Aspettando i commenti di chi ne sa piu' di me non posso non notare lo splendido stato di conservazione e la livrea molto elegante che valorizza le linee e le cromature.
Bellissima.

Una delle mie vetture preferite, come ben noto a colui che sto angosciando per qualche suggerimento, in vista di un eventuale acquisto. Un'aspirazione, la mia, favorita da prezzi ancora ragionevoli per un'Alfa Romeo, e comunque abbordabili per, diciamo così, un lavoratore dipendente con elevata propensione al risparmio
La "TI" 1a serie del 1957-'59, realizzata in minor numero di unità, è piuttosto difficile da reperire, mentre le due successive sono più diffuse di quanto si possa immaginare, specie l'ultima, costruita tra la fine del 1961 e il 1965 (ma venduta ancora ad esaurimento per un paio d'anni), quando era oramai offerta ad un prezzo ribassato (1.125mila lire, se non ricordo male). La foto ne ritrae un esemplare in splendida forma, per quanto vedo, nella classica livrea grigio grafite, tanto più gradito in quanto ancora sconosciuto ai miei censimenti

La seconda serie secondo me e' un filino piu' bella , pero' la terza e' piu' brillante , piu' affidabile ed ha quasi sempre il cambio a cloche , piu' sportivo e gradevole ...

Meravigliosa automobile, la fotografia mette in evidenza il frontale grintoso ed elegante allo stesso tempo

A me piacciono moltissimo entrambe, pur riconoscendo la minore "invasività" della calandra adottata per la 2a serie.
L'esemplare bluette della 3a serie provato da Quattroruote si rivelò meno brillante di quanto dichiarato dalla Casa (la velocità massima ad esempio, a quanto ricordo, risultò inferiore di circa 5 km/h, fatto inusuale per l'Alfa Romeo, che procedeva solitamente per difetto), anche se poteva trattarsi di una vettura ancora un po' "legata" (forse se ne fece proprio cenno nel servizio).
La cloche, mi pare, fu resa disponibile dal 1963, e da quel momento largamente preferita dai clienti; i lotti più recenti furono realizzati in questa configurazione. Per i miei gusti, il comando al volante conferisce un'ulteriore dose di fascino vintage, intonandosi bene alla vettura, sebbene la leva al pavimento sia inevitabilmente più pratica.

La prova di Quattroruote dovrebbe risalire al Febbraio 1962, la velocità massima raggiunta fu di 149 km orari, ma la casa dichiarava 155, che comunque venne ugualmente giudicata ottima in rapporto alla cilindrata del veicolo, infatti si aggiudicò un bel 9 in pagella.
Sostanzialmente elogiarono il temperamento sportivo ed il comportamento stradale, unitamente ad un prezzo di listino ragionevole e a costi d'esercizio abbordabili.

Davvero un esemplare magnifico e pari al nuovo di un autovettura davvero straordinaria e molto incantevole!!!
Incantevole come la tinta che risalta tutte le cromature di questa vettura.

Veramente stupenda, l'ho potuta apprezzare ancora di più quando ad un raduno ha partecipato una TI ultima serie se non erro...

Ho scattato la foto in una giornata grigissima che,complice la scadente qualita' del tablet utilizzato per lo scatto, non ha reso giustizia al colore. In effetti era un grigio scuro.

(foto "svalvolatogiallorosso" )