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NSU Ro80

nsuro80minitre20160430.jpg
Anno 1969 (Minitre).

Data: 30/04/2016
Commenti: 30
Visualizzazioni: 2723
Commenti
#1 | time101cv il 30/04/2016 09:46:59
www.targhenere.net/images/006/NSU%20RO80-2_zpszavpzdpu.jpg
(foto "Minitre" )
#2 | Biturbo83 il 30/04/2016 09:53:55
Avveniristica e anticonvenzionale...bell'avvistamento!
#3 | Mc 127 il 30/04/2016 10:04:53
Fra i modelli più innovativi dell'epoca. Molto bella e impreziosita dalla quadrotta d'origine.
#4 | atae21 il 30/04/2016 10:16:59
Ancora oggi guardandola non ci si crede che sia nata negli anni 60, quando le auto avevano tagli netti, fiancate squadrate, gocciolatoi sul tetto... Questa, piace o no, era avanti almeno di 10 anni. E se aggiungiamo la meccanica innovativa e anticonvenzionale, capiamo lo scetticismo della gente all'epoca. Poi la NSU è stata assorbita dal gruppo VW/Audi ed è sparita...
#5 | vivi61 il 30/04/2016 10:26:16
Bella e avveniristica come è stato detto,l'unico problema era la scarsissima affidabilità del motore Wankel,esiste un aneddoto a riguardo della Ro 80,pare che i pochi possessori di questa vettura quando incrociavano si salutassero indicando con le dita il numero di motori che avevano dovuto sostituire,cosiderando che tutto questo spesso avveniva con la macchina ancora in garanzia ecco che la NSU si è avviata al fallimento,rilevata poi dal gruppo VW,comunque resta sempre un bell'esempio coraggioso di auto moderna e tecnologicamente avanti di una ventina d'anni e complimenti al proprietario che magari tra mille traversie l'ha portata sana e integra fino ad oggi.
#6 | Mc 127 il 30/04/2016 10:26:22
Oltre al motore rotativo, "la signora" poteva vantare sospensioni indipendenti e quattro freni a disco, su un'ammiraglia a trazione anteriore da oltre 180 all'ora.
#7 | polar il 30/04/2016 10:29:59
Meraviglia! Purtroppo posso dire di averla ammirata solo in Amore mio aiutami, con Alberto Sordi al volante...
Color "passato di verdure" tutto sommato gradevole ma che oggi nessuno vorrebbe sulla propria berlina
#8 | Transaxle73 il 30/04/2016 10:51:30
Stupenda, anti convenzionale, avveniristica ma anche sfortunata. Rincuora il fatto che almeno il suo pianale fu riutilizzato da VW per costruirci sopra la sua prima trazione anteriore, la K70, che tra l'altro mi piace moltissimo.
#9 | IL BUE il 30/04/2016 11:32:50
Una delle poche auto che non ho mai visto dal vivo. Fantastica
#10 | Rover213 il 30/04/2016 11:38:20
Non ci posso credere... Pensavo che di Ro80 non ne esistessero più Shock Avvistamento megagalattico! Per quel che mi riguarda è senz'altro uno dei più interessanti degli ultimi tempi, complimentoni all'avvistatore ma sopratutto al proprietario di tale meraviglia Smile
#11 | Uno Turbo D il 30/04/2016 13:02:02
Incredibile, c'è tutto in questo esemplare: targhe originali, condizioni eccellenti, tinta "tedesca" che ne risalta le forme modernissime per una vettura che vira verso i 50. Mi chiedo solo se il proprietario attuale sia il primo o qualche appassionato.
#12 | gio65pi il 30/04/2016 13:05:55
Bellissima!!! innovativa e troppo avanti coi tempi: protagonista sfortunata di un progetto che nel bene e nel male ha segnato una pagina importante nella storia automobilistica.
Una Ro80 avvistata vale 10000 dei "Soliti Modelli": supercomplimenti a Minitre e al proprietario che cura questa mosca bianca eccezionale.
#13 | S4 il 30/04/2016 15:00:36
Avvistamento stratosferico, parcheggiata come un'autovettura qualsiasi. Shock
#14 | Alfa33 il 30/04/2016 15:16:52
Molto interessante; ho visto un esemplare ad una mostra scambio la scorsa settimana, insieme e varie Prinz, devo dire che la Ro80 ha un notevole impatto estetico ed ha anche un abitacolo più grande di quanto ricordavo.
#15 | Astrale il 30/04/2016 15:52:26
E' vero il colore non le dona ,ma pazienza........essendo io un bastian cuntrari (Ad eccezione degli iscritti a TN) questa bella macchina mi fà battere forte il cuore , un paio d'anni fà presso un concessionario della mia zona ne ritirarono una bianca anch'essa del '69; inutile dire che il salonista vedendo che si trattava di un meraviglioso conservato ci vide un bell'assegno in bianco e alle mie richieste sparò giù secco........
#16 | gabford il 30/04/2016 16:59:13
In virtù della sua carica innovativa e della sua sfortunata carriera, la Ro80 troverebbe senz'altro posto nel mio garage virtuale, occupato, per il resto, principalmente da modelli posseduti in famiglia.
Dal punto di vista del design anticipa temi rivisti poi nei primi anni '80 (in particolare sull'Audi 100). Quanto ai problemi di affidabilità, questi erano stati risolti in gran parte già nel 1970, ma ormai i buoi (...o i cavalli Pfft) erano scappati dalla stalla...
Certo c'erano tinte migliori rispetto a questo verde Padma, ma, nel caso specifico, considerando le condizioni di questo esemplare e la presenza delle targhe originali, non andrei tanto per il sottile Grin
#17 | 1600 GT il 30/04/2016 18:02:02
Spettacolare rarità. La Ro80 mi è sempre piaciuta molto, avveniristica per essere un auto presentata nel 1967, e ancora oggi molto originale e moderna. Convengo con chi afferma che meritava più fortuna.
Molto bello questo esemplare e anche la tinta le sta bene. Se non erro fu anche auto dell'anno 1968.
#18 | oinotna il 30/04/2016 18:35:30
Spettacoloooo
#19 | Markino il 30/04/2016 19:30:37
Esemplare spettacolare, che spicca per l'appartenenza alla serie più anziana (e più problematica), per la targa d'origine, e, per quanto mi riguarda, anche per la tinta.
La sua diffusione sul nostro territorio fu limitata, oltre che dalla motorizzazione sperimentale, anche dal prezzo elevato, paragonabile a quello di una vettura ben più affidabile e ugualmente avanzata sul piano tecnologico (anche se con gli ovvi distinguo) come la Citroen "DS 21" Pallas, e ben superiore a quello delle Alfa Romeo "1750" e poi "2000"; l'apprezzatissima FIAT "125 S" costava quasi la metà. Le vendite, nei periodi migliori, furono pari a poche decine di unità al mese, una dinamica che si specchia nella modesta produzione complessiva: quasi 38mila esemplari in un ciclo di 9 anni.
Le unità sopravvissute - ce ne sono, ce ne sono - si fanno oggi ammirare anzitutto per la linea molto riuscita, pulita, snella (da notare il passo lungo, a beneficio dello spazio interno) ed aerodinamica, che, come già osservato, si fatica ad associare ad un'auto progettata 50 anni fa. Con poche modifiche, la Ro 80 potrebbe essere facilmente etichettata con gli anni '80.
Alla recente fiera di Novegro, citata da Alfa33, erano presenti un paio di esemplari, uno dei quali avorio chiaro, con targhe europee, e uno azzurro metallizzato con magnifiche targhe quadre del 1974 MI V5.
#20 | Marlon il 30/04/2016 19:42:37
Con l'occasione posto un esemplare dello stesso anno e stessa tinta, trovato qualche settimana fa ad una mostra scambio. Le condizioni erano così così, davano l'idea di un mezzo fermo da parecchio tempo...

