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Lancia Augusta

lanciaaugustafede20170513.jpg
Anno n.c., targhe nere del 1963 (FeDeesse).

Data: 13/05/2017
Commenti: 5
Visualizzazioni: 923
Commenti
#1 | time101cv il 13/05/2017 10:00:09
La targa è "AL 10"
#2 | bob91180 il 13/05/2017 11:46:03
Pezzo da museo in tipica livrea blu e nera con panno grigio ...
#3 | Alfa33 il 13/05/2017 22:10:09
Tra le auto degli anni 30, in caso di acquisto, penserei proprio ad una Augusta.
Accostamento di colori ideale per una Lancia e per i miei gusti.
#4 | peppecantarella il 14/05/2017 07:01:18
Qui nella città dove vivo ce n'è una praticamente identica, con targa originale a quattro cifre, sono riuscito a fotografarla un paio di anni fa in occasione di un raduno, ma ovviamente non vale
#5 | Markino il 02/06/2017 23:55:32
Sia o meno una coincidenza, la ritargatura di questo esemplare risale all'epoca in cui i primi appassionati, generalmente percepiti come soggetti stravaganti, quando non del tutto squilibrati, iniziarono a raccogliere alcune delle automobili prebelliche scampate alle distruzioni del conflitto, o e alle normali demolizioni dovute all'impiego come vetture e poi, magari, come camioncini. L'Augusta, della quale sopravviveva ancora un certo numero di unità, aveva avuto la fortuna - conseguenza del marchio che portava impresso - di restare più al riparo dalla trasformazione in mezzo da carico, che invece aveva mietuto molte vittime tra le FIAT, più facili ed economiche da reperire e da manutenere. Così, per passione, gioco e/o eccentricità, un buon numero di esemplari di questo modello, molto rappresentativo della filosofia Lancia, ancorché concentrata in dimensioni fino al 1932 estranee alla Casa torinese, ha potuto giungere sino a noi in condizioni ammirevoli, spesso partendo da basi di livello perlomeno discreto. Veloce ed efficiente, spaziosa e confortevole, moderna ed elegante, negli anni '30 si conquistò, tra l'altro, la fama di auto del medico condotto, ossia di un genere di clientela già piuttosto abbiente e che necessitava di un mezzo agile e rapido, sempre pronto a fornire il suo prezioso supporto. Fu realizzata in economia come Berlina metallica, mentre i carrozzieri ebbero a disposizione circa 3mila unità per allestire autentici gioielli in configurazione Cabriolet o, più raramente, Berlina Aerodinamica.
Splendida la Berlina classica qui ritratta, rifinita nella tipica livrea blu Lancia; potrei averla vista molti anni fa in qualche grossa fiera (Genova ? Torino ?), ma dovrei frugare tra gli anfratti dei miei archivi, lontani dall'essere completamente caricati su fogli .xls.
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