Alé, un'altra tessera del patrimonio storico nostrano che se ne va.....un'emorragia senza fine...
Bell'esemplare e bella targa; bianco Saratoga molto tipico, e, per, me assai gradevole.
Domanda ingenua, ma che nasconde preoccupazione allo stesso tempo; che possiamo fare noi, per fare smettere questa emorragia, oltre a poter acquistare un auto?
Mah....non vedo una soluzione così semplice. Per evitare il flusso di auto sportive, potenti e prestigiose verso l'estero (parlo dei modelli tra i 20 e i 30 anni) basterebbe eliminare o abbassare drasticamente gli assurdi costi dei passaggi di proprietà e dei bolli. E già questo farebbe tanto. Invece per le auto oltre i 30 anni, che già godono di agevolazioni fiscali più o meno in tutta l'Italia, non vedo cosa si possa fare di più. Un esempio questa Fulvia in foto: ha 50 anni, non costa nulla mantenerla: perché nessuno qui in Italia se l'è comprata? Può darsi che il venditore (magari un autosalone) abbia già contatti diretti col fidato cliente tedesco e certe auto non le sta nemmeno ad inserzionare, proponendole in primo luogo a lui (conosco altri commercianti che operano in questa maniera). Oppure semplicemente era inserzionata e l'offerta più valida sia giunta proprio dall'estero: cosa dovrebbe fare il proprietario, rinunciare per aspettare l'appassionato italiano che arriva con i contanti? E magari accettare in permuta uno scooter o un quad (come spesso capita)? Per questo tipo di auto non abbiamo scuse e non ci vedo delle colpe; semplicemente è la legge del mercato: chi primo arriva con i soldi in mano, prima si porta via l'auto.
Un amico qualche mese fà aveva inserzionato una Mercedes 280 Se w108 a una cifra inferiore alle richieste di mercato. L'auto è rimasta inserzionata un paio di mesi. Fra gli altri è venuto a visionarla un noto amatore del marchio (possiede decine e decine di MB ) quindi ha sia la competenza del modello e le possibilità economiche, e ha offerto ulteriormente meno della cifra richiestaa. Ha chiamato un olandese e ha comunicato le modalità del ritiro, previo pagamento della somma richiesta. Prima della consegna ha chiamato anche un noto commerciante ligure disposto a pagare la stessa somma, peccato che il proprietario avesse già incassato il pagamento e che la macchina fosse inserzionata da un paio di mesi.
Questa Fulvia non sta andando in Germania, ma in Romania.
Il flusso delle nostre auto d'epoca sta anche prendendo la direzione est.
Spesso si associa alle auto romene il "balcan style", ma questa sembra diretta a un appassionato di gusti raffinati, che apprezza la nostra migliore produzione automobilistica, che da noi non è più particolarmente apprezzata dai collezionisti (vedi tutte le Porsche 356, Triumph, Austin Healey importate negli ultimi anni).
La disamina di Davide è concreta, in Italia gli acquirenti scarseggiano o propongono scambi grotteschi.
Quoto.
Parlavo giusto ieri con un amico, che mi raccontava di aver conosciuto per puro caso i primi proprietari di una Fiat 1500 fantastica che conosciamo e che da decenni si trova "obbligata" in un capannone a causa delle beghe legali causate dal successivo proprietario. Da lì l'argomento si é spostato sui modelli in condizioni più che buone e in possesso di anziani non appassionati e non informati in materia, ai vari modelli (più spesso non -ancora almeno- blasonati) che restano inserzionati anche per anni, a cifre da barzelletta soprattutto relativamente alle condizioni, ma non trovano un acquirente. Purtroppo l'unica risposta da parte mia, che, però, é ben distante dall'essere risolutiva, é stata che il poco che si possa fare é sfruttare la nostra passione e la possibilità che la rete ci fornisce di avere contatti capillari fra noi appassionati per comunicarci a vicenda informazioni in proposito. Faccio un esempio banale; un possibile acquirente può vedere l'inserzione di un modello che gli interessa, ma che richiederebbe tempo e denaro in quantità anche solo per visionarlo perché magari si trova ad una distanza notevole. Sarebbe già una valida ragione per scartare la possibilità; ma se il potenziale acquirente avesse un contatto in zona che possa confermargli che effettivamente l'auto inserzionata é in perfette condizioni, rientrerebbe seriamente la possibilità di prenderla in considerazione. Lo stesso vale per auto bellissime che rischiano la radiazione perché nessuno se ne fa più carico: conosco un appassionato del tal modello, glielo comunico e magari si riesce a trovare un salvatore.
A livello di mercato, dubito si possa fare granché. Certo, come diceva Davide, se per arrivare ai fatidici trent'anni uno deve farsi i debiti fra bolli e assicurazioni o, in caso di vendita, decimare il valore del veicolo perché il passaggio di proprietà é "milionario", addio... Noi discorriamo prevalentemente di ultratrentennali, ma il problema ancora maggiore é sulle ultraventennali che sono rimaste fregate.
Danip il 02/04/2018 11:43:10
fidato cliente tedesco
Questa Fulvia non sta andando in Germania, ma in Romania.
Il flusso delle nostre auto d'epoca sta anche prendendo la direzione est.
Spesso si associa alle auto romene il "balcan style", ma questa sembra diretta a un appassionato di gusti raffinati, che apprezza la nostra migliore produzione automobilistica, che da noi non è più particolarmente apprezzata dai collezionisti (vedi tutte le Porsche 356, Triumph, Austin Healey importate negli ultimi anni).
Un utente di un forum che frequento ha detto che ha venduto la sua Autobianchi 111 nel est europa, in un museo privato
Questa Fulvia non sta andando in Germania, ma in Romania.
Confermo la targa romena della Duster. Dove sia diretta, con tanto di Fulvia al seguito, rimarrà un mistero per tutti. Ma non è così scontato che sia diretta in Germania o Romania.
Probabilmente il proprietario della Dacia sta semplicemente trasportando, a pagamento, la Fulvia da una città all'altra della nostra penisola, e non sarebbe di certo il primo a farlo.
Il sito dell'Aci conferma, almeno per ora, la residenza di questa Fulvia nella regione della sua targa.
Ma non è così scontato che sia diretta in Germania o Romania.
Dubbio più che legittimo: è noto il fenomeno per cui non pochi imprenditori, soprattutto del Nord Est, che possiedono società e/o intrattengono relazioni commerciali con i paesi dell'Europa orientale (soprattutto Romania e Bulgaria), immatricolano le loro vetture all'estero per risparmiare su bollo e assicurazione, magari poi circolando prevalentemente sul nostro territorio nazionale...
Bell'esemplare e bella targa; bianco Saratoga molto tipico, e, per, me assai gradevole.