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#21 | etilico il 30/04/2016 21:14:24
Superate le dovute osservazioni fin qui esposte, mi soffermo su una ulteriore singolarità, che non ricordo su altre auto di serie, della Ro 80. La parte bassa dello sportello posteriore non asseconda l'andamento del relativo passaruota, come da prassi consolidata, anzi, essendo questo ben distante, tende verso di esso con un taglio obliquo evidenziando un passo sorprendente non solo per l'epoca ma anche per gli standard attuali. Considerato il passo di 2,86 metri - superiore di 3 cm a quello di una BMW E32, immagino che l'abitabilità sia eccezionale.
#22 | atae21 il 30/04/2016 22:31:47
Detto e ribadita la sua avanguardia, sull'estrema rarità avrei qualche dubbio in quanto ad una media di ogni tre/quattro mostre-scambio o raduni, una mi capita di vederla. Sarà che qui dalle mie parti c'è il registro NSU Italia ma non è per me una visione così inconsueta. Molto più rara, per dire, la VW K70.
#23 | FeDeesse il 30/04/2016 22:32:25
ogni volta che ne vedo una ...sbrocco totalmente.
certo...questo verde non mi fa impazzire...meglio blu o grigia (my opinionCool
#24 | TanteUno il 30/04/2016 23:04:42
Markino "confronta" questa Ro80 con Alfa 1750, Fiat 125 e Citroën DS, etilico alla BMW E32 (la serie 7 del 1987 per chi - come me - fa fatica a ricordarsi l'abbinamento tra codice e nomi commerciali).

