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Lancia Flaminia 2.8

lanciaflaminiaberv820170612.jpg
Anno 1966, targhe nere del 1979 rifatte in formato quadrato (berv8).

Data: 12/06/2017
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1449
Commenti
#1 | IL BUE il 12/06/2017 10:20:32
La vera classe superiore Lancia. Rimpianto infinito.
#2 | 1600 GT il 12/06/2017 11:18:13
Auto magnifica in tutte le sue varianti.
#3 | Guido245 il 12/06/2017 11:24:16
L'eleganza fatta auto...
#4 | Mc 127 il 12/06/2017 12:40:19
LA Regina; sempre. claps
#5 | Alfa33 il 12/06/2017 19:15:39
Ammiraglia italiana per eccellenza.
#6 | pigi54 il 12/06/2017 23:22:21
L'unica vera vettura di rappresentanza Italiana di buona diffusione costruita in maniera eccelsa elegantissima di classe superiore ,anche questa come quasi tutte le Flaminie berlina ha una storia da raccontare: questo esemplare di colore nero è stato comprato nuovo dal comune di Venezia nel 66 ed è stato in dotazione con autista a due sindaci della città fino al 79 e veniva prestato in occasioni ufficiali al Patriarca di Venezia che era Albino Luciani poi diventato Papa.
#7 | amonks il 13/06/2017 15:42:42
E' fantastica! Ogni volta che penso alla "Flaminia" mi viene in mente la versione presidenziale e questa foto che ritrae Antonio Segni e JFK nel '63 a Roma.

it.wikipedia.org/wiki/Lancia_Flaminia_presidenziale#/media/File:Lancia_Flaminia_Presidenziale_1.jpg
#8 | Markino il 25/06/2017 14:09:01
anche questa come quasi tutte le Flaminie berlina ha una storia da raccontare

Erede ideale dell' "Astura" - pur con tutte le asperità di un paragone simile, dato il divario storico e tecnico-stilistico - la "Flaminia" berlina, realizzata complessivamente in circa 4mila unità, era spesso - ed inevitabilmente, dato il prezzo "Lancia" - intestata ad enti, società, o personaggi facoltosi dell'imprenditoria o delle professioni, e reca pertanto quasi sempre un passato istituzionale e/o di alto lignaggio, molto diverso dalle migliaia di auto "da fatica" che le facevano da contorno nelle non frequentissime uscite su strada; col tempo, immessa nel circuito dell'usato a cifre assai svalutate, poteva ovviamente cambiare percorso, magari acquistata da qualche rappesentante di commercio che la convertiva a gas liquidi (destino forse più frequente per la Coupé Pininfarina), pur mantenendo intatto il suo forte impatto estetico e simbolico.
La "2800", in particolare, godeva di una motorizzazione più adeguata alla notevole massa della vettura, la cui linea non era oltretutto studiata in funzione dell'aerodinamica, ma giungeva sul mercato nel 1963, sei anni dopo il lancio della capostipite, ed iniziava inevitabilmente a soffrire la concorrenza di modelli esteri più aggiornati (come Jaguar o Mercedes) e comunque di elevata reputazione. Il consuntivo fu piuttosto magro, e i 599 esemplari realizzati furono smaltiti a fatica sino al 1969-'70. Oramai pochi i "privati" che la acquistavano, il che spiega probabilmente la livrea quasi sempre istituzionale - quindi scura, in genere blu Lancia - delle "2800", diversamente dalle "2500", che si vendevano anche in doppie colorazioni meno severe, a cominciare dalla bellissima combinazione avorio-nero.
Grazie a Pietro per aver esposto la storia di questo magnifico esemplare, dalla cui finestratura si intuisce la presenza quasi obbligata del superbo panno Lancia a rivestimento della selleria.
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