Adoro le Jaguar/Daimler Saloon anni '60, ancor più se con l'evocativa targa nera, sia o meno di prima immatricolazione. Luigi Compiano, nella sua sterminata collezione di supercar e auto di lusso, se ne era accaparrato un bel numero, appunto quasi tutte a targa nera, oltretutto aggiudicate all'asta "Duemila Ruote" a cifre ragionevoli; spero che qualcuna, proprio in virtù di un modesto impegno finanziario, sia rimasta in Italia.
Ottima questa "420", offerta in vendita lo scorso novembre ad "Autoclassica" (nell'ampio viale esterno ai padiglioni), la stessa fiera milanese che ospitava l'asta menzionata. La numerazione è della fine del 1971; la si immagina di proprietà di qualche professionista od armatore cittadino, mentre circola in souplesse per le vie alberate di Carignano, Castelletto o Albaro, magari condotta da un autista.
A dispetto dei pronunciati riverberi della vegetazione, il colore non è un (metallic) british green, ma, più semplicemente, il nero.
Condivido in toto il commento di Markino, dato che ho una particolare passione per le berline, soprattutto inglesi.
Ho un particolare debole per le grandi berline inglesi perche` non hanno neanche una punta di arroganza, che troviamo spesso nelle pur bellissime omologhe teutoniche . Sono l'espressione di cio'che fu il predominio inglese non sfacciato; uno stava seduto li`perche` era naturale...
Le Daimler hanno, per me, il particolare pregio di avere interni molto piu`di classe e curati rispetto alle Jaguar, che pure sono tra le mie preferite.
Il colore e` effettivamente un bel nero pastello.
La macchina e` stata acquistata post esposizione da un appassionato delle mie parti
Ottima questa "420", offerta in vendita lo scorso novembre ad "Autoclassica" (nell'ampio viale esterno ai padiglioni), la stessa fiera milanese che ospitava l'asta menzionata. La numerazione è della fine del 1971; la si immagina di proprietà di qualche professionista od armatore cittadino, mentre circola in souplesse per le vie alberate di Carignano, Castelletto o Albaro, magari condotta da un autista.
A dispetto dei pronunciati riverberi della vegetazione, il colore non è un (metallic) british green, ma, più semplicemente, il nero.