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Alfa Romeo Giulietta

giuliettapolar20171123.jpg
Anno 1957 (polar).

Data: 23/11/2017
Commenti: 10
Visualizzazioni: 1149
Commenti
#1 | francesco78 il 23/11/2017 09:37:59
Azzz!!!!
#2 | Frabo187 il 23/11/2017 10:01:12
Da sbavo! sbavv
#3 | bob91180 il 23/11/2017 10:09:23
Fresca di restauro ... ha la mia eta' questa prima serie in livrea ... acqua di fonte ? ... bianco nube ?
Esemplare di grande pregio storico/collezionistico ancora corredato di notevolissima targa di origine ...
Ricordo il modellino 1/43 in metallo della mercury ...
#4 | freccetricolori il 23/11/2017 16:31:37
La Giulietta è di colore bianco. Esemplare splendido che ho potuto ammirare un paio di mesi fa dal vivo. Targa fantastica a 4 cifre!
#5 | Astrale il 23/11/2017 19:40:24
Veramente notevole, non si potrebbe pretendere di piu....
#6 | polar il 23/11/2017 21:10:31
La Giulietta è di colore bianco

Sei proprio sicuro? Io ho il ricordo nettissimo di un celestino molto chiaro per cui direi senza indugio acqua di fonte.
Il guidatore era piuttosto allegro, non dico che la strapazzi ma io l'ho sentita arrivare e soprattutto ripartire....Wink
#7 | Markino il 23/11/2017 23:14:06
Questa tonalità era piuttosto tipica sulla prima generazione della "Giulietta", l'auto che - come amava ricordare il direttore generale dell'epoca, Francesco Quaroni - segna il passaggio dell'Alfa Romeo da un'impostazione ancora semi-artigianale (incarnata dalla "1900", che aveva già rappresentato un progresso) all'industria propriamente intesa, sebbene dovranno passare 6 anni dal lancio, avvenuto nel 1955, perché le berline raggiungano il picco produttivo, con circa 35mila esemplari in un solo esercizio.
Quel tempo era servito al Portello per strutturarsi a fronte di una domanda rivelatasi ben superiore al previsto (gli ordini fioccarono già alla presentazione, tanto da dover essere bloccati per qualche tempo), e alla "Giulietta" per crescere di statura, sia nelle prestazioni, che fecero un balzo con la "TI" del 1957, sia nel disegno e nelle finiture, lasciandosi così alle spalle quelle scorie (un esempio, l'accesso al serbatoio dalla coda, con il grosso tappo bene in vista) che potevano renderla un po' "grezza".
Ma già alla sua comparsa, la "Giulietta" aveva rivelato un carattere ineguagliabile da tutte le concorrenti nazionali ed estere, anche - specie queste ultime - se di cilindrata più generosa, e si era imposta come una vettura talmente "unica" (grazie, oltre alle indubbie doti ed efficienza meccanica, ad un'estetica indovinata e "casual" ) da riuscire assai desiderabile anche per utenti provenienti da fasce merceologiche superiori, che infatti fornirono un'importante contributo alla domanda complessiva.
Si potrebbe discorrere a lungo di questo modello, fondamentale nella storia della Casa anche per la rigogliosa ramificazione di straordinarie versioni che ne è derivata (o che l'ha preceduta, dato il lancio della coupé "Sprint" con un anno di anticipo, che costituisce una storia nella storia), e mi limito quindi ad esprimere tutta la mia ammirazione per questo strepitoso esemplare Smile
#8 | freccetricolori il 24/11/2017 09:44:18
Ciao Polar io ho fatto allora una foto del particolare della targa e di parte della carrozzeria e guardandola ancora adesso dico bianco. Che ci siano due Giulietta berlina con targa CB a 4 cifre?.
#9 | polar il 24/11/2017 10:01:10
Ciao Frecce mandami un mp con la targa e sveliamo l'arcano, tra le ipotesi possibili ci può essere anche un riverniciata... Wink
#10 | freccetricolori il 24/11/2017 17:49:55
Ciao Polar ti ho letto nel pensiero e mandato un'email prima delle nove questa mattina. ma non ho ancora visto la tua risposta. Hai ricevuto?.
Attendo news. Ciao!
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