Immagine

Austin Rover Mini 25

austinminimarkino20150528.jpg
Anno 1984 (Markino).

Data: 28/05/2015
Commenti: 8
Visualizzazioni: 2863
Commenti
#1 | time101cv il 28/05/2015 08:28:10
www.targhenere.net/images/003/dscn2116_zpsewqwop6g.jpg
(foto "Markino" )
#2 | Themarcello il 28/05/2015 08:42:49
Bella Mini anniversario,con tutte le decals originali.
E' tenuta veramente bene.
#3 | atae21 il 28/05/2015 08:48:25
Non la ricordavo questa versione! Quelle degli anniversari più recenti sì (già a targhe bianche) ma questa proprio non l'avevo mai vista. Molto carina. evvai
#4 | Total III il 28/05/2015 14:42:36
Versione molto rara, ad edizione limitata, basata sulla Mayfair 998 cm3. Come tutte le Mini m.y. '85 montava le ruote da 12" con relativi codolini in plastica e copricerchi ripresi paro paro dalla poco apprezzata Clubman 1275 GT. Il discorso "Mini Giubileo" è di un certo interesse, per cui mi riservo di effettuare una rigorosa disamina eziologica in serata. Pfft
#5 | puma76 il 28/05/2015 19:12:49
Ahhh, che ricordo adesso, tanti anni fà, ero innamoratissimo della mini, tra le diverse che mi capitarono, una come questa, ce l'aveva una signora e era in vendita, mi sembra solo 40000 Km.. anche se di carrozzeria da rivedere.. ma niente, non riuscii a comprarla maiSad
#6 | Total III il 28/05/2015 22:05:47
Ed eccoci. Smile La prima Mini "celebrativa" venne presentata nel 1979 e si chiamava "1100 Special L.E."
Era basata sulla Mini Special 1100 allestita a partire dal 1976 dalla Leyland belga per supplire alla scomparsa delle apprezzatissime Export Innocenti, notevolmente più prestanti e meglio rifinite delle originali inglesi. Questa Special univa la meccanica della mai gradita Clubman (1100 cm, 48 cv) al corpo vettura della Mini classica, con un allestimento molto curato: gamma colori esclusiva, tetto verniciato a contrasto o rivestito in vinile, cruscotto in legno (come la 1001 Innocenti), volante e rivestimenti tipo Clubman 1275 GT, vetri azzurrati, sedili reclinabili e luci di retro. Venne esportata con buon gradimento in tutti i paesi europei tranne che in Italia (dove imperversavano i "quadrati" di Bertone) e in Gran Bretagna (dove la perfida Leyland continuava a rifilare la brutta Clubman ai ministi albionici).
Ma nel 1979, per dare degna sepoltura -almeno queste erano le intenzioni - alla Mini, la Leyland decise di dare agli appassionati inglesi una versione finale con una dotazione mai vista fino a quel momento su un modello ufficiale inglese, e per far ciò usò come base proprio la Special belga:

www.aronline.co.uk/blogs/wp-content/uploads/2012/08/Mini-1100-Special.jpg

www.aronline.co.uk/blogs/wp-content/uploads/2012/08/Mini-1100-Special-05.jpg

All'esterno faceva scena per gli inediti cerchi in lega con gomme da 165/10, che rendevano necessari i codolini in plastica di derivazione Innocenti. I colori disponibili erano due, entrambi metallizzati, con decals laterali e tetto rivestito in vinile coordinati agli interni (neri o beige) di serie.
All'interno, rivestimenti in tessuto scozzese e similpelle, strumentazione con contagiri ex 1275 GT, volante a due razze ex Innocenti De Tomaso (!!!!), inedita console centrale comprendente orologio analogico, accendisigari, e radio mangianastri con altoparlante.

www.aronline.co.uk/blogs/wp-content/uploads/2012/08/Mini-1100-Special-01.jpg

I 5000 esemplari costruiti, tutti destinati al mercato interno, vanno a ruba in poco tempo e cominciano a far venire qualche dubbio ai vertici della Leyland sulla morte commerciale della Mini.

Infatti, nel 1984, la Mini (ora marchiata Austin Rover) è ancora viva e vegeta, dotata del 998 cm3 "Serie E" a basso consumo derivato dalla Metro e declinata nei tre allestimenti "City E", "HLE" e "Mayfair" (il più completo, con interni in velluto, poggiatesta, vetri azzurrati e contagiri).
Proprio sulla base di quest'ultima viene allestita la "25 Anniversary" (nei mercati di esportazione ribattezzata semplicemente "Mini 25" ).

