Al netto delle targhe originali milanesi sembra uscita fuori da un depliánt Innocenti.
Giardinetta molto graziosa, ci tenevano molto a dare un'immagine "chic" a una vettura creata con ben altre intenzioni.

nel colore che più le si addice, bella !

Nei depliant Innocenti le auto avevano targa MI. Lo stabilimento era a Lambrate.

I listelli in legno, che col tempo divennero una leziosità degna di ammirazione da parte dei fan ministi, all'inizio furono duramente criticati dalla stampa dell'epoca - si parla, ovviamente, delle prime Austin Countryman e Morris Mini Traveller del 1960 - che quasi all'unanimità li aveva giudicati inutili e ridondanti, non avendo più la funzione strutturale che ricoprivano nella precedente Traveller su base Morris Minor. Persino il padre della Mini, Sir Alec Issigonis in persona, li ebbe a definire "una dimostrazione di pretenziosità ed ipocrisia".
Così, nel 1962, alle versioni "di legno" la BMC pensò bene di affiancare due versioni decisamente semplificate, e ad un costo sensibilmente inferiore, con carrozzeria interamente di lamiera.
L'offerta distinta venne ripresa successicamente anche dalla Innocenti, e con un certo successo della versione ...lignea presso la clientela femminile di rango elevato.

Stupenda...e con questa tinta è il massimo. Le targhe milanesi poi su di un Innocenti sono il plus(un po' come quelle TO sulle Fiat).

Graziosa e molto intrigante. La preferisco di colore avorio, ma anche in questo verde è molto gradevole.

Me tapino, solo ora mi accorgo di aver scritto una fesseria, leggevo altri commenti dopo una mattinata di duro lavoro: volevo scrivere ben altra frase.

(foto "Markino" )