvenza di facciata è da registrare, ma gli anni d'oro dei marchi britannici e poi anche della Seat sono un ricordo lontano.
#24 | mikitiki94 il 25/11/2014 22:22:49
Una curiosità: le Moskvitch erano prodotte contemporaneamente da due aziende: la AZLK e la IZH.
Le berline delle due case erano praticamente identiche, le familiari erano invece sviluppate separatamente ed avevano carrozzerie molto diverse: questa è la AZLK, la IZH era invece una sorta di "notchback", con lunotto inclinato e un accenno di coda.
#25 | Yuppies86 il 26/11/2014 14:15:12
A memoria ricordo che anche l'Organizzazione Graziella di Torino importava più o meno gli stessi marchi distribuiti da Koelliker tra cui Seat,Lada e appunto Moskvich. A Cuneo gli stessi marchi erano distribuiti dall'autosalone Garabello.
#26 | 1600 GT il 26/11/2014 17:44:15
Poco fa ho sfogliato un 4R del 1983 e ho letto un po' il listino della Moscovitch e ho avuto modo di vedere che praticamente l'unico accessorio a richiesta delle due vetture a listino(la berlina denominata 2140 e questa qui familiare 2137), era niente poco di meno che....il lunotto termico, accessorio peraltro a richiesta solo sulla 2140, ergo questa vettura non aveva neanche a disposizione il lunotto termico ed infatti sul lunotto non si vedono le "righine".
Ad ogni modo trovo che almeno posteriormente rassomigli vagamente alle Fiat 1300-1500.
#27 | massimo il 26/11/2014 19:39:56
Ad ogni modo trovo che almeno posteriormente rassomigli vagamente alle Fiat 1300-1500.

Forse volevi dire alle 1800/2300 familiare (in piccolo...), più che altro per via della fanaleria.
A me invece il posteriore ricorda vagamente questa:

http://p9.storage...6857_o.jpg
#28 | massimo il 26/11/2014 19:48:43
#3 | Markino il 24/11/2014 10:55:44
....Bepi Koelliker, negli anni '60 e oltre famoso importatore milanese di marchi britannici, con show-room a due passi da Piazza Duomo

Come dimenticare questa storica vetrina...Smile

http://www.youtub...8pkZHf8zI0

..notare la pubblicità della Clubman "Ten", sul pilastro di sinistra, al min. 0.57...
#29 | marnile il 27/11/2014 20:00:32
Da grandissimo appassionato di auto dell'Est non posso dire altro che questa Moskvich 2137 è MAGNIFICA e soprattutto unica nel suo genere con le nostre targhe nere!!!!!!!!clapsclapsclapsclaps
Giuro che quando avevo scovato incredibilmente questo esemplare mi sentivo emozionatissimo e non riuscivo a staccarmi!!!!!!!!!WinkWinkWinkWink
Comunque, dovrebbe essere un'esemplare rimasto invenduto per qualche anno e immatricolato successivamente, perchè gli esemplari di Moskvich 2140 e 2137 post-1980, coevi alla nuova 2140 SL (non importata in Italia), avevano coppette cromate più piccole e la mascherina anteriore con il logo "AZLK" rettangolare al posto di quello a scudetto e priva del profilo cromato.
#30 | marnile il 27/11/2014 20:11:26
Adesso bisognerebbe assolutamente scovare un esemplare di ZAZ 968A o 968M a targhe nere: ce l'aveva un mio zio a Porto Cesareo (LE), acquistata nel 1978 alla V.A.R.S. (Vendita Auto e Ricambi Sovietici) di Maglie (LE), concessionaria attualmente del gruppo VW.
#31 | marnile il 27/11/2014 20:29:14
Inoltre mi pare che lo stesso venditore di questa Moskvich abbia anche una Moskvich 2140 arancio (però importata e ritargata), una Lada 2105 1300S a targhe nere PV (Shock), una Skoda 1000MB ancora con targhe originali cecoslovacche e una Skoda Rapid 136 del 1987/88 targata PE 30....!!!!!!!!!!!
#32 | marnile il 27/11/2014 20:44:26
Altre curiosità: tutte le Moskvich, già a partire dalla 407, erano anche assemblate in Belgio dalla Scaldia-Volga di Bruxelles, la quale ci montava anche motori diesel Perkins, così come i diesel Rover e Peugeot-Indenor sulle Volga M21 e M24.
In Finlandia erano invece commercializzate come Konela Elite 1300, 1300 M e 1400 (Moskvich 408 e 408/1), 1500 M (Moskvich 412), 1500 S (Moskvich 2140) e 1500 SL (Moskvich 2140 SL).
#33 | berto88fi il 17/12/2014 17:21:34
#34 | marnile il 19/12/2014 19:37:17
Mi confermate che anche le precedenti Moskvich 408 e 412 erano regolarmente importate in Italia?
Se ne parla su questo forum:

