La mania degli assetti rasoterra non risparmia nemmeno i modelli più rari.
Posso essere maligno? Magari i tedeschi venissero a riportarsele in patria, invece di fregarci le "solite" Alfa Romeo con targhe originali.
Questa inoltre è pure ritargata, non è una gran perdita.
Cerchi in lega e assetto per me sono il pane quotidiano ma non così! Io odio le sospensioni che si alzano e abbassano a piacimento (come si chiamano non ricordo) e anche i camber esagerati come questa VW al retrotreno. Tutto sommato si può incattivire la propria storica senza strafare: ci sono materiali stradali e omologati di ottima qualità, sia come cerchi che come molle/ammortizzatori. Oltretutto, per viaggiare così rasoterra, ha a bordo una mappa con le strade dove non ci sono i dossi artificiali?
Il modello è splendido, l'assetto è da buttare al primo cassonetto, i cerchi riverniciati in grigio alluminio possono stare con un ribassamento decisamente più "umano".
Peccato, poteva essere un bel vedere. Ho l'impressione che qualcosa non quadri anche con la verniciatura (ad esempio, mi sarei aspettato il montante nella stessa tinta del tettuccio).
Il vetro posteriore apribile a compasso dovrebbe collocare questo esemplare nell'ultimo periodo di produzione (1964-1965).
(foto "Markino" )