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Alfa Romeo Afetta 1.6

alfettaata20160805.jpg
Anno 1976 (atae21).

Data: 05/08/2016
Commenti: 11
Visualizzazioni: 1340
Commenti
#1 | time101cv il 05/08/2016 08:02:13
www.targhenere.net/images/001/IMG_5732_zpslkmrjd4k.jpg
(foto "atae21" )
#2 | Total III il 05/08/2016 08:06:59
Paraurti posteriore piccolo, griglia sfogo aria nero opaco, dovrebbe essere la mitologica 1.6 "Economica" col frontale a due fari. Frontale tanto poco riuscito da provocare un'ondata di modifiche postume, come in questo caso.
Anche i rostri fanno parte dell' upgrade. Azzeccata la tinta biancospino (il cui nome, probabilmente, era già stato ribattezzato Capodimonte). Smile
#3 | blackboxes66 il 05/08/2016 09:58:29
Vettura restaurata con un errore classico: i montanti dei deflettori in nero anziché in tinta vettura.
#4 | bob91180 il 05/08/2016 09:59:52
Versione molto rara ... esemplare pasticciato ...
#5 | blackboxes66 il 05/08/2016 10:03:01
Dinanzi agli allestimenti impoveriti per le versioni con il motore più piccolo, mi chiedo sempre qual è stato il risparmio industriale effettivo per il costruttore. Un conto è sopprimere tout court un accessorio, ma che senso ha spendere per realizzare mascherina, fari e paraurti posteriore specifici? Due stampi (più difficili da ammortizzare con volumi di produzione ridotti), due categorici per i ricambi (che complicano la gestione del magazzino) , eccetera... Evidentemente le motivazioni erano esclusivamente commerciali: impoverire visivamente il modello più economico.
#6 | Uno Turbo D il 05/08/2016 11:16:48
Per me, quattro fari tutta la vita...
#7 | IL BUE il 05/08/2016 12:37:45
Dato l'anno non ci sono dubbi: è una ex monofaro. Sarebbe stato interessante fosse stata restaurata seguendo i crismi del modello, vista la rarità, ma non si può biasimare il proprietario: era davvero bruttarella. Probabilmente tentarono di ripetere l'operazione che sulla Giulia ebbe successo commerciale e permise di dare maggior prestigio alla Super. In questo caso gli utenti non ci cascarono. In fin dei conti non costava molto meno della 4 fari, era più brutta ed i consumi di benzina si equivalevano.
#8 | atae21 il 05/08/2016 15:51:42
Le Serie 3 E21, arrivate in quegli anni (1975) non si fecero influenzare dal rischio di sembrare "povere" con la mascherina a soli 2 fari (che peraltro ha sempre avuto la precedente serie 02). Ne vendettero moltissime e non tutti cambiarono le mascherine, nonostante la prassi era diffusa con le originali Bmw delle 320 o con le numerose possibilità after-market. Per l'Alfetta invece la differenza con le "4 fari" evidentemente era troppo marcata.
#9 | 1600 GT il 05/08/2016 18:05:51
La 1.6 "monofaro" è molto rara, ma personalmente molto poco appetibile per via della mascherina dall'aria decisamente povera e per di più senza rostri ai paraurti.
Come già detto, in ossequio all'originalità tout court era meglio restaurarla con il suo seppur triste frontale a soli due fari, ma per una questione estetica, meglio la mascherina della 1.8, non c'è nulla fa fare. Dunque per me ha fatto bene a metterle il frontale più "importante" della motorizzazione più prestante.
#10 | Mc 127 il 06/08/2016 01:59:30
Vado in controtendenza: evviva il monofaro! Grin Povero sí, triste forse, decisamente meno aggressivo, ma che ho sempre ritenuto un segno distinguibile interessante, marcato: sull'Alfetta come la E21, finanche sulla Ritmo seconda serie.
#11 | Markino il 08/08/2016 23:02:27
Le modeste e rimediabili incoerenze, giustificabili da un punto di vista puramente estetico - specie l'adozione del frontale tradizionale - non fanno venire meno l'attivo di questo esemplare, che pare fondamentalmente sano.
La "due fari" sembra meno penalizzata in tinte accese: qualche mese fa, alla fiera di Novegro, era esposto un esemplare - tanto per restare in tema odierno - azzurro Le Mans, che riusciva a non far rimpiangere la mascherina a quattro proiettori.
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