"Stupenda, vai a prenderla !"
Questa la mail di S4 quando, verso la fine dello scorso anno, gli inviai il link di questo favoloso esemplare, offerto in vendita da privato in Piemonte ad un prezzo onesto. Il problema era farsi largo nell'elaborazione del budget 2015 di Gruppo che infuriava nel mio ufficio, e così la Flaminia, per la quale sarei stato disposto a fare la pazzia, è finita rapidamente nel giro dei commercianti, a prezzi ovviamente ben differenti rispetto all'annuncio. La ritrovo ad Automotoretrò a Torino (venduta !), poi alla nuova fiera di Verona (Alfa33 ricorderà senz'altro entrambe le circostanze), e, a fine giugno, su una bisarca che sta scaricando un'Abarth 1000 ad un'importante manifestazione emiliana, mentre lei, insieme ad una Coupé Pininfarina verde metallizzato, proseguirà per Roma, acquistate entrambe (così almeno mi ha riferito l'autista del mezzo) da un collezionista locale.
Una delle prime costruite, con una livrea rara e molto gradevole, e una targa meravigliosa: per una Flaminia è difficile pretendere di più, anche se la 2a serie con freni a disco risulterebbe meglio fruibile. A ben vedere, tuttavia, il sottoporta mostrava una discreta fioritura; se avessi colto l'attimo, la spesa non sarebbe finita lì, e non per poco. I dettagli visibili erano comunque in ordine, e gli interni sembravano ben conservati.
Meravigliosa! La Flaminia berlina, insieme alla 2300 lusso della Fiat e alla Maserati quattroporte, sono le berline degli anni 60 di livello alto che preferisco. Questa è del 58, quindi una delle prime con una bellissima targa che mi fa essere curioso sulla sua storia; immagino l'acquisto da parte di una famiglia dell'alta borghesia piemontese.
Anche qui quoto Biturbo, comprese le preferenze sulle berlinone anni Sessanta: oggi abbiamo la Quattroporte moderna che sta avendo successo, ma è solo una parte di quello che c'è da fare per tornare ai fasti di un tempo.
A dir poco fantastica, con tinta bicolore e targhe originali torinesi che qui danno un effetto magico!!!
Quoto Biturbo sul fatto che la Flaminia assieme alla Fiat 2300 e alla Maserati Quattroporte, è la più bella ammiraglia degli anni 60, oltre che una delle Lancia più belle di sempre.
Autovettura che io adoro pazzamente in tutte le sue varianti.
Adesso ricordo! bravo Marco mi hai rinfrescato la memoria. A Torino era esposta a fianco di una Ardea e di una Thema, effettivamente la targa TO 26 mi suggeriva qualcosa, ma non riuscivo più ad inquadrare la circostanza.
Nella foto grande di questa Flaminia berlina 2,5 prima serie sono ben individuabili due particolari riguardanti la fanaleria.
I fari posteriori sono completamente rossi, anche se qui in foto sono decisamente sbiaditi e tendono all'arancione, mentre da nuovi erano di un rosso bello carico; essi raggruppavano gli indicatori di direzione, le luci posteriori e le luci d'arresto.
Solo con l'entrata in vigore del Codice della Strada del 1959 (1° luglio 1959) venne stabilito per tutte le auto obbligatoriamente il colore arancione per le frecce posteriori, ed il rosso per le luci posteriori e gli stop.
Anche le vetture già in circolazione dovettero adeguarsi ed infatti la quasi totalità delle Flaminia prima serie sono ora dotate dei fanali posteriori a due colori, arancioni di sopra e rossi di sotto, come si vede in alcuni altri esemplari fotografati nel ns. sito.
Evidentemente l'esemplare qui in foto non è stato mai adeguato al C.d.S. del 1959.
Poi con la 2,5 seconda serie e con la 2,8 vennero adottati tre colori, collocando al livello più basso le luci bianche della retromarcia, come si vede in altri esemplari fotografati.
L'altra caratteristica particolare è la collocazione degli indicatori di direzione laterali, che qui sono posizionati (in modo ben poco funzionale) verso la parte posteriore della fiancata; se fate caso alla base del deflettore posteriore si vede una lucina rossa circolare che appunto svolge la funzione di freccia laterale.
Sempre con il C.d.S. del 1959 venne imposta la collocazione degli indicatori di direzione laterali nella ben più consona posizione di 3/4 anteriore; infatti nelle Flaminia successive le frecce laterali vennero collocate sul parafango anteriore all'altezza della nervatura che percorre tutta la fiancata, come si vede in altre foto di Flaminia.
Al posto della lucina rossa alla base del deflettore, per tappare il buco che rimaneva nella cromatura, venne collocato un dischetto cromato con uno stemmino in smalto della Lancia.
Questo esmplare, quindi, non è stato adeguato neanche per le frecce laterali, ciò che da un certo punto di vista, secondo me, gli conferisce una patina di ancor maggiore originalità non essendo stato mai modificato per questi due aspetti rispetto a quando uscì dalla fabbrica, pur trovandosi poi a circolare con due elementi della fanaleria non in regola rispetto a quanto in allora prescritto dal C.d.S. del 1959.