Fantastica è poco; vista dal vero lo scorso fine settimana, insieme ad oltre un centinaio di altre Panhard provenienti da mezza Europa (una, piuttosto vissuta, sulle sue ruote, dalla Gran Bretagna), riunite nel novarese per il raduno internazionale del marchio, per il 2016 ospitato appunto dall'Italia. Incredibile lo spettacolo della domenica pomeriggio, con una soleggiata Piazza Martiri a Novara gremita all'inverosimile di vetture allineate in bell'ordine. Erano presenti anche alcuni esemplari italiani, anche con targa quadra, berline PL 17 o coupé 24 BT/CT, tra i migliori del raduno per stato di conservazione; all'estero si usa molto di più pasticciare le vetture (basta vedere quante Alfa Romeo montano motori di cilindrata superiore), e la visione di una PL 17 avorio con cerchi sportivi e l'intera plancia e console centrale della Citroen GSA (!), cambio a cloche compreso, risultava decisamente raccapricciante.
Marchio tra i più antichi della storia dell'automobile, Panhard produsse le ultime vetture negli anni '60; dopo un primo accordo con Citroen, fu da questa definitivamente assorbita nel 1967. La berlina PL 17, evoluzione della Dyna Z degli anni '50, ad onta delle notevole dimensioni (in Francia era omologata per 6 posti) era equipaggiata con un innovativo propulsore boxer di soli 850 cm3, bicilindrico; grazie alla linea aerodinamica e al peso relativamente contenuto (i paraurti, ad esempio, sono in alluminio, ed è difficile trovarli privi di qualche bozzo), le prestazioni erano ottime, paragonabili all'incirca a quelle di una FIAT 1100. Il prezzo era invece piuttosto elevato (ma tutto sommato congruo rispetto ai notevoli contenuti), fattore che ne limitò sicuramente la diffusione nel nostro paese. Durante il raduno mi sono state ricordate da alcuni appassionati le numerose particolarità di queste vetture, dalle modalità di innesto della retromarcia alla possibilità di abbattere il sedile posteriore per aumentare la capacità di carico, solo per fare qualche esempio.
Davvero troppo bella; dovrebbe essere oltretutto la prima PL 17 del sito
Una linea che ricorda un pesce.
Dovresti vedere l'anteriore; al momento non ho modo di postare foto, ma eventualmente provvederò.
Panhard, questa quasi sconosciuta; eppure la ricordo bene, spuntare qualche volta nelle immagini del traffico anni '60.
Nota personale: Ho ancora il modellino in plastica Norev della versione familiare e quello in metallo con vetri discendenti della 24 BT Dinky. C'era poi, anche la 24 CT, che mi pare fosse una sorta di versione allungata.
Avvistamento notevole!
Troppo bella; come ha già scritto Marco, lo scorso fine settimana si è svolto il raduno internazionale a Novara, io ero presente Venerdì scorso nel punto di ritrovo previsto, un grande hotel immerso nella campagna novarese.
Sicuramente è stato emozionante ed interessante vedere un gran numero di Panhard che provenivano da molti paesi europei, modelli anche degli anni 30, per arrivare fino alle vetture prodotte nell'ultima fase di vita del marchio, che sparì dai listini nel 1967; addirittura ignoravo totalmente l'esistenza di alcune varianti di carrozzeria, anche perché è assai probabile che non venivano nemmeno importate in Italia.
Il mio interesse nei confronti del marchio è salito molto dopo che ebbi occasione di vedere dal vivo una Pahnard 24 rossa, la stessa che è già presente nel sito, la vidi durante una piccola mostra scambio e poi a Marzo presso Milano Autoclassica parlai con alcuni iscritti del Club italiano, gentilissimi, che mi segnalarono il grande raduno in previsione, unica occasione per poter vedere dal vivo ed in Italia queste particolari auto.
Il frontale assomiglia ad un pesce "scorfano" ...
Nei primi anni '60 se ne vedevano alcune sulle ns strade , di solito in tenui colori pastello ...
Questa e' veramente spettacolosa ...
Bellissima! E questo esemplare pare conservato superbamente! Le Panhard sono mosche bianche: qui nella mia zona circolava fino a poco fa un esemplare rosso di Panhard 24, ben tenuto. Me la ricordo perché fu uno dei miei primi scatti su TN se non il primo in assoluto, ora però non la vedo più da parecchio tempo e temo sia sparita dalla circolazione
http://www.targhe...o_id=14814
Amonks, quella che hai fotografato tu molto probabilmente è la stessa che ho visto in un paio di manifestazioni. Avrebbe bisogno di qualche lavoretto per tornare in piena forma.
