Fanalini posteriori corretti per la B12, l'ultima delle Aurelia berlina, blandamente ristilizzata nel 1954 e dotata di un propulsore da 2266 cm3 che privilegiava la fluidità nell'erogazione rispetto alle prestazioni, ridotte rispetto alla precedente B22, la più potente della stirpe.
Per la precisione, come in tutte le Aurelia dotate di guida a sinistra, la sigla dovrebbe completarsi con la "S", per marcare la deviazione dallo standard Lancia, ancora fisso sulla guida a destra.
Vettura spettacolare costruita in 2.400 unità circa; le poche sopravvissute hanno ricevuto negli ultimi anni una notevole spinta al rialzo, sull'onda del movimento che ha riguardato quasi tutto ciò che reca quattro ruote vintage e un marchio italiano.
Esemplare ancora sconosciuto, e quindi ancora più gradito, di una delle mie tante vetture di culto.
Pezzo di enorme pregio per collezionisti dal palato fino ... rarissimo incontrarla fuori dalle manifestazioni ... mi pare "blu lancia" , probabilmente interni in panno cammello ... delizioso e sommesso il sussurro del suo V6 da 90cv ...
Stilisticamente e' molto simile alle wolseley dello stesso periodo , usate anche da scotland yard ...
In effetti visualizzando le altre B12 presenti in galleria (potevo farlo prima ) si notano le stesse luci posteriori,dunque corrette.
Sotto ogni B12,tuttavia,e' presente un commento di dubbiosita' riguardo gli stessi fanalini,evidentemente un elemento stilisticamente poco riuscito che secondo me richiama,come dice Roberto,qualche berlina inglese.
Bellissimo avvistamento, tra le vetture più signorili che è possibile incontrare per strada; già all'epoca, era destinata ad una ristretta cerchia di automobilisti, considerando l'elevato prezzo di listino.
Per la precisione, come in tutte le Aurelia dotate di guida a sinistra, la sigla dovrebbe completarsi con la "S", per marcare la deviazione dallo standard Lancia, ancora fisso sulla guida a destra.
Grazie Marco per la precisazione: mi era proprio sfuggito questo non insignificante dettaglio Visto che la versione con guida a sinistra è più rara (anche se non di molto sulla B12), ciò rende il mio avvistamento ancora più fortunato .
Tra l'altro, mi sembra che la B12 sia stata il primo modello italiano a montare i vetri azzurrati...
Queste due fotografie non rendono appieno l'eleganza di questa automobile
Ho avuto modo di apprezzare "in corsa" il frontale della vettura, avendola incrociata per strada al rientro da una gita domenicale. E' stato necessario un rapido dietrofront e un inseguimento urbano durato per alcuni chilometri, per riuscire ad ottenere i due scatti, agevolati dalla complicità di un semaforo rosso .
(foto "gabford" )