Introvabile; se non sbaglio era la versione "base" della raffinatissima IM3. Ben costruita e rifinita con materiali di qualità, era una berlina da famiglia gradevole ed interessante.
Mio papà mi racconta che, quando era un ragazzino, queste automobili avevano una discreta diffusione. Oggi sono letteralmente scomparse. La vista dei pochi esemplari superstiti mi entusiasma sempre: avvistamento davvero notevole.
Ma quante ne sono sopravvissute targate "SI"?
Faccio caso solo ora alla targa; è curioso che dei pochi esemplari censiti su TN ben tre siano originari della bella città toscana.
Ho sempre avuto un debole per queste Innocenti, vetture dalla linea molto innovativa per i tempi e molto eleganti e pratiche.
Incredibile il fatto che un'auto ai tempi molto diffusa ora sia più che una mosca bianca.
Spettacolare e meravigliosa. Le J4 e le più ricche Im3 mi piacciono moltissimo; tanti anni fa, quando andavo con il nonno a prendere la Panda nell'autorimessa sotterranea, mi fermavo sempre ad ammirare una splendida Im3 ricoverata in un angolo, targata AL 12, chissà che fine avrà fatto, veniva usata molto raramente, mi colpivano particolarmente gli interni molto opulenti.
Sono quasi introvabili, anche in vendita non si trova quasi nulla.
Il mio primo pensiero alla vista di questo splendido esemplare è corso alla J4 da me incrociata due anni e mezzo fa, a poca distanza da una IM3, anch'essa parcheggiata per strada ( ). Il dubbio che si trattasse della stessa auto è stato fugato sia dal confronto dell'incipit di targa, più alto in quella appena ricordata e già presente sul sito (SI 9) - oltretutto, all'epoca, in condizioni dignitose ma comunque più "vissute" di questa, apparentemente impeccabile - sia dall'assunto che difficilmente Time si fa scappare dei doppioni.
Una bella sorpresa, quindi, due J4 bianche "senesi", data la notevole rarità di queste vetture di grande sostanza, spaziose, robuste e ben costruite come da tradizione Innocenti. Preferibile la IM3, più prestante, dotata di rifiniture più sofisticate e impreziosita dal frontale aristocratico; la J4 ha nella sua semplicità (ma su una base comunque raffinata) uno dei più validi assi nella manica.
Avvistamento degno di lode.
Versione italiana delle Morris e Austin 1100/1300. In Inghilterra, denominata genericamente ADO 16 dalla BMC, fu prodotta anche da Vandenplas, Riley, MG e Wolseley con varianti anche piuttosto lussuose.
La trasferta di Federica comincia a dare buoni frutti