Miiizzicaaa ... avvistamento ultra-stratosferico ...
Esemplare veramente da fiaba ... con questa nel '46 si viaggiava meglio che sulla topolino amaranto ...
Io lo proporrei come avvistamento dell'anno 2016!
Non riesco a immaginare lo stupore di un italiano alla fine degli anni Quaranta nel vedere una bestia (per i tempi) del genere destreggiarsi nelle nostre strade rovinate dall'ultimo conflitto. Un pò di dati tecnici?
E pensare che l'ho beccata per caso, perchè non passo mai per quella via, per rincasare. Ringraziate la 2cv del76 pubblicata qualche giorno fa, che avevo avvistato da lontano!
Incredibile cosa circola ancora per le nostre strade a insaputa dei tanti. Chi l'avrebbe mai detto che è dal 1946 che questa è registrata negli archivi del nostro PRA ed è ancora viva e vegeta?? Pazzesco. Che poi non è targata Roma o Milano; la città e la provincia di Vercelli non è che fossero così grandi o "internazionali".
Stupore Già la Clipper era la "America's No. 1 Glamour Car", ma questo esemplare appartiene addirittura alla sontuosa versione Super 8 Club Sedan.
Su questo allestimento, il motore è un 8 cilindri in linea da 5,8 litri per 165 CV.
Se non sbaglio e apparsa su una nota rivista italiana nei primi anni 2000 e apparteneva al Conte Trossi...
Ecco qua un articoletto ancora reperibile in rete :
http://ruoteclass...-fantasma/
Alessandro, che dirti, mi hai fatto un regalo immenso
Accennai a questo straordinario esemplare, appunto quello trattato una quindicina d'anni fa da Ruoteclassiche, in un mio commento su un'altra Clipper con targa romana del 1951, ma non avevo sinora la più pallida idea di dove fosse finito dopo che era stato venduto all'asta presso il noto operatore commerciale bresciano Luzzago. In tutta franchezza, davo per scontato che, considerata la notevole rarità del modello, e la sua conseguente appetibilità a livello internazionale (a cominciare proprio dagli Stati Uniti), quest'auto avesse varcato i confini nazionali. Con enorme stupore, la ritrovo invece nelle zone di caccia del BUE, circostanza che mi suggerisce un nome per il possibile predatore, un grandissimo cultore di vetture americane degli anni '40 e primi '50, che dispone di ingenti risorse economiche.
Per me, uno degli avvistamenti più sensazionali mai comparsi su questo sito: il magnifico scatto che ritrae la Packard proietatta in marcia con la sua caratteristica sagoma rievoca certi disegni pubblicitari degli anni '30 e '40, che raffigurano vetture stilizzate di cui viene sottolineato l'effetto della linea aerodinamica (secondo i canoni del tempo) ed esaltato l'anteriore o il posteriore, colti mentre avanzano impetuosi fendendo l'aria.
beh questo rende chiara la targa, visto che era nato a Biella e all'epoca era in provincia di Vercelli.
L'ho vista solo ora sul sito e devo dire che è qualcosa di davvero incredibile, anche se tutto sommato non mi stupisco più di tanto visto che fino ai primi anni '80 era una cittadina molto ricca e tutt'ora si aggirano meraviglie come questa, seppur conservate (ma sarebbe meglio dire nascoste gelosamente).
Versione Club Sedan, se il frontale ha le griglie avvolgenti sui parafanghi è una Super Eight, oppure una Custom Super Eight. Se dotata di overdrive sul 3° rapporto, riesce a toccare i 160 km/h: oggi fa sorridere, ma circa 2 tonnellate di peso per un'altezza di circa 1.7 metri (più alta di molti SUV odierni, causa un telaio non proprio "dernier-cri" ), larghezza di 2 metri e lunghezza di 5 e mezzo dà un'idea dell'efficacia dei propulsori Packard a dispetto delle testate "L-head": il quasi 6 litri da 165 CV era il più potente motore di produzione USA dell'epoca è lo è stato per alcuni anni. D'altra parte, il confronto con il camion a lato rende bene le dimensioni....
C'è di buono che nel mercato attuale non esiste ancora una gran differenza di quotazioni tra Club e Touring (berlina 4 porte), di negativo invece c'è che le quotazioni stanno salendo e che stanno raggiungendo i 50000 Euro, sia pure per esemplari impeccabili.... purtroppo quando cominciai a conoscere queste vetture, una quindicina di anni fa, non avevo disponibili i 10000 Euro che sarebbero stati più che sufficienti.
Con enorme stupore, la ritrovo invece nelle zone di caccia del BUE, circostanza che mi suggerisce un nome per il possibile predatore, un grandissimo cultore di vetture americane degli anni '40 e primi '50, che dispone di ingenti risorse economiche.
Confermo, la si può vedere nel reportage che "La Manovella" ha fatto alla sua collezione sul numero di Aprile 2022