(foto "Dipi10" )

Prima dell'intervento di un Michelotti armato di accetta, la Spitfire aveva linee morbide, eleganti e classiche, ma tutt'altro che ridondanti, nonostante una coda dal disegno piuttosto elaborato. Esemplare pregiato, questo, per condizioni, abbinamento colori (vero tocco di classe british i cadenini dei sedili richiamanti il colore della carrozzeria) e ovviamente, per la targa.
Lodevole il pragmatismo inglese nel montare gli strumenti al centro in modo da non dover cambiare plancia a seconda dei mercati di esportazione, caratteristica persa col montaggio della (bella) plancia in legno a partire dalla serie IV.

Quoto ... pezzo di notevole pregio ... e' presente pure la mostrina che indica il montaggio in ducati a bologna ...

Decisamente apprezzabile anche per il sottoscritto, in genere non certo un amante delle roadster britanniche.
Riusciti, e di spiccata connotazione vintage, frontale e coda, molto semplificati nella serie più recente e diffusa sulle nostre strade; non avevo mai fatto caso alla soluzione adottata per la plancia.
La targa "nativa" italiana, per di più della mia città, costituisce un elemento di grande pregio, considerato il numero di unità immatricolate in origine nel nostro Paese, pari, mediamente, a poche decine al mese.

La spitfire ideale dovrebbe avere il muso della 4 serie e la coda di questa