Bello scatto che mette in risalto la linea tondeggiante e ribassata della 190 SL, nata sulla scia della stratosferica 300 SL da un'intuizione del solito Max Hoffman, celebre e geniale importatore per gli Stati Uniti di marchi europei di pregio.
L'accostamento carrozzeria argento/interni rossi è piuttosto frequente, oltre che molto gradevole, impreziosito dal contrasto con il grosso volante bianco-avorio.
Venduta in Italia anche da nuova, inevitabilmente in piccoli quantitativi; qualcuna è sopravvissuta con targhe originali o di poco successive. Gli esemplari importati in tempi "sospetti" sono invece numerosi, forse troppo nonostante i prezzi salati, e rischiano di essere indice di confusione o sovrapposizione tra passione per il motorismo storico e mero effetto-moda.

Una delle mie "decappottabili" preferite, dalla linea immortale, qui valorizzata dalla livrea argento. Non sono rare nei raduni e nelle gare di regolarità di un certo livello.

Addirittura fu presentata in anteprima al salone internazionale di New York del '54, aspetto che, senza conoscere la genesi del modello, può apparire quasi bizzarro per quella che è comunque un'icona dell'automobilismo europeo.
Hoffman, ad ogni modo, aveva una tale empatia verso la clientela statunitense da indurlo persino a modificare opportunamente il suo nome (Maximilian Edwin Hoffmann), rendendolo più adatto - parole sue - "ad un commerciante di automobili esotiche a New York" .

Pur avendo il cuore ardente per la stella la 190 non mi riscalda