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Citroen GSA Special Break

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Anno 1984 (FeDeesse).

Data: 23/01/2016
Commenti: 12
Visualizzazioni: 1522
Commenti
#1 | Themarcello il 23/01/2016 10:18:16
Spettacolare rarita' del giorno.
#2 | oinotna il 23/01/2016 10:34:52
La BX era già alle porte.... Ma si vede che questa era stata acquistata per durare nel tempo!
#3 | Biturbo83 il 23/01/2016 10:46:54
Stupenda in tutto e per tutto!
La GS che vorrei avere...
#4 | polar il 23/01/2016 11:29:49
Anch'io, un modello anni 70 sarebbe il mio sogno...ma immagino che non sia di facile manutenzione
#5 | bob91180 il 23/01/2016 12:16:38
Mai visti i cerchi in lega su una gs ...
#6 | mariano il 23/01/2016 12:33:28
Spettacolare,secondo me meritava la copertina. Grin
E' la prima GSA Break del sito se non sbaglio,auto che comunque mi piace tantissimo per la rarità e per la linea,complimentissimi all'avvistatore. claps
#7 | Alfa33 il 23/01/2016 15:15:18
Sono pochissime le GSA Break che ho visto dal vivo, sicuramente sarà nelle mani di un intenditore.
#8 | atae21 il 23/01/2016 15:44:19
I cerchi in lega erano di serie sulla "GS X". Qui, forse per gomme invernali, ne mancano due. Di questa vettura mi ha sempre incuriosito il lunotto che non terminava il suo design come tutte le altre familiari ma andava, chissà per quale motivo, ad incurvarsi in alto e finire orizzontale parallelo al tetto.
#9 | Total III il 23/01/2016 17:10:56
Ai tempi piuttosto apprezzata, oggi vera mosca bianca, la GSA Spècial in configurazione break venne introdotta nell'estate del 1982 contemporaneamente alla berlina, dalla quale riprendeva in toto l'allestimento francescano (era priva financo di orologio, accendisigari, poggiatesta) e il motore 1124 della GS Spècial con cambio a quattro velocità. L'annp successivo il motore passò a 1,3 litri con cambio a cinque marce optional e l'allestimento venne integrato da moquette, accendisigari e orologio analogico, mentre i poggiatesta restavano ottenibili come accessorio.
Intelligentemente, come su tutte le break Citroën, erano montati di serie il tergilunotto e lo specchietto destro.
Cerchi in llega di quel disegno erano proposti come optional sulle GSA X3 e Pallas dopo il 1980. Si tratta oggi di una discreta rarità, al pari di questa vettura assai particolare.
Infatti, dopo la tanto reclamata adozione del portellone anche sulla berlina, certamente veniva meno una delle principali ragioni d'esistere della GS Break. Che, invece, fu aggiornata con un investimento minimo (i più attenti noteranno facilmente che persino i fanali posteriori erano mutuati dalla GS senza cambiamento alcuno, al pari della striscia satinata del baule che arrivò fino a fine produzione) per continuare ad offrire, ai soliti irriducibili, una tuttofare dalle dimensioni compatte ma dalla grande capacità di carico, potendo contare inoltre sulle magiche sospensioni che garantivano assetto costante indipendentemente dal peso della vettura.
Fra il 1981 e il 1984 non erano molte le concorrenti dirette di questa vettura (giusto Ford Escort e Opel Kadett erano valide alternative, sicuramente meno sofisticate ma dotate di una gamma motori più ampia), in Italia si poteva contare giusto sulla ormai antiquata 127 Panorama di costruzione estera, la cui versione Diesel continuava ad ogni modo a raccogliere i suoi proseliti.
#10 | 1600 GT il 23/01/2016 18:02:55
Ormai introvabile la Break, devo dire molto gradevole al pari della berlina di derivazione.
Anche a me piacerebbe molto possederne una, in particolare una prima serie 1220 cm3, magari una Special o una più pregiata Pallas. Berlina o break non fa differenza.
#11 | IL BUE il 24/01/2016 22:05:04
Non riesco a digerire la Gsa. Un pò come la Gtv o l'ultima serie della 132, trovo la plastica davvero incompatibile con la linea di questo modello.
#12 | FeDeesse il 26/01/2016 19:43:34
io la penso come il bue, ma devo dire che fra le centinaia di auto inutili che ho visto quella settimana, l'avvistamento in questione sale al primo posto in fatto di gradimento.
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