Questo accostamento mi ha fatto ragionare sulle misure. La Fiat 125 era lunga 422 cm (ben 20 più della 124 che nel mio immaginario - evidentemente fallace - è lunga uguale), l'Alfa 1750 misurava 439 (cioè solo 4 in più della Fiat Tipo 2 volumi presentata quest'anno). E dire che sia l'una che l'altra erano già auto di un certo livello...

Con un simile parco auto, quanto dovevano sembrare enormi la Ro80 e la DS, con i loro 4,80 m (più o meno)?
#25 | dedo2000 il 01/05/2016 00:35:08
La splendida, complessa e modernissima linea é opera di Claus Luthe, autore di diverse bellissime BMW, come la 850.
#26 | deltago92 il 01/05/2016 19:33:13
Ho letto tempo fa sulle solite riviste che la Ro80 aveva un'altra particolarità: la frizione si azionava premendo in basso la leva del cambio e non schiacciando il pedale come su tutte le altre auto.
#27 | screanzato il 02/05/2016 11:43:44
Da bambino, nel mio continuo peregrinare da un'auto all'altra,per leggerne il fondo scala del tachimetro,e così determinarne la velocità massima (almeno nel mio immaginario)mi capitò ,anche nel mio paese ,di incontrarne una,di cui ,però non ricordo il cruscutto.Solo dopo qualche anno,già più grandicello,leggendo un manuale sulla meccanica ,compresi della finezza tecnica e complessità costruttiva del motore Wankel
#28 | Ciccio70SX-FireLX il 02/05/2016 21:13:32
Bellissime!!! Mi è sempre piaciuta, bellissima la linea.
#29 | Rover213 il 14/07/2022 11:01:34
Su YouTube ho trovato un video relativo ad un esemplare analogo per tinta, anno e (apparente) localizzazione geografica, tanto che credevo fosse lo stesso esemplare.
Una interessante testimonianza relativa ad un'auto così bella e particolare. L'esemplare del video risulta, fortunatamente, ancora a bollo.

https://youtu.be/...
#30 | sir alec il 11/10/2023 19:18:16
Una delle auto mai viste dal vivo che più mi piacerebbe avvistare (e, naturalmente, fotografare, per farla in qualche modo mia), per il suo carattere innovativo (forse troppo) e per l'immeritata sfortuna. Fin qui l'ho ammirata solo al cinema: non solo il citato esemplare sordiano, ma anche quello (ben più sfortunato) distrutto a mazzate nel film "Squadra antimafia". Il Museo Nicolis di Villafranca Veronese ne ospita, meritoriamente, una argento.
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