http://xoffroad.d...adid=43171
#35 | deltago92 il 05/02/2015 16:59:18
Stavolta il proprietario ha lasciato i fari accesi...
thumbs2.imgbox.com/b4/12/FLaPG4fl_t.jpg
#36 | gian masini il 15/04/2015 15:13:46
Gli allestimenti Bk Style non erano solo per conferire un'aurea esclusiva alla vettura sovietica. Celavano, e bene, anche ruggine formatasi durante le soste nei piazzali. Comunque le Moskvitch ebbero un loro seguito, sopratutto fra chi si poteva garantire a prezzo di hard discount una familiare di categoria media, robusta oltre la media e anche abbastanza affidabile.
Mai avrei prensato di trovarne ancora una in circolazione. Complimenti.
#37 | ZAZ e MOSKVICH il 06/05/2015 13:58:07
Buongiorno a tutti gli appassionati di targhenere, sono il proprietario di questa macchina mi ha fatto molto piacere trovare qui le foto della mia macchina e soprattutto una cosi' vivace discussione, visto che le moskvich in Italia si contano sul palmo di una mano, qualcuno qui chiede delle ZAZ volevo dirvi che ne possiedo attualmente 6, 5 serie 968 e 1 965a apparsa anche su un articolo di ruoteclassiche. Io sono un ex concessionario di automobili dell'est nel 1987 ho rilevato tutte le giacenze di auto rimaste invendute dal gruppo Koelliker e tutti i ricambi, oggi sono ancora operatore e le auto sovietiche sono rimaste la mia passione, da qualche anno sto salvando le poche rimaste cercando di rivalutarne l'interesse in ITALIA per la loro particolarità. Ah la Moskvich 1500 per chi non lo sapesse monta un motore di ispiraziione nientemeno che BMW il 1500 degli anni 70 Smile
#38 | ZAZ e MOSKVICH il 06/05/2015 14:09:58
Leggendo qui si parla della MOSKVICH 2140SL che non fu importata dalla KOELLIKER, in realtà ne arrivarono un paio di esemplari poi da me rilevati e venduti nel 1988 una in Toscana di colore verde e una in Veneto di colore bianco, rispetto alla 2140 le migliorie erano molte ed esteticamente era molto gradevole.
#39 | hot VWs il 06/05/2015 14:11:30
Ammiro moltissimo chi salvaguardia auto oramai scomparse....
A queste auto sono particolarmente affezionato perchè mio nonno aveva una ZAZ 968 azzurra.... E io nel suo garage ho trovato la calotta dello spinterogeno di ricambio e una pubblicità della concessionaria autorizzata.....
Ma per caso tra le tue 5 non ne hai una azzurra targata Fe?
#40 | ZAZ e MOSKVICH il 06/05/2015 14:55:12
Purtroppo no, nel 1988 conobbi un ragazzo di Ferrara che possedeva una Zaz 968a si chiamava Enrico era giovanissimo eppure appassionato proprio della Zaz Enrico acquisto' da me anche una Moskvich 2140 purtroppo una sera sfortunata di primavera Enrico perse la vita a bordo della moskvich su un argine non protetto finendo dentro al fiume Pò di volano, unica mia testimonianza e ricordo di Ferrara per le auto sovietiche.
#41 | hot VWs il 06/05/2015 14:59:29
Allora molto probabilmente era quella, ti ricordi se era azzurra?
#42 | ZAZ e MOSKVICH il 08/05/2015 19:11:38
Purtroppo no la Zaz era rosso corallo uno dei colori più diffusi in quel periodo sulle zaz
#43 | Mk2 il 27/08/2023 14:36:51
Koelliker,fu il primo ad importare le Sovetiche.
Ne parla in un articolino nella prova della zaz968......maggio 1976.
Ricordo da bambino,uno show room a Ge,dove erano esposte Jaguar e Zaz.
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