(foto "bob91180" )

Solo 800 esemplari per l'ultima "Fulvia Zagato" ad essere lanciata in ordine di tempo, proprio nel 1971, dalle prestazioni entusiasmanti in quanto equipaggiata con il propulsore della Coupé "1600 HF" tradizionale.
Esemplare splendido e ancora con prime targhe, molto rare anche perché diversi esemplari sono già migrati oltreconfine, dove, si sa, la caccia degli appassionati è più spesso rivolta alle cilindrate superiori.
Rispetto alle unità più conosciute, si nota la presenza dei doppi proiettori circolari coperti da carenatura, in luogo del faro rettangolare singolo privo di protezione, modifica che potrebbe essere avvenuta già all'epoca, forse in occasione di qualche impiego corsaiolo.

E' bellissima!
l'unica cosa che non mi è mai piaciuta sono proprio i fari...
con questi è perfetta.
E' acquattata come un felino che sta per balzare sulla preda...
colore, targa, ruote larghe come piacciono a me, e motorizzazione sono super OK, e poi sembra che l'abbiano tolta adesso dall'imballo

Nulla da fare, non riesco a farmela piacere, anzi più la osservo e più la aborro. (cit.)

A me non fa impazzire,ma riconosco l'ottimo gioiellino!

Anche a me non piacciono i monofaro "nel buco" di serie, mantre cosi con i doppi fari e il plexi delle competizione è perfetta nel suo essere particolare. Poi col 1,6 è velocissima, veniva data gia da Lancia a 190km/h entro i giri (che allora spesso dichiarava meno dell'effettivo).. Praticamente la 1,6 piu veloce tra le auto di serie del suo tempo.

A differemza della "cugina" Alfa Junior Z, che ho sempre trovato discretamente miserrima rispetto alla maestosità della coupè "titolare", opera dell'infinito Giugiaro, la Fulvia Zagato è una degna derivazione della Fulvietta: aggressiva, originalissima, assai gradevole nell'insieme. La modifica ai fari anteriori è azzeccata, e ne migliora forse l'unico punto debole estetico.