La Ritmo senza gli appoggiatesta mi è sempre sembrata "vuota", come se non fosse finita. A dire il vero non solo lei ma questa era l'usanza fino ai primi anni 80: gli appoggiatesta erano priorità di auto medio/grandi e per il resto erano optional a pagamento. Sulle Fiat poi facevano parte di complicati "pacchetti" che alzavano di non poco il prezzo dell'auto.
Questa Ritmo era guidata da un ragazzo giovane (adoro vedere miei coetanei alla guida di auto storiche o d'epoca), ed era in condizioni da vetrina. Vedendola da lontano sono partito all'inseguimento a tutto gas, era troppo bella per lasciarsela scappare!
Ritmo senza gli appoggiatesta mi è sempre sembrata "vuota", come se non fosse finita. A dire il vero non solo lei ma questa era l'usanza fino ai primi anni 80: gli appoggiatesta erano priorità di auto medio/grandi e per il resto erano optional a pagamento. Sulle Fiat poi facevano parte di complicati "pacchetti" che alzavano di non poco il prezzo dell'auto
Infatti la ritmo 60 seconda serie anno 1983 di mio padre non aveva i poggiatesta
vista cosi ' sembra anche senza sedili
Forse perché ,secondo me siamo abituati ai sedili delle auto moderne e vedendo la ritmo ci da questa sensazione
Bellissima questa 60 CL con i quattro deflettori è la versione che prediligo di più
Ecco chi era che mi tallonava con quella 500!!Sono io il proprietario della Ritmo. E vi confermo che manca il sedile del passeggero perchè è ancora dal tappezziere quindi non avevate visto male. La sto restaurando, lavorone. In condizioni da vetrina? per ora ancora no ma un tassello alla volta ci arriveremo.La stavo portando a fare una sgambata.La adopero così poco del resto
Mio cugino ne possedette una identica e ben tenuta, del 1979, per circa 4 anni, che sostituì nel 1993 con una "33 1.5 TI" del 1987 dallo scatto rabbioso. Dotata di impianto GPL (come pure la stessa "33" e poi una "Mondeo Ghia" SW), fu utilizzata tra l'altro in frequenti missioni di lavoro con trasferimento autostradale Genova-Milano, coperto in gran parte con l'acceleratore a tavoletta
In tante galoppate, la "Ritmo" diede prova di grande affidabilità meccanica, e ne beneficiarono gli stipendi del suddetto neo-ingegnere, accresciuti dai cospicui rimborsi chilometrici, a fronte di costi "vivi" piuttosto modesti.
Fa piacere riscontrare la presenza di appassionati di questo modello, anche nelle configurazioni non sportive, delle quali è meno scontato invaghirsi, per le tante qualità, sia estetiche che funzionali, di una vettura che ha rappresentato una svolta costruttiva per la FIAT, e che ha finito per comporre una porzione rilevante del parco auto di quegli anni.