Icona del lusso anni 80,univa le doti proverbiali di robustezza ed affidabilita' della casa svedese con un'immagine sapientemente bilanciata tra benessere americaneggiante e tecnologia europea.
Per molti fu l'uovo di colombo,compreso un mio zio che al momento della decisione della mia famiglia sull'acquisto di una "ammiraglia" turbodiesel tenne le parti della 740.
Troppo tardi:mio padre,un giorno a pranzo,si fece uscire la parola "Thema"...
Ai tempi ho viaggiato diverse volte da passeggero su una 760 TD prima serie antracite ... confortevole e lussuosa aveva grande appeal ... la gente per strada si girava a guardarla come fosse un "ufo" ...
Beh Marcello740, non sarebbe suonato bene
Se le italiane sono eleganti, le francesi originali, le tedesche razionali, trovo che le svedesi siano senza tempo. (Vedi anche Saab )
Ps: naturalmente ha il tettuccio apribile.
A parte l'originalità della linea, che mi è sempre piaciuta, la combinazione motore diesel, 6 cilindri, inferiore a 2500 cc, da acquirente, mi avrebbe conquistato..
Una vettura certamente rara e interessante, ma che fatico ad associare alla piacevolezza estetica. (cit.)
Personalmente la definirei un dissennato sconquasso di linee, volumi e proporzioni, al di là delle indubbie qualità meccaniche.
Come Bob, anch'io ho un ricordo diretto delle sensazioni suscitate dalla vista di una delle prime "760" TD, ai tempi delle vacanze estive nel Monferrato. Un giovane benestante di un paese vicino ne possedeva un esemplare verde metallizzato, con il quale risaliva quasi ogni sera i pendii del mio borgo; noi adolescenti, radunati come da tradizione presso le logge di un vecchio edificio pubblico, posto alla confluenza di strade del primo "girone" arroccato sulla collina, seguivamo con sguardo ammirato l'incedere di quella mastodontica vettura su per la salita, con il potente 6 cilindri che girava rotondo.
Marcello ha ben tratteggiato lo spirito a cui era informata l'ammiraglia di Goteborg, e la sorella "economica", seguita a breve. L'eccezionale qualità Volvo ricevette un involucro decisamente sconcertante per il pubblico europeo, che non pochi utenti probabilmente accettarono solo in virtù della notevole sensazione di opulenza che comunque ne derivava, e della solidità e sicurezza oramai graniticamente associate nell'immaginario al marchio, la cui eccellenza si riflettava anche in molte componenti meccaniche (come sterzo e cambio). Il mercato americano, presso il quale le Volvo godevano da tempo di una crescente nicchia, soprattutto presso una clientela urbana di orientamento "liberal", era decisamente più predisposto ad accoglierne le suggestioni stilistiche, in particolare le linee squadrate e il taglio quasi verticale del lunotto e della coda.
Da grande amante delle vetture italiane, non esito a includere le "740" e "760" tra le mie icone automobilistiche degli anni '80
Autovettura con una linea senza tempo e una robustezza proverbiale che mi è sempre piaciuta molto.
Una identica anche nella motorizzazione diesel ce l'aveva un mio parente e ricordo che internamente era un vero e proprio salotto, spazioso, confortevole e con finiture di livello regale: si viaggiava divinamente.
Questa in foto pare godere ottima salute e non sembra neanche tanto sfruttata.
La targa bolognese è un plus, visto che Volvo Italia si trova proprio nel capoluogo emiliano....la 740 è a mio parere una delle Volvo migliori, anche se l'ambirei TD o Turbo benzina.
Quasi ogni giorno vedo un esemplare che gira in città, fa ancora un certo effetto per l'estetica molto particolare; modello abbastanza diffuso all'epoca dalle mie parti, quasi sempre di colore grigio chiaro metallizzato e per quanto riguarda le versioni a gasolio, spesso con la fanaleria e la targa annerita dal fumo.
sto per recuperare un 760 td dell 89 fermo da 10 anni con fari americani quadrupli, senza lavafari, con targhe originali ma forse per le penali salate dovrò salutarle
(cit.)
(foto "Biturbo83" )