oooh che meraviglia la BX, l'ho sempre adorata e ammirata quando la vedevo da bambino. Ricordo che era l'auto che avrei voluto comprare subito appena maggiorenne. Futuristica come tradizione Citroen vuole
Sì. Anche il volante a una razza sola e il cruscotto che ai lati spuntava verso l'interno, se non ricordo male. Ci salii una volta da ragazzino su una BX grigia che aveva un collega dei miei.. in effetti, paragonata alla nostra 131 era di un altro pianeta, sembrava un' astronave..
Davvero rara oggi. Bell' esemplare, non mi piacciono solo i paracolpi aggiuntivi tipo BX GT...
Ne ho avuta una identica all' epoca, gran macchina, solo lo sterzo senza servo era un po' pesante....
Ci salii da bambino. Auto molto particolare anche se non ho mai digerito il volante monorazza. Interessanti cerchi in lega, ne piazzai un treno anni fa appena mi arrivarono....poi non ho avuto più grandi richieste....a dire il vero ormai rara pure in demolizione. Invece grossa incazzatura per una GTI sequestrata, ferma da anni e appena dissequestrata impilata per la pressa senza salvare nulla....
Ho viaggiato parecchio su una sorella beige comprata usata da un amico (o meglio, da suo padre) nei primi anni di patente. Doveva fungere anche da mulo da traino di una roulotte, ma poi è stata graziata dopo poco più di una sola vacanza dal nord al sud perché la roulotte è diventata stanziale in un campeggio di montagna e non ha più avuto bisogno del mulo.
Esteticamente non mi è mai piaciuta molto, ma internamente era fantastica. La plancia per me era eccezionale, credo anche molto pratica da usare, una volta presa la mano. Purtroppo però non l'ho mai guidata...
in effetti, paragonata alla nostra 131 era di un altro pianeta
Il paragone corretto sarebbe con la Regata, la 131 era ormai a fine serie quando è stata presentata la BX
Il paragone corretto sarebbe con la Regata, la 131 era ormai a fine serie quando è stata presentata la BX
sì, solo che noi la 131 ce l'abbiamo avuta in casa fino al 1988... poi dopo 470mila km è stata sostituita (da una Tipo che ne ha fatti altri 565mila...)
per cui la 131 è stata paragonata con qualunque cosa ci passasse vicino in quegli anni
Rossa è già di per se rara, figuriamoci diesel. Bella vettura la BX TRD, comoda e molto ben accessoriata per essere una diesel aspirata. Mio zio ne aveva una del 1985, con le prime targhe bianche della mia provincia FG 34, nel più classico Gris Neruard(si dice così?), nella quale ho fatto parecchi viaggi: ricordo l'abitacolo ampissimo e la strumentazione a tamburo, nonché le sospensioni posteriori che si alzavano quando la si metteva in moto e si abbassavano quando la si spegneva.
le sospensioni posteriori che si alzavano quando la si metteva in moto e si abbassavano quando la si spegneva
Anche la BX si alzava e abbassava all'accensione e allo spegnimento? Non rimaneva in pressione e quindi allo stesso livello?
Certo le sospensioni erano uno spettacolo... ricordo con il mio amico ricordato sopra che abbiamo affrontato una stradina di montagna a ciotoli: nessun problema di aderenza anche con auto normali, però alcuni ciotoli erano un po' rischiosi per le vetture bassine. Probabilmente non sarebbe servito, ma per sicurezza ha dato un colpo alla levetta tra i sedili (mi pare) e i ciotoli li abbiamo guardati tutti dall'alto!
Le BX rosse al principio erano molto diffuse, era il colore del lancio, anche delle versioni immediatamente successive (Diesel e GT).
Le sospensioni idrauliche, su entrambi gli assi, non avevano ancora l'antiafflosciamento (solo a partire da Xantia e Xm).
Quindi tutte le BX si abbassano e bisognava aspettare che si risollevassero prima di partire.
Da ex proprietario di BX non posso che produrmi in una lunga ovazione per questo esemplare, che peraltro già conoscevo: riesumato dopo un lunghissimo fermo, messo in vendita ad una cifra più che ragionevole, e passato di proprietà in un paio di giorni.
È un modello che conosco fin nei minimi termini, sia per quanto riguarda i pregi, sia per gli innegabili difetti, riconducibili per lo più ad un utilizzo di materiali, specie per gli interni, non proprio di prima qualità. Concordo sul maggior fascino della prima serie con la mirabile plancia "spaziale" per via dei complicati satelliti PRN che arrivavano in questo modello al loro sviluppo più estremo. Le irrazionalità erano tante (ad esempio il clacson era in basso sulla destra, in posizione quantomeno poco intuitiva, mentre gli indicatori di direzione erano privi di ritorno automatico) ma per i citroenisti duri e puri erano motivo di orgoglio e distinzione. Furono eliminati quando ci si rese conto che, oltre a creare diffidenza in molti dei potenziali clienti, andavano ormai contro la ratio che fu alla base della loro creazione nel 1974, cioè il rendere semplice ed intuitivo l'azionamento dei comandi senza staccare le mani dal volante.
Così, la plancia seconda serie aveva materiali migliori, un numero rimarchevole di vani (addirittura un portamonete e un porta cassette!) ma un design di deprimente e tranquillizzante banalità.
L'allestimento TRS - TRD era oltremodo completo, soprattutto sul mercato italiano in cui erano offerti di serie persino i vetri elettrici posteriori e i bellissimi cerchi in lega con effetto diamantato. Altre chicche che sarebbero state eliminate nella seconda serie erano le prese per le cuffie audio per i passeggeri posteriori e i piccoli altoparlanti collocati nel montante posteriore. Inoltre parecchi esemplari vennero dotati dei caratteristici poggiatesta posteriori ottenibili anche come accessorio post vendita. Una "coccola" impagabile di questo allestimento, fortunatamente mantenuta nella seconda serie, erano le tendine parasole con arrotolatori integrati nella cappelliera.
Altro optional che sovente equipaggiava queste ricche BX era il condizionatore Autoclima, anch'esso aftermarket, diverso dall'impianto originale Citroen anche nei comandi di azionamento a pulsante collocati nel tunnel fra i sedili anteriori al posto della levetta sulla console.
Come ricorda Lele, era il servosterzo a far sentire la sua mancanza: venne montato di serie solo nelle sportive GT e Sport, oltre che nella rara serie limitata "Digit" con strumentazione optoelettronica.
Per quanto riguarda il propulsore, chi la ebbe all'epoca ricorda il 1905 aspirato come uno dei diesel più affidabili mai esistiti, veloce il giusto per gli standard dell'epoca (sfiorava i 160), parco nei consumi, rumoroso al minimo come di prammatica.