Anche se sono trascorsi lustri, ora come allora mi piacerebbe possederne una come - eccellente - vettura quotidiana.
Plastiche scolorite as usual, ma complessivamente sembra in buono stato.
La tinta bruno cilento, poco frequente, non mi è mai piaciuta gran che.
Da bambino ero talmente abituato a vedere queste, che ci rimasi male quando scoprii sui quattroruote di mio papà che era esistita una prima serie, abbastanza diversa esteticamente. Col senno del poi, decisamente migliore di questa. Tuttavia, come Markino, un esemplare da usare non mi dispiacerebbe, pur non adorando le vere Alfa "coi somari che tirano"
Inizialmente, pensavo fosse una Alfasud Valentino, la tinta inconsueta mi ha ingannato.
Per quanto riguarda l'abitacolo, non ho mai capito perché sulla successiva 33 non era disponibile nemmeno a pagamento il bracciolo posteriore estraibile dal divano.
A me non è mai dispiaciuta questa tinta proprio per la particolarità della stessa, un diversivo rispetto al solito avorio molto diffuso su questa serie, serie della quale non ho mai digerito gran che la mascherina tutta in plastica e neanche tanto i cerchi con coppetta nera plasticosa, ma per il resto è un buon restyling, pur preferendo le serie precedenti, ossia le Super e le L in particolare.
L'esemplare in foto è un discreto conservato adatto tout court all'uso quotidiano.
Per quanto riguarda l'abitacolo, non ho mai capito perché sulla successiva 33 non era disponibile nemmeno a pagamento il bracciolo posteriore estraibile dal divano.
All'epoca, almeno sulle auto medie, il bracciolo posteriore era considerato incompatibile con lo schienale del divano ribaltabile, di serie sulla 33. Mio padre ebbe un'Alfasud SC 5 porte, con divano ribaltabile e dunque priva del bracciolo. Ma la stessa storia valeva anche per altri modelli, nazionali e non.