Qui si va Oltre i confini della realtà
Berlina Francese che , come al solito essendo un Bastian Cuntrari, ho sempre ritenuta meravigliosa, insieme alla sorella 30 a sei cilindri, ricordo che le riviste di settore dei primi anni 80 attribuirono alla 20-30 e alla 14 una parte di colpa per i malmessi e rischiosi fatturati della Regìe ......e io allora non ne capivo il motivo.
Oggi comprendo che alcune linee meno classiche e un po piu azzardate alla stragrande maggioranza degli utenti , fecero un po paura e così si continuò ad acquistare le solite berline facendo diventare autentiche mosche bianche auto come la nostra R 20 di oggi. Certo che la praticità d'uso del grande portellone posteriore è assai moderno ed attuale, arricchito dalla vetrofania F1 che però mi pare successivo.
Bello esemplare e colore e complimenti all'avvistatore
Parcheggio del cinema, abbiamo deciso di andare a vedere "Suburra". La mia ragazza, accanto a me fa"Ale, guarda che macchina strana"! Mi giro, la noto, e momenti tampono quella davanti a me. Quando siamo andati via, era rimasta l'unica parcheggiata nella via. Eppure è in condizioni perfette. Credo sia il mio avvistamento migliore, dopo la R5 con le targhe quadre.
L'ultima "TS 2 Litres" (per ovvie ragioni, la 2.2 litres da noi non veniva importata) la avvistai ai tempi del ginnasio, ormai 20 anni fa. Era grigia e in perfette condizioni, da ben noto adoratore di berline francesi questa vettura rappresentava uno dei miei bengodi personali.
Motore piuttosto brillante (106 cv), comportamento stradale sicuro ed equilibrato, spazio a bordo abbondante - i sedili, comodissimi, erano quasi identici a quelli della ammiraglia R30 - e buona dotazione di accessori di serie, comprendente fra le altre cose: vetri elettrici anteriori, tergilunotto, poggiatesta, contagiri, quinta marcia, cinture di sicurezza anteriori e fari allo iodio.
In Italia fu capita solo da pochi "pasdaran" della marca: per tutt gli altri, era inconcepibile una berlina di quella categoria col portellone (discorso che nel caso della R30 assumeva i contorni del sacrilegio..)
BUE, mi sa che oggi il colpo apoplettico lo abbiamo rischiato in due
Penso che la erede Vel Satis ha avuto le stesse considerazioni negative sulla carozzeria 2 volumi col portellone: un vero peccato, perchè quest'ultima mi sfrigolerebbe non poco allestita 3.0 v6 full optional col tetto apribile, magari una delle ultime avendo avuto le prime serie diversi problemi di elettronica in comune con altri modelli della Losanga coetanei
Se è 2.0 è in versione "TS". La "TL" era col 1647cc. della vecchia R16. Una delle mie auto preferite nella forma ma non nella sostanza. Nel senso che, dopo la Tagora, prima o poi arriverò a comprarmi una R30 TX che di fatto ha la stessa linea della R20 ma con la meccanica più importante. Questa in foto, del 1979, ha ancora la vecchia plancia lineare con gli strumenti circolari allineati. Naturalmente, da buona francese, già equipaggiata con i vetri elettrici anteriori, la chiusura centralizzata e il servosterzo.
Non ricordo di aver visto un esemplare in giro negli ultimi 20 anni, nemmeno in Francia.
Qua in Italia è ormai introvabile anche la più recente Safrane.
sicuri che ha 5 marce?
il motore dovrebbe essere il PRV che sulla cx athena aveva 5 marce ed era disposto trasversalmente mentre su questa è longitudinale e a memoria ha 4 marce.
quella che stavo comprando a Moulhouse 2 anni fa(mi hanno portato via di peso prima di tirare fuori i soldi) era identica a questa come modello ed aveva 4M+RM.
ma era giallo/dorato.
In Francia no, ma in Italia la 5a marcia era offerta di serie sulla TS 2 Litres (mentre la 1.6 manteneva il cambio a quattro velocità). Generalmente le francesi per il mercato italiano erano più ricche di quelle destinate al mercato interno, cosa che succedeva spesso con le Citroën.
Errata corrige, la potenza dichiarata per la TS era di 109 cv a 5500 giri, per una velocità massima dichiarata di 171 km/h.
Rarità pazzesca!!! Dalle mie parti l'ultima la vidi ai tempi delle elementari e ricordo che era grigio chiaro metallizzato e se non ricordo male targato FG 23 o roba simile.
Ottimamente conservato e di una splendida tinta questo esemplare, con tanto di vetrofanie dell'epoca.
Mi è sempre piaciuta molto questa vettura d'oltralpe già molto rara ai tempi e che per l'epoca aveva una linea molto moderna e quasi avveniristica(sebbene la precedente R16 nel 1965 era lo era propriamente....avveniristica).
La R20 in versione 2.0 TS, ossia con motorizzazione da 109 cv, fu prodotta all'inizio degli anni 80 anche in Romania con marchio Dacia e denominata "Dacia 2000" e fu l'auto del dittatore rumeno Nicolae Ceaușescu, il quale fu proprio lui a volerla produrre nella sua terra e su marchio Dacia.
Peraltro io un po' di tempo fa ho acquistato un modellino proprio di Dacia 2000(alias Renault 20 TS)di un bel colore blu elettrico.
W "Suburra" e W la ragazza del Bue Forse l'ho scritto in un'altra occasione, ma non ne vedo una dal vivo dai primi anni '90... Chissà perché, le poche R20 che ho visto erano tutte di questo colore o tutt'al più grigie. Nemmeno io sapevo dell'esistenza della Dacia 2000...
Ricordavo vagamente qualcosa riguardo questa storia della dacia 2000, grazie per aver rispolverato la storia. Se non erro anche la R12 aveva la sua corrispondente nella dacia 1310 e la R8 nella 1100...poi chissà quante altre
Davvero una rarità assoluta, e al tempo stesso un piacevolissimo ricordo dei miei viaggi di infanzia in Francia con i genitori. L'unica che conosco di persona, purtroppo abbandonata, è comunque già presente in queste pagine (con targa VT)
Berlina Francese che , come al solito essendo un Bastian Cuntrari, ho sempre ritenuta meravigliosa, insieme alla sorella 30 a sei cilindri, ricordo che le riviste di settore dei primi anni 80 attribuirono alla 20-30 e alla 14 una parte di colpa per i malmessi e rischiosi fatturati della Regìe ......e io allora non ne capivo il motivo.
Oggi comprendo che alcune linee meno classiche e un po piu azzardate alla stragrande maggioranza degli utenti , fecero un po paura e così si continuò ad acquistare le solite berline facendo diventare autentiche mosche bianche auto come la nostra R 20 di oggi. Certo che la praticità d'uso del grande portellone posteriore è assai moderno ed attuale, arricchito dalla vetrofania F1 che però mi pare successivo.
Bello esemplare e colore e complimenti all'avvistatore