Splendida automobile, elegante, con targa ritengo originale, veramente notevole, ogni volta che ci si accosta a queste vetture è sempre un'emozione forte. Ne sono stati prodotti poco meno di 4.000 esemplari
Quoto e concordo in pieno ...
Per un appassionato , quando ci si trova al cospetto di cotanta eleganza , sostanza , blasone , tecnica , fascino ... e chi piu' ne ha piu' ne metta ... viene voglia istintivamente di abbracciarla per trasmetterle riconoscenza per esistere ancora ...
L'Aurelia ha avuto una evoluzione parecchio interessante: ha cominciato con la B10, 1754 cmc; poi è arrivata la B21, 1991 cmc; poi la B15, la B22 e la B12, 2266 cmc, per riferirci alle berline. Le sportive sono le più conosciute: la B20, motore da 1991 cmc, ed il capolavoro delle B24 con il motore da 2451 cmc, in versione Spider (quella con il parabrezza panoramico avvolgente ed il paraurti anteriore e posteriore sdoppiato) e Convertibile (quella con il parabrezza diritto ed il paraurti anteriore intero)
quando ci si trova al cospetto di cotanta eleganza , sostanza , blasone , tecnica , fascino ... e chi piu' ne ha piu' ne metta ...
Nella sintesi, c'è tutto quel che contraddistingue una vettura di tanto pregio, all'epoca appannaggio di una ristretta cerchia di soggetti, sicuramente ben consapevoli delle eccezionali qualità tecniche e costruttive di un' "Aurelia"; rispetto alla "B10", capostipite delle berline nonché dell'intera stirpe, la "B21" rappresentava - dopo appena un anno dal lancio - un'importante evoluzione sotto il profilo motoristico, con l'incremento della cilindrata a 2 litri, sostanzialmente imposta dal confronto con la prestante Alfa "1900", della quale la "B10" non poteva certo tenere il passo nei non infrequenti impieghi agonistici, in un percorso che porterà a breve alla grintosa "B22" da 160 km/h.
Dando per scontato che sia stata già verificata la differenza di numerazione, ha del prodigioso che siano sopravvissute due "B21" quasi identiche - questa blu scuro, l'altra, forse, nera - e con stesso incipit di targa - rimasta in entrambe i casi originale - di una provincia dove le auto di questo livello, nei primi anni '50, non dovevano essere più di alcune decine.
Scontato per me considerare questa vettura - sino ad alcuni anni fa neppure molto quotata - come un perfetto esempio di quelle che io, secondo un'espressione che più d'uno tra gli iscritti al sito mi attribuisce, considero "le vere auto d'epoca", pur con tutto il rispetto che posso avere per molte creazioni dei decenni '70 e '80, qui mediamente molto più gradite.
ha del prodigioso che siano sopravvissute due "B21" quasi identiche - questa blu scuro, l'altra, forse, nera - e con stesso incipit di targa - rimasta in entrambe i casi originale - di una provincia dove le auto di questo livello, nei primi anni '50, non dovevano essere più di alcune decine.
Trapani è una provincia nota per la presenza dei così detti colletti bianchi,ancora oggi nella sua provincia sono presenti molti esemplari notevolissimi di auto con targa siciliana,tra le quali una iso ir300 ed una aprilia farina cabrio con targhe delle mia provincia,oltre ad una spettacolare lancia flaminia touring cabrio con targa TP.
Questo solo per quanto ho saputo io.
Ricordo, all'edizione dell'ottobre 1990 - una tra le più ricche a cui abbia assistito tra il 1987 e il 1991 - del "Mercato delle Speciali", la rimpianta mostra-scambio organizzata presso la sede dell'Editoriale Domus a Rozzano (MI), una spettacolare Lancia "Flaminia 3C 2800 GT Coupé Touring" blu scuro del 1966, fresca di restauro da KCA, con targa da urlo TP a cinque cifre (TP 4, mi pare). Chissà se è sopravvissuta e se è ancora in mani italiane; io la vidi solo in quell'occasione.