Ottimo avvistamento! vi segnalo un altro esemplare targato PV, Rosso Veneziano, che fino a 3 anni fa vedevo occasionalmente ed era in ottime condizioni come l'esemplare pubblicato oggi. Peccato che non l'avevo fotografato.
Mi ricordo la prova confronto di Quattroruote tra la Giulietta e l'Alfetta TD, quest'ultima con il più potente 2.4; per quanto riguarda le prestazioni, entrambe se la cavavano bene.
Sorprendente è dir poco; come già argomentato in passato, non è casuale che le poche vetture a gasolio di grosse dimensioni sopravvissute, diverse dalle solite Mercedes, si trovino quasi esclusivamente nelle regioni meridionali. Ricordo la prova citata da Marco, mi pare che la velocità massima segnata dalla Giulietta fosse pari a 158 km/h, contro i 166 Km/h circa dell'Alfetta 2,4.
Probabilmente estinta, invece, la Giulietta Turbodiesel prima maniera, prodotta in pochi esemplari nel 1983 sulla base del MY '82, con indicatori di direzione anteriori incolori e spoilerino integrato nello scudo, e che trovavo bellissima.
Sopravvissuta che ha del miracoloso, testimonianza preziosa della epopea delle turbodiesel di Arese sviluppate grazie alla VM di Cento, già al tempo all'avanguardia progettuale in Europa. Grazie alla geniale trovata delle testate separate, si riuscì a creare una intera gamma di motori che andavano dal tre cilindri 1.8 della 33 al cinque cilindri 2.5 che equipaggiò la crepuscolare Alfa 6 nel tentativo di rivitalizzarne le sorti.
Benché l'Alfa si facesse vanto dei record mondiali di velocità registrati proprio dalla Giulietta Turbodiesel, questa non era certo capace di prestazioni entusiasmanti: 0/100 in più di 16 secondi e 156 km/h di punta massima, valori peraltro analoghi alla precedente Alfetta con lo stesso propulsore. Per ottenere un brio degno di questo nome si era costretti a far girare il motore in alto, con enorme peggioramento dei consumi, che si mantenevano invece su livelli molto buoni con una guida tranquilla. Un motore ancora "acerbo", insomma: tutt'altra musica il 2.4 montato dalla Alfetta '83, dalle prestazioni quasi sportive e che riusciva a consumare complessivamente meno.
Come tutte le Alfa del tempo, la Giulietta Turbodiesel non costava certo poco, ma l'Alfa riuscì a nobilitarne l'aspetto dotandola dello stesso livello d'equipaggiamento della 1.8 (rispetto alla quale mancavano, chissà per quale ragione, i tergifari).
Altre peculiarità estetiche di questa versione erano il voluminoso terminale di scarico e la strumentazione con scala differente. Questa serie rinunciava al curioso scudo paraurti con spoiler della versione precedente ricordato da Marco, ma presentava una presa d'aria supplementare nella fascia anteriore, soluzione adottata anche nella "leggendaria" Turbodelta.
Roba da non crederci!!! Davvero un colpo a dir poco sensazionale questo di Marcello!!!
Se questo non è l'unica sopravvissuta in tutto lo stivale poco ci manca, dato che ormai saranno come minimo 20 anni che non vedo una Giulietta a gasolio.
Quello che ha ancora più dell'incredibile è che questo esemplare calabrese è in condizioni ottime e pressoché perfette, roba che sulle diesel di una certa età è impossibile da trovare.
Tanti ma tanti complimenti per un avvistamento meritevole a mio modestissimo parere di candidatura alla Targa Nera 2015.
Rarità unica... a differenza di adesso dove le alfa a benzina sono mosche bianche.... una Giulietta turbodiesel è veramente una bella rarità....considerando che sono state quasi tutte spremute fino allo stremo...
Ecco come una Giulietta, pur non essendo una vettura banale, diventa l'avvistamento del giorno. Motore per l'epoca adatto al cofano di un'Alfa, sufficentemente robusto (e questo esemplare direi che ne è la dimostrazione pratica), con distribuzione ad ingranaggi e 82 cv che garantivano prestazioni interessanti. Certo, non avvicinabili a quelle dei motori benzina, ma chi doveva viaggiare, voleva farlo in Alfa e non era il migliore amico di un benzinaio non aveva scelta. Con buona pace dell'ingloriosa resa acustica (anche se non era male, per un motore diesel).
Con buona pace dell'ingloriosa resa acustica (anche se non era male, per un motore diesel).
Ricordo con nostalgia il fischio della turbina in accelerazione, a corredo di una sonorità molto piena.
Per restare nell'universo dei propulsori VM adottati in Alfa, il 3 cilindri della 33 accennato da Total fu invece un disastro, soggetto a rotture e fonte di terribili vibrazioni.
Tornando all'esemplare in foto, considerata l'assoluta rarità, ne auspico ardentemente un futuro collezionistico, che abbia come primo effetto quello di rimuoverlo dalla strada per farlo approdare nella quiete di un garage.
Ahimè, praticamente l'intero frontale deve essere stato trapiantato da una prima serie. Peccatissimo: la vista di tre quarti posteriore era quasi perfetta.
Ultra rara... ne conosco una targhe nere mk2.
La Giulietta TD è un gran mezzo. Meccanica uguale alla 75 2.0 TD che posseggo, solo che quest'ultima montava anche l'intercooler che, tra l'altro, aumentava la potenza del VM da 1995cc a 95cv
