Da nuova costava uno sproposito. Consumi di carburante proibitivi, finiture non al top ed affidabilità quantomeno scarsa sono tutti elementi che, uniti ad un valore economico (da usata) modesto, hanno sancito la "morte" di un buon numero di esemplari.
Quello in foto è bellissimo, in un colore molto vistoso che, unito alle targhe nere, delinea un quadro d'eccezione.
La targa dell'elettrodomestico a fianco non è oscurata.

Versione esclusiva, dotata di doppio intercooler che conferisce, se non ricordo male, circa 25 CV di potenza supplementare.
Bell'avvistamento

Io Max non direi...le Maserati e in particolare la Biturbo, se non altro per il fatto di essere italiane, sono sempre state piuttosto abbordabili, se paragonate a parità di prestazioni.
Questo rosso che viene fuori dalla foto mi sembra parecchio scarico rispetto all'originale

Quando vedo una Biturbo, per me è sempre un'emozione, anche se preferisco le normali...
Chissà se questa aveva gli interni Missoni o in pelle..
Ottimo avvistamento

Rarità estrema, ricordo come fosse ieri il giudizio di 4R alla voce accelerazione: scatto rabbioso!

Ha quel tanto di "selvaggio"che, unito al design italiano, ne fanno un bellissimo modello per i miei gusti.
Una nota sulle tendine al lunotto: ma negli anni '80 le usavano ancora? O è qualche nostalgico che le ha montate, magari perché avute anni prima?
P.S: si vede la targa della Classe A sulla sinistra.

Le tendine negli anni 80 andavano di gran moda.

Personalmente l'ho sempre trovata molto bella questa vettura, da parecchi bistrattata, specie dagli amanti delle supercar.
Splendido questo esemplare con doppio intercooler.

Le tendine erano previste nella Biturbo, anche la mia le aveva...

Il rosso dell'auto non è sbiadito, è il mio telefono che fa foto del c..zo

Per quel che riguarda l'affidabilità le prime versioni s come queita godevano già di parecchie migliorie rispetto ai primi esemplari. E se usate con rispetto non avevano grossi problemi, a parte la cronica difficoltà di avviamento a caldo e consumi alti.

Non ho mai visto dal vero una s italiana con gli interni Missoni e anche questa, a giudicare dalla doppia colorazione del poggiatesta, non fa eccezione. L'interno in pelle faceva parte, insieme all'aria condizionata ed altre cose minori, di quel pacchetto di accessori cosiddetti "obbligatori", che venivano comunque montati e facevano lievitare il prezzo finale, pur a fronte di un listino base invitante.