Una delle mie MB preferite, assieme alla successiva W123 coupè. Bellissimo anche il colore e i cerchi in lega tipici. Preferirei solo una delle ultime, già con i poggiatesta (e, logicamente, meglio con le targhe vecchie....).
Molto meglio circolare con una targa europea brutta ma regolarissima che con una riproduzione palesemente fuori legge. Di solito le forse dell'ordine si accorgono difficilmente dell'inghippo quando si tratta di una targa di inizio anni '80 riprodotta coi caratteri del decennio precedente, ma quando si tratta di ritargature recenti, il trucco diventa così palese che bisognerebbe essere ciechi per non accorgersene.
Sono tanti, infatti, i libretti sequestrati a causa di queste "esagerazioni".
Personalmente ho sempre nutrito una predilezione per le W114/W115 in versione berlina; le coupè, IMHO, avevano una sproporzione dei volumi soprattutto se guardate di profilo.
Ciò non toglie che sia stato almeno cinque minuti a studiare questo meraviglioso esemplare, nobilitato da un colore particolare e poco diffuso.
L'anno era riportato nella targa; almeno quando l'ho fotografata, il sito dell'AdE non mi era stato d'aiuto.
Concordo con Massimiliano rispetto alla sproporzione della linea della W114/15 coupè, che snaturava l'equilibrio stilistico che invece aveva la creatura di Paul Barcq, ossia la berlina di sicuro più gradevole e riuscita.
Ad ogni modo questo esemplare qui in fotografia è davvero incantevole e la tinta è molto elegante.
In sede di re immatricolazione tramite asi e' possibile chiedere la quadrotta nera e la targhina anteriore , logicamente con la cifratura alfanumerica attuale ...
In sede di re immatricolazione tramite asi e' possibile chiedere la quadrotta nera e la targhina anteriore , logicamente con la cifratura alfanumerica attuale
Ne sei sicuro? Non ho trovato alcun riferimento a riguardo da nessuna parte. A te chi lo ha detto?
"Falsità materiale commessa dal privato", "vendita o acquisto di cose con impronte di una pubblica autenticazione o certificazione" in concorso con "ricettazione" e "uso di atto falso" sono solo alcuni dei reati cui si incorre se si viene pizzicati con targhe riprodotte.
Come forse mi è già capitato di scrivere, la trovo e la troverò sempre la solita "italianata" creata ad hoc tanto per fare cassa.
Molti, moltissimi, lo fanno, a loro rischio e pericolo. Tutto sta a chi si trova: con tutte le cose che non vanno in Italia, fare il pelo ed il contropelo per una targa riprodotta la trovo una cosa imbarazzante ed eccessiva, ma se si incappa in un vigile zelante e solerte il rischio diventa una certezza.
In sostanza le targhe riprodotte, anche se corrispondenti ai caratteri seriali dell'originale, NON sono ammesse dal Cds. Ed attenzione, perchè se si viene beccati si va anche nel penale.
Spazzando il terreno da dubbi ed illazioni, è meglio chiarire che in Italia non è possibile in nessun modo, né tramite l'ASI né per intercessione della Santa Sede, ottenere legalmente una targa che non sia del formato europeo ufficiale, e cioè stampata su metallo verniciato di bianco catarifrangente. In caso di danneggiamento, deterioramento, smarrimento del libretto o delle targhe, la situazione è identica a quella di 50 anni fa: bisogna reimmatricolare l'auto e beccarsi le targhe nuove.
Per aiutare gli appassionati erano state presentate diverse proposte. Alcune erano un vero e proprio sogno, come la possibilità per le auto radiate con estratto cronologico, di riottenere, mediante l'ASI, la targa di prima immatricolazione. Tutto è, ovviamente, rimasto lettera morta senza possibilità di resurrezione.
Se non ricordo male, in caso di smarrimento della sola carta di circolazione, è possibile chiedere un duplicato della stessa senza reimmatricolare il veicolo con nuove targhe.