ranwhenparkeddotnet.files.wordpress.com/2012/04/mini_25.jpg

Estaticamente non si discosta granché dalla Mayfair da cui deriva e di cui riprende lo stile, comprese le ruote da 12" adottate proprio col Model Year 1985. Maggiore cura è destinata all'interno, con rivestimenti esclusivi in velluto grigio antracite con cadenini rossi, cinture di sicurezza rosse, e un bel volante a tre razze con logo "25" rivestito in pelle cucita a mano.
Anche in questo caso, lo stereo mangianastri è fornito di serie.

www.mini-austin.fr/images/mini-25-volant.jpg

www.mini-austin.fr/images/mini-25-interieur.jpg

Nell' Estate 1989 la Mini si trova ad affrontare la boa del trentesimo anno di produzione. Molte cose sono cambiate: ormai la Mini è un classico, tanto da diventare marchio a se (sparisce ogni badge Austin, per quanto ovviamente figuri nei listini ufficiali della marca), e ormai, complice il ritorno di fiamma per gli anni '60, fioccano le versioni speciali celebrative. Così, la Mini recupera certi topoi del passato, quali i cerchi in lega tipo Minilite, il tetto bicolore, e i paraurti cromati.
La riuscita versione celebrativa "Thirty" sfoggiava in grande stile la cara vecchia mascherina a listelli cromati, i cerchi in lega, i codolini e gli specchietti in tinta con la carrozzeria (offerta in nero o in rosso ciliegia, entrambi metallizzati).

www.mini-austin.fr/images/mini-thirty.jpg

Quasi sontuoso l'interno, con rivestimenti esclusivi misto velluto - pelle nera e il bel volante a tre razze rivestito in pelle rosso ciliegia richiamante i cadenini dei sedili.
Completano l'allestimento la raffinata moquette rossa e la cuffia del cambio in pelle nera.

www.boraman.com/mini30/images/mini30_interior.jpg

www.boraman.com/mini30/images/steering_wheel.jpg

Nell'estate 1994 le vendite della Mini riscontrano un successo crescente grazie alla agognata Cooper (1991, diventata Cooper 1.3i nel 1992, con potenza di 61 cv) e alla apprezzatissima British Open Classic (stesso motore ma con 50 cv di potenza), col ritorno del 1275 cm3 in luogo del 998, eliminato in quanto non adeguabile alle moderne norme anti-pollution col relativo obbligo di catalizzatore.
Come di consueto, la Mini del trentacinquesimo giubileo (denominata Classic 35 e riservata ai mercati italiano e francese, mentre la "35" britannica era molto più basica) addensava tutto il meglio della produzione in quel momento: corpo vettura tipo British Open (quindi con tetto apribile elettrico in tela e cerchi in lega Minilite), motore Cooper da 63 cv, cruscotto in radica di noce di derivazione Mini cabriolet con orologio e stereo, e rivestimenti in pelle totale color magnolia. Colore unico, nero antracite metallizzato:

www.ruhrpott-mini-ig.de/files/wikipics/77_668cd_DSCN2823.JPG

digilander.libero.it/superdooper/gigi_3.jpg

E si arriva alla ultima Mini celebrativa, basata sulla versione "definitiva" della utilitaria britannica rivista dalla BMW (dotata di iniezione Multipoint, airbag, cinture con pretensionatore) e denominata "Classic Mini". Le versioni conclusive allestite in attesa della Mini tutta nuova (sic!!!) sono tutte ben curate: Se7en, Cooper, Cooper Sport e Knightsbridge montano tutte interni pregiati, cruscotto in radica o alluminio, vernici metallizzate e cerchi in lega.
Medesimo sfarzo sfoggia la "40th", il cui allestimento comprende i rivestimenti in pelle totale color rosso ciliegia, il volante in pelle bicolore, la plancia rivestita in pelle beige richiamante il pomello del cambio, e con pannello in alluminio anodizzato con strumentazione "tipo Cooper" a sei elementi.
Disponibile, a seconda dei mercati, con ruote da 13" o da 12" e in colore bianco pastello o amaranto metallizzato. In Italia, erano tutte amaranto con ruote da 12" e fendinebbia supplementari di serie.

www.austinminiwebsearch.com/image/40_3.jpg

www.austinminiwebsearch.com/image/40_5.jpg

www.austinminiwebsearch.com/image/40_6.jpg

Quest'ultima versione, complice l'annunciato pensionamento (stavolta definitivo) della Mini, va a ruba nonostante il prezzo non proprio popolare (oltre 23 milioni di lire nel '99) e fu senz'altro l'ultimo fuoco di una vettura che ancora accende gli animi degli appassionati. Smile
#7 | frindel il 29/05/2015 02:35:20
La 40th era il mio sogno proibito a 20 anni e ancora lo è oggi. Ma vai trovane una...
#8 | time101cv il 17/09/2019 09:01:00
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2019/09/img_6682_frabo_tn29366.jpg
(foto "Frabo187" )
Scrivi commento
Per scrivere un commento devi essere registrato