Ne gira una nella mia zona... L'ho vista una volta in moto, e mi hanno lasciato basito la sua linea del tutto fuori da ogni schema, e il motore Tigre in piena accelerazione... Non ebbi la prontezza di tirare fuori il cellulare... Spero di trovarla un giorno ferma...
Confermo la presenza a Novara il week end scorso di 150 Panhard, in tutti gli stadi di conservazione... Anzi ad essere sincero ho potuto constatare la differenza del concetto di autostorica tra noi italiani e, nel raduno in questione, francesi e olandesi...
WOW!!!! la super-rarità!!!!! Veramente stupenda questa Panhard nella sua elegante nuance. Mai vista dal vivo in vita mia che io ricordi, almeno dalle mie parti, nonostante ciò possiedo il modellino in scala 1/43 della Norev.
Complimenti a FeDe per lo splendido quanto raro avvistamento,
per Biturbo83: la 24 bt (berline-Tigre) era la versione a passo allungato della coupè 24.
La 24 CT (coupè Tigre) aveva il passo accorciato all'altezza del finestrino posteriore.
Certo che per l'epoca aveva una linea originale e di almeno 10 anni avanti!!! Oramai introvabili queste vetture, anche se ebbero una certa diffusione negli anni del boom.
Da me è in vendita un esemplare color crema, ma mai vista in giro.
Chissà un giorno.....
Modello affascinante e personalissimo, ancor più somigliante ad un pesce quando lo si osserva a cofano aperto L'ampio sfoggio di cromature da parte dello stupendo esemplare fotografato da FeDeesse dovrebbe ricondurre all'allestimento di punta Grand Standing.
Meravigliosa rarità, a memoria ne ricordo solo una coupè vista in un'officina e mi colpirono, tra le altre cose, i cerchi identici a questi, tutti lisci come coperchi di una casseruola.
Belli anche i paraurti avvolgenti, particolare piuttosto inconsueto per l'epoca
Ammirazione immensa per la Panhard, la sua storia, e il suo concetto di automobile. Stile audace, meccanica raffinatissima per la categoria, livello di finitura ricercatissimo persino in paragone con cilindrate superiori: come dimenticare il raffinato sistema di riscaldamento centralizzato delle BT 24, in cui un intricato sistema di condotti portava l'aria calda a sbrinare tutti i cristalli della vettura, o il favoloso motore "Tigre" dalla potenza specifica elevatissima per un bicilindrico (qualcuno ricorderà una celebre Fiat 500 equipaggiata con tale motore, capace di una punta di 180 km/h effettivi...)
Evidenti le parentele stilistiche con Citroen, soprattutto le coupé presentavano una sezione frontale estremamente somigliante alle DS del tempo.
Purtroppo la Citroen, che inizialmente aveva integrato la gamma Panhard a completamento della propria, che presentava una notevole voragine fra la Ami 6 e la ID / DS, ne soppresse presto il marchio.
Il più eclatante frutto della sinergia fra gli uomini Citroen e Panhard fu, in ogni caso, quella Dyane - nome che presentava non casualmente una continuità con la nomenclatura Panhard - che non fu certo un insuccesso. Ma forse una Casa tanto peculiare avrebbe meritato una considerazione maggiore...
la presenza a Novara il week end scorso di 150 Panhard
Al raduno di Novara erano iscritti 133 partecipanti (ma su una Dyna Z ho visto il numero 138); l'elenco è ancora consultabile sul sito. Una ventina di iscritti era tuttavia aggregata al raduno con auto d'epoca diverse dalle Panhard (tra le altre, FIAT 501 Torpedo, FIAT 1100 "Musone" a passo lungo, Jaguar Mark IX, Alfa 2000), sorta di benvenuto degli appassionati locali ai panhardisti. Tenendo conto anche di alcune inevitabili assenze, le Panhard che hanno partecipato all'evento non erano più di 115. La manifestazione, nella sua punta domenicale, ha comunque attirato una gran massa di visitatori, ed è risultata complessivamente molto riuscita ed originale.
Ne girava una grigio met. nella mia città per uso quotidiano, parcheggiata tranquillamente fuori mantenuta piuttosto bene, aiutata dal fatto che la carrozzeria era interamente in alluminio, non so che fine abbia fatto.
Stupenda, a mio avviso. Una delle più belle e desiderabili vetture francesi. Nera, poi, è il massimo.
Vetture d'avanguardia costruite con ampio uso di alluminio.