Esemplare spettacolare di uno dei miei modelli di culto degli anni '80, tra i quali le Alfa Romeo, in un'epoca in cui il Biscione aveva ancora molto da dire nonostante una concorrenza estera oramai assai agguerrita, erano molto ben rappresentate
Probabile sia intervenuta una qualche forma di restauro - visto il perfetto ordine dei vari elementi - che, presumo, ha comunque insistito su un'unità già ben preservata grazie alla lontananza dall'inevitabile degrado metropolitano.
Poco frequente il nero - così come il bianco - data la preminenza delle unità argento.
Gli amanti del genere eighties dovrebbero affrettarsi a cogliere le poche unità sopravvissute di questo gioiello, prima che le quotazioni, come sarà inevitabile, siano colte da improvvisa febbre galoppante
Ottimo esemplare in una livrea che dona molto alla Sprint. Gioiellino che da tante soddisfazioni alla guida a fronte di quotazioni di mercato ancora accettabili, ma per quanto?, per esemplari ben conservati.
Ha una bella linea sportiva, la targa nera e soprattutto il frontale a 4 fari la rendono... vintage!
Meno male che il designer al loro posto non ha voluto due... televisioni come si usava negli anni 80!
Mi ricordo la mia y10 turbo, che tra fari e fendinebbia aveva 24 pollici
Esemplare stupendo. Effettivamente ormai perla rara, me ne sono capitati a tiro due esemplari: una rossa già a targa bianca che, al momento, non ricordo se fosse Quadrifoglio, e una bianca che non ho avuto modo d'immortalare.
Chissà su strada, sicuramente sarà molto gratificante da guidare; merita eccome di essere riscoperta, purtroppo si sente ancora qualche appassionato del marchio che liquida con troppa sufficienza le Alfasud.
STRATOSFERICA!!!! Una della mie auto preferite in assoluto, bella, cattiva, assettata, grande tenuta, grinta a volontà..... 105 cavalli scalpitanti!!!! Auto molto apprezzata all'estero (avevo la mascherina, l'ho venduta in Francia), ne sono state fatte grandi razzie purtroppo!!!! Complimenti per lo scatto e al proprietario!!!
A me è sempre piaciuta, eppure gli italiani, che forse non gradirono mai la gloriosa sigla "Sprint" associata ad una Alfasud, o forse anche per il prezzo decisamente elevato - e ritoccato al rialzo con cadenza quasi mensile! - soprattutto se rapportato ad un grado di finitura non esaltante, rimasero sempre freddini di fronte alla bella sportiva di Giugiaro.
La sua lunga permanenza sui listini si deve essenzialmente, come giustamente ricordato, al notevole gradimento riscontrato negli altri paesi europei: Francia, Inghilterra, Germania, Belgio e Olanda facevano fuori la quasi totalità della produzione (e, non di meno, si cuccavano puntualmente qualche serie speciale assai tamarra che andava letteralmente a ruba).
Sempre grazie alla richiesta dall'estero si deve il concepimento della tardiva e assai rara 1.7 Quadrifoglio Verde, presentata nel dicembre 1987 e della cui esistenza in Italia si seppe solo grazie ad un trafiletto di Quattroruote: un rapporto peso - potenza micidiale che rendevano i 117 cavalli una mandria imbizzarrita e potenzialmente letale.
L'unica che ho visto in giro in vita mia? Nel 2011 a Londra, a due passi da Piccadilly. In condizioni magnifiche e assai rombante. Non so se mi spiego.
Spettacolo puro!!! Anche a me è sempre piaciuta molto, sia la prima serie che questa qui.
Tempo fa parlai con un ex dipendente della Alfasud di Pomigliano D'Arco, per l'esattezza un collaudatore, e mi disse che provò sia la Sprint QV 1.5 che 1.7. Ebbene se la prima era straemozionante da guidare, la seconda raggiungeva sfere inarrivabili, tanto più che ne acquistò anche una nel 1988 che purtroppo durò poco perché neanche il tempo di finire di pagare l'ultima rata che gliela rubarono. Era grigio metallizzato mi disse.
Dopo quel racconto, l'ammirazione per questo modello, è salita ulteriormente.
Qui da me di Alfasud Sprint QV ce ne dovrebbe essere una, ma non esce mai: è una 1.5 del 1986.
Total III: Francia, Inghilterra, Germania, Belgio e Olanda facevano fuori la quasi totalità della produzione
Nonstante le buone vendite negli stessi paesi europei che ancora oggi si accaparrano le nostre vetture migliori, oramai divenute vintage, ti assicuro che in Italia le Alfasud Sprint circolanti erano parecchie, tanto da farmi ipotizzare, pur in mancanza di dati certi, che la quota di export sul totale della produzione sia stata inferiore al 50%.
Quanto ai listini ritoccati con frequenza, bisogna anche tenere conto dell'elevata inflazione che infestò quasi per intero il periodo di commercializzazione del modello, con tassi nell'ordine del 15-20% (e anche qualcosa in più) che iniziarono ad essere ricondotti appena al di sotto del 10% (ancora molto, specie in rapporto ad altri paesi sviluppati) solo nel 1984.
Ho controllato un po' di dati sulla produzione dell'Alfasud Sprint, presi dalla collana "Le vetture che hanno fatto la storia": risulterebbero 116.552 unità prodotte, pensavo di meno a dire la verità; l'ultima uscì dallo stabilimento di Pomigliano D'Arco nel 1989 e si trattava di una 1.7 Quadrifoglio Verde, già catalizzata e destinata a qualche mercato dell'Europa centrale.
Nello stesso anno risulterebbero prodotte un totale di 46 Sprint QV ed 8 Sprint 1.3.
Un paio di mesi fa sono venuto a sapere che a meno di 10 km da casa mia giace "tumulata" da anni in un garage una Sprint 1.5 QV come questa, targhe nere TN. Dalle foto che ho visto, a parte lo spesso strato di polvere, pare proprio perfetta
All'epoca non ne ricordo molte circolanti e non sapevo che fosse una "bomba" (probabilmente sono condizionato anch'io dalla concezione diffusa in merito alle Alfasud). Pian piano stanno venendo fuori anche nella mia zona. Apprezzo molto questa livrea, dall'abbinamento cromatico elegante e originale.
@Markino: evidentemente il successo italiano della Sprint dipendeva molto dalle zone: in Sardegna (che non è di certo, giova puntualizzarlo, l'ombelico del mondo ) ne ho sempre visto assai poche, tanto da ricordare quasi ogni singolo esemplare incontrato. In particolare, rammento una 1.3 seminuova in vendita a tre milioni di lire in una concessionaria in via di dismissione, molto bella, accanto ad una Beta Coupé 1.3 altrettanto attraente. Correva l'anno 1998, e non sono stati certo tantissimi gli esemplari incontrati per strada da allora, e lo dico con rammarico, perché a mia opinione ci sono stati ben pochi modelli, anche successivi, capaci di coniugare tanto felicemente stile, meccanica raffinata, piacere di guida e prestazioni. Strano che la febbre speculativa non l'abbia ancora guastata.