La targa è "MI 3L"


(foto "Alfa33" )

Linea piuttosto pesante. Non mi dice granché.

Anche questa proviene dal periodo dei doppi fari sovrapposti di cui si parlava nei giorni scorsi: infatti è un modello del '66

La gita nella cittadina termale ha portato buoni frutti, Marco
Questo esemplare, dotato di un propulsore di 6,6 lt., era in vendita qualche anno fa presso un noto operatore commerciale bresciano, e ben rappresenta la fase di gigantismo che ha attraversato la produzione automobilistica statunitense tra la 2a metà degli anni '60 e la 1a metà degli anni '70, anche in vetture a vocazione media come erano, per definizione, le Pontiac, collocate un gradino sopra le Chevrolet nella scala gerarchica della produzione GM, sebbene non fossero infrequenti le "invasioni di campo" negli altri marchi tramite le "ali estreme" della gamma. Nella realtà, infatti, le versioni meglio equipaggiate della Bonneville potevano tranquillamente entrare in concorrenza con le raffinate Oldsmobile, sebbene negli Stati Uniti esistesse una buona dose di affezione al brand, un po' come accadeva e tuttora accade in Europa.
Quanto ai fari sovrapposti, dei quali, come ben ricorda Gabriele, tratteggiavo pochi giorni fa l'effimera e tutto sommato infelice stagione, devo dire che sulle Pontiac (per i MY '65-'67) trovano posto con esiti migliori che su Cadillac o Ford/Mercury, probabilmente grazie al disegno relativamente leggero della calandra; un po' tormentata la coda di questo MY '66, per via della disarmonica conclusione delle creste sulla fiancata, che sembrano quasi incassare la fanaleria. Preferibili, dal mio punto di vista, i MY '65-'67, per restare, appunto, a quelli contraddistinti dai fari anteriori a sviluppo verticale.
Non esaltante, infine, il bianco: qui vedo bene il rosso, il giallo chiaro, o alcune splendide tinte metallizzate.

Conosco personalmente a chi appartiene l'auto
È di una mia carissima e storica amica...